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Paginetta per i catechisti: IL DITO MEDIO, LA PREGHIERA PER CHI STA IN ALTO

TITOLO: IL DITO MEDIO, LA PREGHIERA PER CHI STA IN ALTO
Carissimi/e catechisti/e, è papa Francesco che, insegnandoci a pregare con la mano, ci ricorda che il dito medio rappresenta chi sta in alto, le autorità, per le quali siamo chiamati a pregare continuamente, perché operino per il bene delle comunità loro affidate; questa introduzione ci favorisce “l’ingresso” in questa Domenica, in quanto Gesù affronta un tema molto particolare e delicato, che necessita di una riflessione pacata, acuta ed intelligente, quello del rapporto tra la realtà di questo mondo e il progetto di Dio, tra l’autorità esercitata dagli uomini nel mondo e la volontà di Dio. Tante domande sono sottese a questo tipo di relazione: possiamo considerare autonoma la realtà del mondo fino al punto da staccarsi completamente da Dio e da perderne ogni riferimento? E ‘ il problema che causa ancora nel governo dell’ Europa senso di indipendenza da ogni Sapienza religiosa nelle questioni dei cittadini o che ancora impedisce di inserire un riferimento nella sua Costituzione alle radici religiose. Inoltre ci domandiamo: possono gli uomini che esercitano un’autorità in questo mondo sentirsi totalmente liberi, tanto da usurpare iniquamente del potere per i propri interessi e da trasformare l’autorità in una forma di dominio sugli altri, resi schiavi e privi di ogni diritto? Potrebbe essere intesa anche l’autorità in una forma evangelica come servizio? Noi cristiani partecipi della vita parrocchiale invece ci domandiamo: siamo coscienti di avere una doppia cittadinanza, del cielo nella Chiesa e della terra nella nazione, come cittadini? Siamo consapevoli che siamo chiamati ad essere buoni cristiani ma anche buoni cittadini? Ad essere attenti ai nostri doveri anche verso la società forse a volte noi cristiani facciamo un po’ difficoltà ed anche per le esigenze eccessive o gli sperperi di “Cesare” fatichiamo a compierli fino in fondo: a volte una certa furbizia ci porta a pensare di farla sempre franca, evadendo le leggi dello Stato, senza renderci conto invece che spesso quel pensiero è un boomerang che si ripercuote contro noi stessi. Ancora, oggi dalla Parola siamo stimolati a chiederci in coscienza: qual’è il nesso tra la nostra libertà e il dolce e soave influsso dell’ ispirazione spirituale di Dio, che spinge i cuori anche dei “grandi”, scriverei soprattutto dei “grandi”, a fare cose buone di grande vantaggio per la comunità degli uomini? Questa Parola è di grande fiducia perchè ci dice che Dio non se ne sta con le mani tra le mani, mentre gli uomini si dibattono per risolvere le questioni e rischiano a volte conflitti e tensioni. Egli è attento, senza usurpare o intervenire come un dittatore, alle vicende degli uomini e volge le sorti dell’umanità ad un fine di bene e di pace. Ancora ci chiediamo: quanta coscienza abbiamo di promuovere il bene comune, quanto siamo attenti al bene collettivo, quando dobbiamo smaltire la spazzatura, parcheggiare un auto, accogliere la possibilità del contributo della pensione senza nascondere verità, intascare soldi ingiustamente ai danni della collettività, come succede a volte nel caso degli incendi boschivi? Siamo ancora sollecitati a chiederci noi catechisti/e quanta testimonianza di ordine sociale entra nel nostro annuncio, quanto siamo pronti a formare buoni cittadini, attenti alle realtà del mondo; ci è di lezione l’insegnamento di Baden Powell che ha avuto come scopo dell’associazione Agesci quello di formare bravi cristiani e contemporaneamente buoni cittadini. Certamente in questo mondo sta crescendo, in virtù del forte individualismo, una deriva dittatoriale, per cui tanti approfittano dell’autorità per fare “il bello e il cattivo tempo”; queste pagine della Sacra Scrittura ci aiutano a capire quanto è importante la dimensione del dialogo e dell’ascolto, anche del più piccolo della comunità, quando se ne è a capo. Non possiamo dire che questo non sia un saggio monito anche per noi sacerdoti parroci, che allo stesso modo siamo molto tentati di autoritarismo, togliendo troppe volte la parola e le possibilità ai Christifideles laici.
Don Luigi, vostro servo

18/10/2017 | News, Ufficio Catechistico | Commenti disabilitati su Paginetta per i catechisti: IL DITO MEDIO, LA PREGHIERA PER CHI STA IN ALTO
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