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Paginetta per i catechisti: TANTE FESTE, MA QUALE E’ LA FESTA?

TITOLO: TANTE FESTE, MA QUALE E’ LA FESTA?
Carissimi/e catechisti/e, anche in questa Domenica Gesù ci narra una parabola, ancora ci spinge a compiere un bellissimo viaggio con la mente e soprattutto con il cuore; con la mente perchè sollecita fortemente la nostra immaginazione e mette in crisi oggi le nostre impressioni e le nostre idee sul matrimonio e sulle feste che lo precedono e lo realizzano; il più delle volte, diciamoci la verità, esse sono mal sopportate, tanto che oggi l’uomo occidentale sta pensando di non avvicinarvisi più, non allestirle più, visto che finiscono male alcune volte e così si parte senza una comunità che ti fa sentire il suo calore e la sua fratellanza in una circostanza di scelta fondamentale. Che povertà nel nostro mondo! Ma veniamo al Vangelo! Possiamo giustamente pensare allora che nel cuore del narratore Gesù il matrimonio e la festa di banchetto era invece una vera festa, rappresentava per quelli che erano invitati una vera gioia, una festa di allegria, di fraternità e di famiglia, a tal punto che Gesù, sulla scia di quanto è già presente nell’ A.T., paragona il Regno di Dio proprio ad una festa di nozze e cioè prendervi o esserne parte è gioia, è allegria. Dio Padre quindi, fuori metafora, attraverso i suoi servi e i suoi amici, ci invita ad un banchetto di nozze: come fare per non pensare all’Eucarestia, anticipo realizzato già su questa terra del banchetto del cielo? Come non riferirci anche al S.Battesimo che lo precede e che lo stesso rappresenta un invito, un regalo di Dio a prendere parte alla festa di nozze del suo Figlio, dove tutto è pronto, a noi non è chiesto nulla, solo di partecipare, di riconoscere i suoi doni, di ringraziare dell’invito, di gioire insieme a Lui, di non essere tristi, di indossare l’abito di festa come merita il banchetto del Re Celeste, anche se siamo stati chiamati tra gli straccioni e ai crocicchi delle strade? Ora, con coraggio, dobbiamo indossare il vestito della festa, che rappresenta la vita di Grazia, la vita nuova, che scaturisce dall’essere stati invitati ad una tale grande festa: non siamo più quelli di prima, la chiamata ci ha cambiato la vita, ora ci sono opere nuove da realizzare, vita nuova, stile nuovo, non possiamo mettere un pezzo di stoffa grezzo su un vestito nuovo, disse un giorno Gesù, ma vino nuovo in otri nuovi; l’appartenere al Regno ci cambia totalmente e radicalmente vita, se siamo ancora quelli di prima, allora vuol dire che stiamo fuori contesto, che mentre si fa festa intorno a noi degna di un banchetto regale, noi vi partecipiamo con tristezza che non si addice o con opere non confacenti alla sala del banchetto. Penso un poco a quello che capitava quando più partecipavo alle feste di ballo: musica a tutto volume, ma nessuno o quasi che balla, tanti segnali di feste, ma manca la festa diceva don Tonino Bello. Dio non si stanca di invitare, di sollecitare, di spronare, di spingerci ad uscire dal nostro mondo, dalle nostre abitudini sbagliate, da quello sguardo che ci porta a guardare solo a noi e nostri bisogni, da quella logica che ci fa pensare solo agli affanni o alle ricchezze e non ci permette di condividere la Gioia, la Festa ed il Riposo in Dio e che sta facendo morire per mancanza di ossigeno le nostre comunità: può essere il nostro mondo solo quello dei nostri affari e del nostro campo? Può essere accettabile che non sappiamo intravedere nei segni della Chiesa l’invito dolce e paterno di Dio, che sempre ci chiama e ci attende?
Don Luigi, vostro servo

11/10/2017 | News, Ufficio Catechistico | Commenti disabilitati su Paginetta per i catechisti: TANTE FESTE, MA QUALE E’ LA FESTA?
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