Paginetta per i catechisti: IL RESTAURATORE – ARTISTA DELL’OPERA DI DIO
TITOLO: IL RESTAURATORE-ARTISTA DELL’OPERA DI DIO: Carissimi/e catechisti/e, la neve in questi giorni è caduta abbondante e tra le tante cose che ha causato in bene o in male, ci ha potuto far pensare anche alla potenza della Parola, che come la neve con la terra, così feconda il terreno del nostro animo e lo rende capace dei frutti delle opere di Dio in noi e attraverso di noi, per gli uomini. Non far mancare mai, o Signore, soprattutto in tempi di aridità spirituale, queste abbondanti nevicate e fa che noi, o Signore, non poggiamo sui terreni interiori “tendoni” di copertura, che impediscono alla neve di penetrare. Oggi, in questa Domenica, Dio anche per noi ha donato le sue dieci Parole di vita, che, come per l’antico popolo di Israele, sono fari di luce intensissima sul cammino di preparazione e di accoglienza del Dono per eccellenza di Dio in Gesù, Tempio distrutto e riedificato, chicco di grano che muore per portare frutto. Come emerge chiaramente quindi il tema è quello di una corretta religiosità, cioè di un sano e pulito rapporto con Dio da parte del popolo suo e scriverei ancora di un desiderio e di una sete di acqua cristallina che sgorga dal Tempio Santo di Dio; sì, perché questa è religiosità allo stato puro: un sano desiderare Dio. Gesù oggi ci insegna che quest’ acqua che sgorga dal suo Tempio e questa sete che c’è nel cuore dell’uomo si può inquinare, come si stanno inquinando tante acque di questo mondo, che perciò perdono la loro potabilità e limpidezza. Possiamo immaginare quindi Gesù, come un vero volontario di Green Peace o un coriaceo operatore in difesa dell’equilibrio dell’ecologia, che con forza, facendo amplificare la sua voce da un potente megafono, grida i valori della difesa dell’ambiente spirituale della presenza del Padre suo nei Comandamenti e poi nella sua Persona e come prolungamento logico i comportamenti e le sane abitudini da osservare per rispettare la pulizia di quest’aria, contro gli agenti atmosferici inquinanti dell’interesse a sfondo religioso, dell’equiparazione della religione ad un commercio o della perdita dei sani principi religiosi donati da Dio-Sorgente Purissima, a vantaggio di altri nati solo da accomodanti calcoli umani. Gesù, nello stesso tempo, può sembrare agli occhi della nostra immaginazione anche come un restauratore che toglie dall’opera artistica preziosa, chiamata “Sana Religiosità”, tutte le incrostazioni ed i depositi spuri dei secoli, che avevano introdotto sbagliate consuetudini solo “umane”, di vantaggio economico e non solo, in modo tale che, con un lavoro paziente come quello dei restauratori, potesse far riuscir fuori il vero ed intatto “colore” dei Comandamenti o dieci Parole di Dio al suo popolo, unito al “Colore nuovo”, che in Lui Dio posa sull’opera religiosa ed artistica nella sua Bellissima Persona: ecco allora l’opera restaurata e completata da Gesù, anche artista, che Dio ridona a noi, perché non la inquiniamo o non la roviniamo più; ecco anche “ i fuochi” spirituali intorno a cui l’opera ruota: i Comandamenti e la Persona-Tempio, distrutto e riedificato di Gesù. Non altro, questo ci basta, questo è tutto per formare le nostre coscienze ad un corretto stile di vita e per aiutare tutta l’umanità ad interpretare in modo “sano” la vita e vivere quindi nella perfetta lode di Dio e nella armoniosa e pacifica vita fraterna. Diciamo grazie a Dio per l’opera di Gesù, “artista-restauratore” del Padre della vera religione, che ci aiuta a recuperare il valore incontaminato dei Comandamenti, messi in un rapporto vitale ed illuminato in profondità, dal suo Nuovo Comandamento. Ancora una volta, in questi ultimi giorni a scuola ho fatto la triste esperienza del “tragico vuoto”, che c’è nella coscienza dei nostri giovani, che non conoscono affatto i Comandamenti; nessuno di loro! Sono notizie per me allarmanti! Mi domando semplicemente: come faranno a compiere scelte di vita orientate cristianamente? Per me è come far guidare il pullman ad un autista che non conosce il codice stradale o quello di guida; sbanderà con il suo mezzo: è inevitabile! E allora dico a me e a voi chiamati al Bel Annuncio: non lesiniamo sforzi e fatiche e fiato per “istruire gli ignoranti”!
don Luigi, servo vostro