TITOLO: GESU’, UNA GUIDA SPIRITUAL-TURISTICA DI CAMPAGNA : Carissimi/e catechisti/e, in questo tempo di primavera, con un’estate che appena si intravede, oggi siamo condotti per mano da Gesù a compiere una bella passeggiata nella campagna tra prati fioriti, terre verdeggianti, coltivazioni lussureggianti e poi dolcemente Lui ci invita, da Maestro suadente, ad arrestare per un attimo la nostra corsa e a pensare che, se fossimo andati lì qualche giorno prima, non c’era nulla, solo seminagione, frutto del lavoro paziente e generoso del contadino, ma comunque solo semi sotto terra, poi invece anche se il seminatore ha dormito oppure ha fatto altro, quel seme potente è cresciuto spontaneamente, perché dentro ha una potenza enorme, irrefrenabile, inarrestabile, che si sviluppa e diventa atto in quel verde, che tanto ristora e poi frutto, che bene nutre chi lo mangia. Gesù ancora una volta ci dimostra perciò con questa passeggiata tra colli e valli verdi e colorate, che Lui è vissuto in armonia ed in unità con tutto il creato ed il suo sguardo profondo e vigile è stato tante volte attratto anche dal lavoro del contadino e dalla forza dinamica della natura. Lo sguardo suo lo conduce poi a parlarci del Regno di Dio, suo e nostro Padre, non con parole astratte e di difficile comprensione, ma con immagini che in chi ascolta fanno sentire a casa, perché Gesù è capace di parlare del Dio altissimo, come si parla di quello che quotidianamente trattiamo nel lavoro ed in famiglia. Io voglio ringraziare Gesù per questo suo stile di predicazione e per quello che oggi ci ha detto, già solo semplicemente perché ci ha detto che il Regno di Dio, come il seme cresce, sta crescendo, si sta sviluppando, ora, in questo momento, anche se noi continuiamo ad essere distratti o a fare altro, come il lievito della pasta, in maniera invisibile cresce. Noi oggi al massimo siamo attenti a notare se crescono il PIL e gli investimenti in borsa o in banca; ma poi al nostro sguardo di persone mai ottimiste e fiduciose il resto sembra solo che vada giù, che stia crollando, tutto va a rotoli, andiamo sempre peggio o stavamo bene quando stavamo peggio, siamo soliti dire. Il Vangelo oggi è una potentissima iniezione di fiducia, di quelle che ti guariscono dalla “febbre alta” del pessimismo dilagante: tu semina, tu sii generoso nello spargere il seme, dice il Vangelo e poi vai, riposa anche, dormi, non essere iperattivo, non pensare che tutto dipende da te e dalla tua bravura; inoltre non pensare mai che hai fatto un lavoro inutile, sotto terra ora quel seme sta crescendo e seguendo i ritmi necessari e naturali della crescita, porterà frutto; e soprattutto non guardare come seminatore quel piccolo pugnetto di seme che hai tra le mani, rispetto alla potenza del vento contrario o degli uccelli che potrebbero portarlo via: getta, semina, vai, vai con fiducia! Non guardare alla tua incapacità, alle tue fragilità, alla tua indegnità, oppure alle tante distrazioni del mondo che potentemente, con le sua casse assordanti, ti è sembrato avere portato via dai tuoi ragazzi, tirati su con tanta pazienza, in un attimo, in una sola serata d’estate, tutto quello che tu hai seminato: non credere alla notte, credi alla vittoria del seme, alla potenza del seme, professa la tua fede nella potenza della Parola, sparsa nell’animo e capace da sola, autonomamente di farsi spazio, di operare grandi cose, capace di non morire, di risorgere e spingere a grandi ideali di vita, di farsi largo da sola in un mondo avverso, di far crescere giovani vite, spese generosamente per costruire speranze. Nel professare oggi la nostra fede sento proprio che facciamo bene a professare la nostra fede anche nella potenza della Parola e perciò ci domandiamo: crediamo che la Parola che annunciamo non è mai seme morto, impotente, inefficace e che dentro ha una potenza enorme? Crediamo che mentre parliamo del dono che possiamo fare della nostra vita magari distrattamente, qualcuno dei ragazzi che ascolta e che noi vediamo un po’ assente, tra qualche anno verrà e ci dirà: signora, sapete che io, ricordandomi anche delle vostre parole ho deciso di partire missionario o di diventare sacerdote? La Parola, la potenza atomica dell’Amore di Dio.
don Luigi, servo vostro