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Paginetta per i catechisti: GESU’, LA MANO CHE APRE UN NUOVO MONDO

TITOLO: GESU’, LA MANO CHE APRE UN NUOVO MONDO: Carissimi/e catechisti/e, la Parola di questa Domenica esige che noi la scrutiamo ed approfondiamo attentamente per coglierne i tanti significati. Ad una lettura superficiale potremmo dire: Gesù mostra la sua Divinità guarendo un lebbroso; ma noi non possiamo accontentarci di questa lettura. Allora innanzitutto vogliamo partire, cogliendo la condizione di vita terribile, nella quale erano costretti a vivere i lebbrosi: come affermato già Domenica scorsa, a quel tempo la malattia la si riteneva diretta conseguenza del peccato, per cui anche il lebbroso era “meritevole” di quello stato, a causa dei peccati che aveva compiuto: ora ne scontava le conseguenze. In più per la paura di contaminare i fratelli di comunità era chiamato a gridare il sua stato deplorevole di immondezza religiosa, in modo tale che gli altri avrebbero potuto riconoscerlo, evitando di entrare in relazione con lui. Il lebbroso insomma, in quel contesto, era un uomo condannato da Dio alla malattia e dagli uomini ad essere per sempre solo, a meno che il sacerdote non ne attestava l’avvenuta guarigione: infatti nessuno entrava a colloquio con lui. Quanta umiliazione! Quanta offesa alla dignità altissima con cui Dio lo aveva creato! Come doveva sembrare insopportabile agli occhi ed al Cuore di Gesù questa mentalità e questa situazione che si era venuta creando, regolata anche da norme religiose, verso le quali il Maestro mostra la sua santa indignazione! Gesù, guardando il lebbroso invece, riconosce un suo figlio, uscito dalle mani di Dio Creatore con una dignità inviolabile, che in quel momento storico era totalmente deturpata dalla solitudine, nella quale lui era rinchiuso: non poteva parlare con nessuno, era costretto ad allontanarsi dai suoi cari, dagli affetti più profondi e consolanti, dalle relazioni più calde e gioiose. Era ridotto ad una larva vivente e a trascinare la vita come uno zombi spaventoso: poteva mai Gesù accettare questo stato di cose? Egli freme interiormente dentro il suo animo e con i suoi gesti e la sua Divina Volontà instaura un’altra logica, un’altro modo di relazionarci e di essere come persone ammalate; difende per sempre la dignità inviolabile di ogni persona, creatura infinitamente amata da Dio. Il Vangelo di Marco pennella con pochi gesti gesti e parole la risposta di Gesù a questo vecchio mondo, che Lui spera di gettarsi per sempre alle spalle: “ne ebbe compassione, lo toccò e disse: lo voglio, sii risanato”. La miserevole condizione del lebbroso non provoca il giudizio, ma la compassione di Gesù, la cui risposta è del cuore, di viscere materne di compassione; la sofferenza del lebbroso entra nel suo animo e lo tocca, abbattendo un muro di barriere, discriminazioni e paure: contatto vero e profondo uomo-uomo, valore aggiunto di guarigione! Questa mano tesa di Gesù guaritore mi sembra essere il segno grande di questa Domenica: Egli è la mano che tendi ai peccatori, o Dio, dice la Liturgia, che allo stesso modo ci invita, come fa anche il Salmo oggi, a intravedere nella condizione della lebbra quella del peccato, che ci impedisce di stare e di vivere in una condizione di pace e di armonia cosmica con Dio, con gli altri e con se stesso; il peccato ci costringe ad una condizione di solitudine, da cui solo la mano risanatrice di Gesù, oggi attraverso quella della Chiesa, ci può far uscire. Le dita e la mano di Gesù mi hanno fatto pensare semplicemente alle dita dei piedi di Neil Armstrong, l’astronauta americano che atterrò per la prima volta sulla luna, inaugurando un altro mondo scientifico e aprendo nuove prospettive di studi o a quelle dita della mano che, impugnando un piccone, abbatterono il muro di Berlino, facendo cadere profonde barriere presenti nella geografia, nella storia e soprattutto nei cuori: la mano di Gesù allo stesso modo ancora oggi è perforante i cuori e soprattutto efficace per ricreare il mondo come Dio l’ha voluto.
don Luigi, servo vostro

10/02/2018 | News, Ufficio Catechistico | Commenti disabilitati su Paginetta per i catechisti: GESU’, LA MANO CHE APRE UN NUOVO MONDO
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