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52ª Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali

Il tema scelto da papa Francesco per la 52ª Giornata mondiale delle comunicazioni
sociali (13 maggio 2018), suggerisce alla Chiesa di entrare in uno dei
grandi dibattiti del nostro tempo, quello delle “informazioni infondate” che
distorcono i fatti e falsificano la verità.
A causa della rapidità e dell’effetto moltiplicatore della rete, i social network
sono oggi considerati l’untore che contagia gli altri media. Anche la logica autoconfermativa
tipica del web, che tende alla riproduzione acritica dei contenuti,
rafforza il meccanismo a cascata con cui si propagano le “false notizie”; così come
il sistema dei like e delle condivisioni, rende inarrestabile la loro diffusione.
In un tempo di “post-verità”, per cui una notizia viene percepita e accettata
come vera dal pubblico sulla base di emozioni e sensazioni, senza alcuna analisi
effettiva sulla veridicità o meno dei fatti reali, cosa significa testimoniare la fede in
Cristo, che afferma di essere la verità?
Molte persone vivono immerse in un “ingorgo culturale”, fatto di informazioni
edulcorate, opinioni disparate, corsa all’avere, competizione diffusa, dove è difficile
fare silenzio, fermarsi, discernere l’essenziale, contemplare. La frequente rinuncia
alla soggettività, con l’appiattimento dell’identità, senza richiamo di memoria storica,
senza stimolo di effettiva partecipazione sociale e, in più, l’approssimazione,
diventano tutti elementi che nutrono coloro che cercano facili consensi, ma non
contribuiscono alla conoscenza della verità.
Come comunicatori cristiani, crediamo con papa Francesco nella necessità di
ritrovare il gusto della verità e il corretto equilibrio dei toni e dei giudizi nell’esprimerla.
Crediamo di dover testimoniare la verità della fede non come possesso presuntuoso,
ma come luce inesauribile di intelligenza. Dio non è una investigazione
astratta, ma la domanda capitale che si fa risposta agli interrogativi esistenziali di
ogni uomo e di ogni donna.
Seguendo l’insegnamento del Fondatore, il beato don Giacomo Alberione, di
“fare la carità della verità” e di nutrire le menti “della verità della carità”, come
Paoline e Paolini ci facciamo promotori dell’invito del Papa, declinando il tema
della “ricerca della verità”, quale componente di una comunicazione responsabile
e costruttiva, che promuove la pace e la comprensione tra le persone.

Paolini e Paoline: per una informazione coraggiosa

06/05/2018 | Messaggi | Commenti disabilitati su 52ª Giornata mondiale delle Comunicazioni Sociali
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