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Commento al Vangelo dell’Epifania

avventoCarissime catechiste e catechisti,
Eccoci ancora a cercare come i magi la via di Gesù, la via della Verità e dell’Amore oggi per noi, umanità vagabonda e avvolta nella nebbia: sono affascinanti questi uomini, perchè cercatori appassionati e infaticabili, perchè uomini inquieti che non si accontentano di ciò che sta in superficie, perchè sono convinti che c’è la Verità oltre le apparenze e la superficie delle cose, perchè sanno che nonostante gli Erode ed i Romani di turno, come raccontano i nostri TG, Dio sta ancora dentro la storia degli uomini, non se ne è andato nonostante le nostre stoltezze ed agisce, ama, parla, perdona; Egli non sta nei segni grandi e dei grandi della storia umana, ma nei piccoli del suo Regno e nei segni “piccoli” e “poveri” del suo desiderio di farsi conoscere dagli uomini. I magi assomigliano tanto ai pastori e sono lontano dagli uomini di Gerusalemme che non cercano, non chiedono, dicono di non aver bisogno di segni di Dio, non sono in cammino, vagabondi nelle loro false sicurezze e non viandanti umili in cerca della vicina e lontana verità. Chiediamo al Signore, alla luce di questa splendida testimonianza, che non si spenga in noi il desiderio di cercare, che dentro il nostro cuore ci sia un movimento di battito perpetuo di verità: chi siamo? Chi è l’uomo? Quale è la Verità? Dove sta Dio? Dove si nasconde, dentro quale segno o in quale mangiatoia? Cosa vuole da me e da noi tutti? Che Dio scavi sempre più un solco profondo nel nostro cuore, che possiamo riempire solo quando andiamo, mendicanti e poveri cercatori, da Lui; chiediamo di avere fame e sete di Lui, del suo Pane e della sua Acqua, spesa fattibile senza denaro, prima di quella di questo mondo. E le stelle? Oggi sembrano nascondersi agli occhi di di chi è accecato dal proprio io ingannatore, c’è troppo inquinamento atmosferico solo per chi corre troppo e non volge mai il suo sguardo in alto, per chi non si ferma a guardare il cielo, che invece è ancora pieno di stelle luminose e belle, che riempiono il firmamento e la notte dei nostri giorni di luce fulgida e chiarissima; cerchiamo, alziamo lo sguardo, arrestiamo le nostre corse frenetiche, lasciamoci abitare molto di più dalle ansie spirituali e non da quelle nervose, caratteristiche di chi non ha più il coraggio di fermarsi mai: da quanto tempo non apprezziamo le qualità di chi ci sta a fianco come stella, come guida, luce ed esempio sul nostro cammino? Perchè nell’assurdità della nostra cecità apprezziamo più la nebbia che la luce? Più la penombra che il pieno giorno? Quali sono le stelle che brillano nel nostro firmamento? Il papa, un parroco, una suora, mia moglie, il mio professore, il mio padre spirituale, il mio o la mia catechista, la mia mamma o il mio papà, il mio grande papà o la mia grande mamma, come gli inglesi chiamano i nonni? Don Luigi vostro servo

06/01/2017 | Ufficio Catechistico | Commenti disabilitati su Commento al Vangelo dell’Epifania
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