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Paginetta per i catechisti: Lasciamo correre Gesù

19885561_10209770293038927_1354095304_oCarissimi catechisti e catechiste,
eccoci oggi a confrontarci con un valore di cui poco si parla, che certamente non è di moda nella civiltà odierna dell’immagine e dell’apparire: quello dell’umiltà, della piccolezza dello spirito, come la chiama Gesù. Allora innanzitutto la Parola ci dà il modello, il prototipo a cui guardare, che è Gesù, piccolo nello spirito, perché confida in tutto nel Padre, perché si affida tutto al Padre, si consegna completamente a Lui, si rimette totalmente nelle sue mani, ha fiducia di Lui, potremmo dire che chiude gli occhi e si tuffa nel “mare” del suo Amore e soprattutto della sua Volontà, che è diversa anche da quella di Gesù uomo; perciò Gesù pur esprimendoglieLa, pensiamo alla preghiera dell’orto degli ulivi, poi si affida a Quella Divina Volontà, mette da parte la sua di uomo e “fa spazio” al Padre. Il Vangelo lascia chiaramente intendere già dalle prime pagine e dalle prime esperienze di Gesù infante, poi ragazzo, poi giovane e infine adulto a Nazareth, che questo è stato “il motivo di vita” di Gesù: la Volontà del Padre, a cui Lui si è sottomesso con Immenso ed Eterno Amore di Figlio. Ma perché questa lunga introduzione, perché questo sguardo su Gesù, alla ricerca continua della Volontà del Padre ci può dare una grossa mano per vivere il valore dell’umiltà o della piccolezza dello spirito? Il contrario della piccolezza dello spirito è la grandezza dello spirito chiaramente, cioè la superbia umana, cioè ancora il confidare eccessivamente in sé, nella propria bravura, nelle proprie capacità, e questo genera la superbia, perché ci porta ad avere una stima eccessiva di noi e a disprezzare gli altri; Gesù invece ci insegna a mettere da parte il proprio ego e anche il proprio orgoglio, non perché ci vuole umiliare, ma perché vuole che nelle nostre forze e nella nostra vita, come nel nostro operare agisca Lui, la Sua Grazia e noi confidiamo solo in quello che Lui vuole e può fare attraverso di noi, se noi ci lasciamo trasportare da Lui e condurre dove Lui vuole. Perciò possiamo fare “grandi cose”, ma con la consapevolezza che Lui le sta facendo in noi e vuole farne ancora di più grandi se noi lo lasciamo operare e gli diamo “spazio” nel nostro cuore. Così sappiamo che Lui opera e non noi e diamo Gloria a Lui al termine di una giornata di buone azioni o al termine di un’opera portata avanti con impegno da parte nostra; non ci prendiamo noi i meriti, non ci prendiamo noi “tutta la scena e gli applausi”, ma ci conosciamo per quello che siamo e noi stessi ci stupiamo per quello che Lui è riuscito a fare con questi pochi mezzi che abbiamo. L’umiltà vera nasce da un cuore che ha preso coscienza veramente di quello che l’uomo è in se stesso, “impastato di terra, piena di rovi” , fatto di passioni negative, impulsi bassi ed egoisti, ma “creato per il Cielo”, mentre aspira a grandi cose; per questo l’uomo umile mortifica la parte di sé stesso che vorrebbe sempre emergere, vorrebbe sempre vincere e dominare nel male, non la ascolta e fa parlare di più la parte bella di sé, che è data da quello che Gesù vuole fare in noi; quanto più ci mettiamo da parte, tanto più può operare Lui. Un’immagine ci può aiutare, come sempre per la nostra riflessione: quella dei bambini che giocano con le macchinine; esse non avrebbero in sé la forza di muoversi, starebbero ferme, invece la fantasia e la capacità dei fanciulli sembrano animarle, per cui queste macchinine vanno a mille, portate dall’amore dei fanciulli e corrono con la fantasia nei migliori GP: così“fermi al palo” dei nostri peccati, dei nostri limiti, ma nelle mani di Dio.
Don Luigi, vostro servo

08/07/2017 | News, Ufficio Catechistico | Commenti disabilitati su Paginetta per i catechisti: Lasciamo correre Gesù
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