Sono venuto a gettare fuoco sulla terra

XX Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (14/08/2016)
Vangelo: Lc 12,49-53

Carissime catechiste e catechisti,
eccoci ancora radunati idealmente intorno alla Parola, che ci vivifica e ci rigenera, rafforzandoci nella fede. La Parola di questa domenica è la XX° del tempo ordinario.
La Parola di questa domenica parla di se stessa e ne parla in termini “infuocati”; Gesù,infatti, dice che Lui è venuto a gettare fuoco sulla terra e vorrebbe che questo fuoco divampasse e incendiasse tutta la terra e tutti i cuori.
L’immagine che ci deve accompagnare questa domenica è allora chiaramente delineata: quella del fuoco; esso divampa, illumina la notte oscura, riscalda le nostre freddezze fisiche e di cuore, perchè sembra che ci fa compagnia, distrugge intere aree e cambia totalmente la struttura e la forma delle terre dove passa, il fuoco è vivo, sempre in movimento, può creare qualche pericolo da un momento all’altro, bisogna continuamente conternerlo altrimenti provoca danni…Così è la Parola, essa è in continuo movimento e crea, ascoltandoLa, una Chiesa in movimento, in uscita dice papa Francesco; la Parola è viva, crea vita intorno a sé, perchè è capace di suscitare conversioni, cambiamenti radicali di scelte di vita, essa, dice chiaramente il Vangelo, agisce negli affetti più cari, intimi e profondi e lì può creare “disastri”, perchè può creare divisioni, schieramenti non di persone, ma di opinioni, di pareri, di scelte diverse tra persone anche di una stessa famiglia; sembra che la Parola sia indisponente perchè non guarda in faccia a nessuno, non tiene conto dei legami, non accetta compromessi, non lascia in pace, va diritta per la sua strada in maniera quasi inarrestabile a meno che una persona non pone barriere ignifughe e cosparge il suo cuore di materiali non infiammabili: la lingua della fiamma arriva ma non succede nulla, come le tute dei piloti d’auto, tutto scivola addosso…
Carissimi catechisti noi non siamo i pompieri della Parola-fuoco di Gesù, ma noi siamo chiamati a soffiare sul fuoco, a provocare gli incendi d’amore nei cuori e nelle famiglie: non dobbiamo scandalizzarci davanti a questi incendi, lacerazioni o divisioni familiari; gettare il seme della Parola è gettare un fuoco vivo che divampa, materiale infiammabile pericoloso… Danger-Attenzione- Pericolo
Diciamo grazie al Signore per questa bellissima vocazione che ci ha rivolto: potremmo vedere nascere vocazioni alla vita consacrata in qualche ragazzo e questo dalla famiglia non viene accettato, scelte missionarie non condivise per una vita intera dai familiari. La vita dei Santi ne è piena di queste belle storie.
Agerola, 12 agosto 2016 don Luigi, vostro servo