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Un tesoro in banca o in cielo?

Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non accumulate per voi tesori sulla terra, dove tarma e ruggine consumano e dove ladri scassinano e rubano; accumulate invece per voi tesori in cielo, dove né tarma né ruggine consumano e dove ladri non scassinano e non rubano. Perché, dov’è il tuo tesoro, là sarà anche il tuo cuore.
La lampada del corpo è l’occhio; perciò, se il tuo occhio è semplice, tutto il tuo corpo sarà luminoso; ma se il tuo occhio è cattivo, tutto il tuo corpo sarà tenebroso. Se dunque la luce che è in te è tenebra, quanto grande sarà la tenebra!».
Il discorso di Gesù tocca un punto particolarmente sensibile della nostra umanità: la tendenza, quasi innata, ad accumulare ricchezze e beni materiali per garantirsi un futuro sereno. Tuttavia, il possesso non evita le ansie e le preoccupazioni, anzi le moltiplica! Gesù esorta a procurarsi tesori in cielo: ciò significa che la fede in Dio e nella sua provvidenza prevale sul desiderio di accumulo. Se il nostro cuore cerca la volontà di Dio, che è fonte di gioia e di pace, non ha nulla da temere. È preferibile essere poveri in terra, ma ricchi nel Regno dei cieli.
Dio vi benedica!

don Antonio Landi

17/06/2016 | Liturgia | Commenti disabilitati su Un tesoro in banca o in cielo?
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