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Inizio nuovo anno scolastico materno ed elementare “CAMERUN”

Carissimi il 05 Settembre è inizito l’anno scolastico, su tutto il territorio del Camerun. Soprattutto nella nostra Regione dell’Estremo Nord c’era molta apprensione per paura di qualche attentato con bambini kamicaze, ma, per grazia di Dio, non è successo niente di così grave. In ogni caso è importante ricordare che tutte le nostre 23 scuole elementari, le 2 scuole materne, il liceo di Kousseri e le 6 scuole professionali, hanno iniziato le loro attività educative. Anche i 158 insegnanti delle Scuole Cattoliche della Diocesi di Yagoua hanno iniziato i corsi con le nuove scolaresche. Però non tutti gli alunni erano presenti all’appello. Infatti, in diverse località, la stagione delle pioggie ha isolato villaggi situati all’interno della savana, e così per molti bambini la scuola inizierà fra una decina di giorni. Tuttavia, dai primi dati che abbiamo raccolto, circa 3.250 alunni erano presenti all’inizio dell’anno scolastico, il che significa circa il 60% degli alunni dello scorso anno. Se questo dato viene confrontato con i dati delle scuole pubbliche (presenza del 50% di insegnanti e del 35% di alunni) possiamo sicuramente essere contenti.
Anche quest’anno dovremo fare molta attenzione a causa del clima di insicurezza che si è ormai stabilizzato nella nostra regione dell’Estremo Nord del Camerun. Durante le vacanze estive, abbiamo organizzato 3 settimane di aggiornamento dei nostri 158 Insegnanti e 3 Animatori pedagogici. In queste sessioni abbiamo dovuto “formare” gli insegnanti anche su alcune misure di sicurezza. I formatori hanno insistito affinché, dove possibile, siano rinforzate le recinzioni delle aree scolastiche e organizzati dei comitati di sorveglianza. Tutto questo in vista di evitare il pericolo più frequente nelle scuole che è quello degli attentati con esplosivi, o dei rapimenti.
In particolare nelle 6 scuole della Provincia di Logone e Chari situate nelle località di Kousseri, Blangoua e Blaram, le più esposte alle condizioni di guerra aperta, l’anno scolastico è iniziato con delle misure di sicurezza al massimo livello. Pattuglie di militari hanno perlustrato e piantonato gli edifici scolastici per i primi giorni. Grazie anche a questi dispositivi tutto è iniziato bene. Nonostante questo clima di insicurezza, abbiamo registrato il fatto positivo che le Autorità Amministrative sembrano disposte a riaprire alcune delle 170 scuole chiuse nel 2015 a causa degli attacchi di Boko Haram. Anche Fotokol, cittadina spesso al centro di azioni belliche (in quanto situata alla frontiera con la Nigeria e importante snodo di passaggio per il commercio regionale) ha avuto il permesso di riavviare la scuola superiore. Questo annuncio, che al momento non è ancora diventato un fatto reale, è certamente di buon auspicio. Restano però da realizzare tutte le fasi preliminari che vanno dal rimettere in ordine gli edifici (finora utilizzati da centinaia di profughi e sfollati) al reperimento degli insegnanti (finora dislocati presso altri istituti superiori o irreperibili).
In ogni caso, la ripresa delle normali attività nel settore educativo è quanto ci auguriamo tutti noi che stiamo operando per migliorare questa difficile situazione. Anche se in queste circostanze a volte è difficile, continuiamo ad avere fiducia in una visone del mondo gestita dalla Provvidenza. Sostenendo questa prospettiva, qualcuno ritiene che non abbiamo i piedi per terra, e siamo solo degli idealisti con una ideologia religiosa. Pazienza, tuttavia le analisi e previsioni basate su logiche umane non hanno dato grandi risultati . Da parte nostra siamo convinti che niente dipende completamente da noi, mentre siamo spesso testimoni di germi di speranza che nascono dove meno te lo aspetti. E quanto ci è capitato anche in queste ultime settimane..
All’inizio del mese di Agosto, il nostro Vescovo, Mons. Bartolomeo Yaouda Hourgo mi ha chiamato per informarmi che dalla nuova Parrocchia di Tchatibali, creata ufficialmente solo da qualche mese, è giunta la richiesta di aprire una nuova scuola elementare cattolica. Il Vescovo stesso aveva espresso loro la sua perplessità, in quanto molte altre scuole sono in difficoltà economiche e presentano annualmente una diminuzione di alunni a causa della crisi economica legata alla guerra. Tuttavia, per non deludere i genitori che avevano fato la richiesta, mi ha chiesto di andare a verificare e discutere con loro le modalità che dovrebbero seguire per sostenere (almeno in parte) la scuola con il versamento delle iscrizioni scolastiche. Così, qualche giorno fa mi sono recato da loro accompagnato dal Segretario dell’Educazione ed abbiamo esposto tutti i dati relativi all’avvio della scuola con il costo di 2 insegnanti, la presenza effettiva di almeno 120 alunni, la fornitura di 60 banchi, 2 lavagne ecc. Dopo 2 ore di spiegazioni e di dialogo, i genitori degli alunni, sostenuti dal Parroco, hanno ribadito chiaramente che questa scuola la vogliono e dimostreranno con i fatti il loro impegno. Così ci siamo dati appuntamento la settimana successiva per verificare la realtà dei fatti. Martedì 13 Settembre, con 2 ore di viaggio estenuante a causa della pista rovinata dalla pioggia, siamo arrivati nuovamente a Tchatibali e abbiamo trovato ad accoglierci 60 bambini, ciascuno seduto sul suo piccolo sgabello portato da casa, e 40 genitori che volevano discutere sulle modalità pratiche per l’avvio delle lezioni per la 1ª elementare. Nel frattempo avevano già versato 1/3 della quota di iscrizione per l’anno scolastico. Abbiamo visitato le 2 aule “provvisorie”, costruite con pali in legno e tetto con paglia intrecciata. Con il Segretario all’Educazione non abbiamo potuto che prendere atto del loro impegno attuale. Ci siamo impegnati a confermare l’insegnante per questa classe, riservandoci di inviare un nuovo insegnante se il numero degli alunni arriverà a 120. In segno del nostro impegno abbiamo dato al nuovo Direttore della scuola la bandiera del Camerun, i libri di testo per l’insegnante, e un pò di quaderni. Un Genitore aveva già fatto dono di una scatola di gesso, e il Parroco aveva aggiunto altri quaderni e bic per la scuola. Così è nata la nuova “Scuola Sant Agostino”, povera nelle strutture, ma dignitosa ed orgogliosa di esserci.
Al nostro ritorno abbiamo trovato una lettera del Direttore della Scuola Elementare a Yagoua che ci chiedeva come fare con le 10 aule che non riescono a contenere i 680 alunni che si sono iscritti. Dato che gli alunni continuano a iscriversi, avrebbe bisogno di almeno altre 4 aule e 4 insegnanti perchè la media in alcune classi è di 95 alunni, e la 1ª elementare ne ha perfino 120. Dovete sapere che in Camerun, la media prevista dal Ministero dell’Istruzione è di 60 alunni per classe con 1 insegnante. Dopo consultazione con il Parroco, abbiamo ottenuto 3 locali della vicina Parrocchia, e una quarta sala recuperata da un magazzino della scuola. Almeno per quest’anno “forse” riusciamo a cavarcela con questa soluzione provvisonria. L’aumento delle iscrizioni è dovuto essenzialmente a 2 fattori. Innanzitutto ai buoni risultati che l’insegnamento delle nostre scuole fornisce. Infatti, anche quest’anno la percentuale dei nostri alunni che hanno superato gli esami è de 93,5%, ed i genitori sono giustamente molto attenti a questo aspetto. Il secondo fattore è legato alla nostra Scuola Materna che ogni anno “forma” 50 nuovi potenziali alunni.
Logicamente non ci nascondiamo che tutto sia sempre roseo e facile. Sta di fatto che in questa ripresa scolastica dobbiamo trovare una soluzione per reperire nuove classi per accogliere il numero degli alunni che continuano ad iscriversi . Lasciamo alla Provvidenza di aiutarci a trovare qualche soluzione adeguata. Per il momento ci accontentiamo di informarvi su quanto di buono e bello accade in questa regione dell’Africa ancora afflitta da una guerra terrorista. Alcune foto potranno illustrare meglio di tante parole questo avvio di anno scolastico. Grazie ancora del vostro sostegno e amicizia.
Fabio Mussi e l’Equipe di Yagoua

25/09/2017 | News | Commenti disabilitati su Inizio nuovo anno scolastico materno ed elementare “CAMERUN”
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