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Commento al Vangelo della Domenica

avventoCarissime catechiste e catechisti,
Con la luce dello Spirito vogliamo commentare e approfondire insieme il significato della solennità del Battesimo di Gesù, con cui si chiude il tempo di Natale: troviamo “la sorpresa” di Gesù già adulto, lo avevamo lasciato Bambino, ce lo siamo coccolati, si è consegnato alle nostre braccia, lo abbiamo cullato e ci siamo lasciati cullare nella fede dalle nenie che Gli hanno dedicato grandi Santi; lo incontriamo ora già pronto per iniziare le sua missione sulla terra, come un giovane fresco di laurea, pronto come una macchina di formula uno ad iniziare la sua corsa nel mondo e nella storia. Ma manca qualcosa o forse Qualcuno…; anche Egli si mette in fila tra i peccatori, non perchè come loro, ma perchè in mezzo a loro ne assume tutto il peccato, per liberarli e farli nuovi e donarci una umanità rinnovata per sempre, perchè sgombra dalla tristezza dell’inimicizia di Dio. A questo giovane “rampante” come una Ferrari, pronto a partire, manca la consacrazione, il Sì definitivo del Padre, l’OK del suo Papà che Gli dica: Io sarò con te, Io Sono dentro di te, anche nella passione e nell’abbandono, Tu sei Mio, Io ti do tutto Me stesso e cioè il mio Spirito d’Amore che come Luce, Forza e Anima ti accompagnerà sempre, Ti seguirà in ogni tuo passo della vita pubblica. Giovanni assiste a questo “spettacolo Divino”, a questa partenza a razzo, a questa “prima” inedita e straordinaria; ce ne saranno nella Chiesa infinite di repliche di altri Gesù-fratelli e sorelle consacrati dal Padre nello Spirito, per compiere la stessa missione, per annunciare lo stesso Vangelo d’Amore, per portare la stessa Carità-.servizio d’amore agli uomini, per celebrare lo stesso Dio Padre Amante e farlo in una maniera più solenne di quella di Gesù, perchè celebrazioni di vita compiute dal suo popolo Santo, amato e abitato da Dio. Che grande il Vangelo che non lascia spazio ad equivoci e curiosità solo umane, che ci dice che la fede non è roba da donnicciuole in cerca di notizie morbose da rotocalchi, ma virtù per uomini forti e coraggiosi, che si lasciano portare da Dio sulle sue strade, che come Davide vanno incontro al Filisteo senza armi, solo con la piccolezza e grandezza della fede, che sono capaci di credere di poter compiere una missione molto più grande delle proprie forze e capacità umane, che si nutrono degli “spinaci” di Dio per mettere KO il Bruto del male di turno. Che grande la vita cristiana: una finestra sempre aperta e spalancata sulla vita di Dio-Trinità che il cielo ci dona e perciò una vita di ininterrotta comunicazione, comunione e dialogo d’Amore con il Padre Eterno Amante, nello Spirito Eterno Amore, simili a Gesù Eterno Amato. Non chiudiamo mai questa finestra: “ecco l’Agnello di Dio, che è venuto a togliere il peccato del mondo, quello di chiudere la finestra del nostro cuore a Dio Amore. Don Luigi vostro servo

06/01/2017 | Ufficio Catechistico | Commenti disabilitati su Commento al Vangelo della Domenica
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