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Paginetta per i catechisti: la matematica non è un’opinione

ascensioneCarissimi catechisti e catechiste,
volge al termine questo luminosissimo tempo di Pasqua e si compiono le promesse di Gesù: “ora vado al Padre, da cui sono uscito, lascio di nuovo il mondo”: è la Domenica dell’Ascensione del Signore! Cosa significa questa celebrazione per noi, soprattutto noi annunciatori del suo Amore? Sempre quando qualcuno parte, lascia una scia di sé, quasi una parte di sé, a volte anche un’eredità e soprattutto ogni partenza reca con sé sempre una tristezza, “partire è sempre un po’ morire”. Questi aspetti umani del partire certamente li troviamo anche nel lasciare il mondo da parte di Gesù; inoltre la sua missione svolta nel mondo, aveva avuto come risultato il ritrovarsi soltanto con undici uomini, che avevano capito qualcosa appena di Lui, ma ora il loro essere uniti su quel monte diceva amore ancora a Gesù. Chiaramente l’evento dell’ Ascensione o Assunzione di Gesù da parte del Padre nel suo seno dice a noi anche molto altro rispetto a questa “umanità”: Gesù innanzitutto ha fiducia di questi discepoli, così come sono, anzi d’ora in poi con la Presenza del Paraclito, lo Spirito che stanno per ricevere, essi continueranno la sua opera, fino a fare cose più grandi di Lui, conosceranno in profondità di spirito quelle cose che Gesù non ha detto loro, perché non erano capaci di portarne il peso, essi saranno proprio la sua Presenza e come colui che ha visto Gesù, ha visto il Padre, allo stesso modo chi vede questo gruppo, che è la Chiesa, vede Gesù e vede quindi Dio. A me sa tanto di un’operazione matematica, che è la disciplina della logica stringente, inequivocabile; la matematica non è un’opinione, amiamo spesso dire a scuola e non; proprio qui casca l’asino e si fa proprio male, come ci stiamo facendo del male noi cristiani e lo stiamo facendo alla nostra civiltà tutta con le nostre opinioni o continuiamo a farlo con i nostri scandali come Chiesa; non riusciamo più a ritrovarci uniti come popolo, come gregge intorno ai propri pastori, ognuno ha le sue opinioni sulla Chiesa, sulla comunità, sui sacerdoti, e non è disposto confrontarsi, a verificarle, resta sulle sue posizioni e siamo divisi, tanto divisi, pur dicendoci cristiani ancora. Oggi l’annuncio è di una chiarezza cristallina, come l’acqua che sgorga dalle sorgenti innevate delle Alpi: io cristiano incontro Gesù nella Chiesa, grazie alla Chiesa, la Chiesa é il Corpo di Gesù risorto nella storia degli uomini, ancora le sue piaghe nella storia dell’umanità e se ci metto le mani tocco Gesù nei sacerdoti, suoi Rappresentanti sulla terra, nei Sacramenti, soprattutto nell’Eucarestia la Domenica, nella Parola e nei poveri; Gesù continua a dirci: non guardiamo in alto, in cielo, per incontrarLo guardiamo sulla terra, incrociamo gli occhi di chi ci sta a fianco, camminiamo con le comunità di cui facciamo parte, smettiamola veramente di giudicarci soltanto gli uni altri, Gesù ama questa Chiesa, non un’altra, è la sua Sposa e si dona ancora tutta a Lei; smettiamola di illuderci di incontrare un Gesù a modo nostro, a casa nostra, quasi “ad uso e consumo nostro”, a nostra dimensione e livello, comodo, che non ci infastidisce troppo e che non ci chiede troppo; facciamo anche tanta attenzione a non dare scandali, a non fare allontanare la gente dalle nostre comunità, facciamo di tutto per conservare l’unità delle comunità. Che bello se il frutto che cogliamo da questa Domenica è proprio quello di un’amore più grande alla Chiesa di Gesù: ne sarà contento la Sposo?
Don Luigi, vostro servo

27/05/2017 | News, Ufficio Catechistico | Commenti disabilitati su Paginetta per i catechisti: la matematica non è un’opinione
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