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Secondo Giorno Salerno – Colonia S. Giuseppe: Es. Sp. del Clero

 Secondo Giorno degli Esercizi Spirituali – prima meditazione

Punti di riflessione schematizzati da don Gioacchino Lanzillo
Meditazione di S.E. Mons. Beniamino Depalma delle ore 09,15

– “La coscienza è il luogo privilegiato della presenza di Dio” Lev Tolstoj;
– Il tempo se non è controllato sciupa tutti gli ardori umani, spirituali e pastorali;
– “La vita è bella perché è un eterno ricominciare” (Cesare Pavese) e per tale motivo è importante l’esame di coscienza giornaliero e il fare “indigestione” della Parola di Dio, vale a dire “riempirsi del Vangelo”;
– La Chiesa deve guardare Cristo e poi guardare il mondo; deve diventare una comunità spirituale alternativa al mondo se no non avrà nulla da dire e da dare;
– La Chiesa deve imperare a generare credenti e non religiosità. La religiosità è la sconfitta di Dio e non va confusa con la fede: la forza della religiosità è la debolezza della fede;
– La fede è il “Cibo solido” (Gesù Cristo) di cui deve nutrirsi la Chiesa e non il cibo facile della religiosità. La Chiesa ha bisogno della Grazia che converte e non della grazia a buon mercato;
– Il problema di oggi è l’irrilevanza della fede. Bisogna fare del Vangelo una prassi di vita bella, buona e beata;
– Dove arriva Cristo l’uomo viene guarito dalla solitudine, dalla noia e dall’ansia;
– La conversione delle Parrocchie dipende dal presbiterio e dal presbitero. Il presbiterio è la forma della Chiesa locale: com’è il presbitero così è il Popolo di Dio che è nella sua parrocchia;
– Il presbitero non è un narcisista; il presbitero deve parlare di Dio e non di lui;
– La Chiesa deve lasciarsi evangelizzare per evangelizzare; la Chiesa non è il sole ma è la luna che riflette della luce del Signore;
– La malattia della Chiesa è la mondanità spirituale più dannosa della mondanità umana;
– Oggi urge una semplificazione della vita pastorale, meno arrogante, meno disincarnata;
– Umiltà e povertà devono essere le categorie che permettono alla Chiesa di gridare il Vangelo al mondo di oggi;
– Per annunciare la povertà la Chiesa deve essere ospitale. Ospitale è la Chiesa che ha scoperto i suoi limiti, i suoi fallimenti, affidandosi alla grazia di Dio;
– La Chiesa è un popolo di peccatori tutti perdonati;
– Oggi il mondo ha bisogno di presbiteri che hanno incontrato il Signore. All’inizio della fede c’è l’INCONTRO. La Chiesa nasce e cresce per contagio del suo Signore;
– Il presbitero deve portare il Vangelo nel cuore, sulle labbra e nelle mani. Il Vangelo non è un libro ma il sacramento di una presenza. Toccando il Vangelo io tocco le vesti del Signore;
– Il prete è l’uomo che ha accettato di portare su di se i problemi del popolo per diventare intercessori presso Dio. Un prete senza popolo è infelice;
– La paternità pastorale è vivere sempre gli altri.

07/11/2017 | News | Commenti disabilitati su Secondo Giorno Salerno – Colonia S. Giuseppe: Es. Sp. del Clero
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