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Paginetta per i catechisti: Un bravo “Mastro” costruttore

21074136_10210145273013192_1396052395_nCarissimi catechisti e catechiste,
a volte ciò che manca nelle relazioni tra gli uomini, rovinandole, è la chiarezza e la fiducia di base; scrivo anche delle relazioni più intime, che dovrebbero essere le più forti. Non è così per Gesù, come ascoltiamo in questa Domenica nel Vangelo: Lui vuole chiarezza, Lui vuole sgombrare il campo da ogni equivoco o confusione; Lui libera il terreno della relazione con Pietro e con i discepoli da ogni nebbia, vuole che risplenda il sole, a Lui piace giocare a carte scoperte, Lui vuol sapere chiaramente ciò che Pietro si “porta” dentro, nell’intimo e che un giorno potrebbe rappresentare un grosso pericolo ed una spiacevole sorpresa, se non si “fanno bene i patti”. Questo non significa che per la sua Chiesa, Gesù abbia la sicurezza che andrà tutto bene e che la Barca procederà a gonfie vele, ma almeno vuol togliere ogni scheletro dall’armadio e chiede a Pietro, come roccia della sua Chiesa, una fede sincera, profonda, corretta e vera. Gesù sta per costruire la sua Casa-Chiesa, sta camminando con i discepoli e sta cercando con tanti sforzi di “educarli” alla sequela, di “plasmarli” come suoi amici; ora a Cesarea di Filippo sembra improvvisamente arrestare il cammino, si ferma, guarda negli occhi i discepoli e quasi come Giosuè davanti alla Terra promessa con il popolo di Israele, vuol sapere cosa i discepoli hanno “compreso” con il cuore di Lui, della sua persona, dei suoi segni, della sua Parola, vuole scrutare, come Padre nella fede, se si può già fidare di loro per fondare e mettere le basi della sua Chiesa; Essa ha bisogno di una Roccia! Gesù sembra essere anche un bravo “maestro” costruttore, che si preoccupa innanzitutto della “Roccia” su cui costruire, poi verrà tutto il resto nella costruzione della Casa-Edificio-Chiesa: e la Roccia c’è! E’ la fede di Pietro schietta, sana, pulita, come acqua cristallina che viene direttamente dalla Sorgente Dio Padre, che dona il suo Spirito perché sgorghi in Pietro e poi nei discepoli e poi in noi tutti l’acqua “casta” della fiducia in Gesù il Cristo, Figlio del Dio vivente. Quella di Pietro è una vera professione di fede, proclamata nella pausa del clima intimo d’Amore di Cesarea di Filippo: poi comincerà per Pietro e gli altri discepoli la dura scalata della salita, con l’annuncio della Passione e della Croce, dell’umiliazione e della sofferenza innocente, che deve far coppia proprio con la Persona di Gesù, il Figlio del Dio vivente ed anche con la loro stessa identità di discepoli! Ora veniamo a noi, perchè questo brano di Vangelo lascia intravedere come sarà la costruzione futura, come saranno le finestre, dove verranno la porta di ingresso e quella secondaria, ed altro… Cioè la Chiesa tutta dal primo, Pietro, agli ultimi battezzati di oggi per voi che leggete, ha un solo fondamento e una sola roccia: la fede in Gesù, la relazione d’amore con Lui; questa relazione profonda mantiene in piedi la struttura e non permette che i terremoti la abbattano, la facciano crollare; questi verranno, sembra dirci Gesù, ma con il metodo antisismico ed il materiale idoneo usato da questo Saggio ed Avveduto Costruttore di nome Gesù, la Casa non crolla e resiste ad ogni urto e ad ogni sisma. Questo oggi Gesù ci chiede allora: come sta la salute della tua relazione d’amore e della tua fiducia in Me? Come coltivi questo fiorellino della fede? Hai cura di metterci l’acqua dell’Ascolto, della preghiera e delle opere? Se la casa crolla, ci dicono gli esperti della protezione civile, tante volte dipende dall’impiego di materiali scadenti, cioè la relazione con Lui non è tanto forte da resistere alle prove del mondo. Grazie, Gesù, per il fondamento incrollabile di questa Costruzione, nella quale abitiamo e ci muoviamo e che siamo noi stessi, battezzati, Pietre vive: è la Santa Madre Chiesa!
Don Luigi, vostro servo

24/08/2017 | News, Ufficio Catechistico | Commenti disabilitati su Paginetta per i catechisti: Un bravo “Mastro” costruttore
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