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Il Figlio dell’uomo troverà la fede sulla terra?

Il Figlio dell’uomo troverà la fede sulla terra?

XXIX Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (16/10/2016)
Vangelo: Lc 18,1-8
Carissime catechiste e catechisti,
la Parola di questa domenica è la XXIX° del T.O. Il tema di oggi, nel Vangelo e nella prima Lettura con il commento del salmo, mi sembra che sia molto chiaro ed evidente: la necessità di pregare sempre; collegati ad esso però ne troviamo altri e cioè la preghiera come espressione di fede, la preghiera come sostegno nella lotta contro il Male, la preghiera in attesa che il giudice faccia Giustizia.
La necessità di pregare sempre: cosa interrompe la nostra preghiera, cosa ci fa stancare di pregare? Certamente le prove di questa esistenza, le ingiustizie che si vivono, il non sapere attendere fino in fondo il capovolgimento di cui parla Maria nel Magnificat; ci stanchiamo, cioè non attendiamo più , non amiamo più, non esprimiamo più la nostra fede: la preghiera quindi è una luce nel buio di questi giorni, in quest’attesa, la preghiera mantiene la nostra lampada accesa, vi mette olio, ci dà di rimanere vigilanti, di alimentare la nostra speranza e perciò anche la nostra carità fraterna; se ci si stanca di pregare infatti cade un po’ tutto, crolla tutto “il castello della nostra vita interiore ed esteriore” di testimonianza e noi diveniamo cristiani scialbi ed insipidi e la testimonianza della Chiesa irrilevante.
Il buio nel quale noi camminiamo, e che siamo costretti ad attraversare, certamente è alimentato anche dalle forze del Maligno, che ci contrasta, ci confonde, che annebbia la vista, che fa diventare daltonici; la vita cristiana è una lotta! Questo è detto non per spaventarci, ma lo diciamo con la consapevolezza della fede dei più forti e la preghiera è il pane quotidiano della fede, la legna che arde e mantiene accesa al fiamma della fede; la preghiera che è amore, sospiro, bramosia di incontrare Dio, di vederLo, di vedere realizzata finalmente al sua Giustizia, il suo Regno, la sua Piena Rivelazione. Per noi catechiste che siamo educatrici della fede questo insegnamento è di grande aiuto, perché impariamo prima noi a non trascurare mai la preghiera, ad inviare quotidianamente e ad interruzione regolare “frecciatine d’amore nei riguardi dell’Amore” e ad educare verso questa direzione di vita, in attesa della sua venuta. Poi la seconda Lettura ci coinvolge pienamente nella nostra vocazione di annunciatori: “tutta la Parola è utile per insegnare, formare, istruire, educare alla giustizia…annuncia la Parola, ammonisci in ogni circostanza opportuna e non opportuna…rimani saldo in quello che hai imparato e che credi fermamente…”Potremmo certamente pensare di poter salutare così i nostri ragazzi al termine di un anno di catechesi. Sono Parole di vita. Agerola, 15 ottobre 2016 don Luigi, vostro servo

15/10/2016 | Ufficio Catechistico | Commenti disabilitati su Il Figlio dell’uomo troverà la fede sulla terra?
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