menu chiudi menu

Paginetta per i catechisti: TITOLO: LA PAROLA CORRE, E NOI?

TITOLO: LA PAROLA CORRE, E NOI? : Carissimi/e catechisti/e, questa volta mi perdonerete con “più” buona volontà, perchè non sono stato soltanto io a riferirmi allo sport per parlarvi di Dio; infatti tra le tante immagini che durante la settimana mi sono “frullate” nella mente, non sono riuscito a resistere alla tentazione del favoloso assist offertomi da San Paolo nella seconda Lettura di oggi, trentaduesima Domenica dell’anno liturgico e così ci ritroviamo ancora una volta ad immaginare una scena sportiva come “imprinting” di questa paginetta, dal sapore biblico-catechistico: la Parola corre, è l’espressione paolina citata, come se fosse Mennea o Usain Bolt dei tempi migliori ed anche noi vogliamo farlo con Lei o con Lui, come dir si voglia; se finora infatti abbiamo, tra stenti e sforzi, tra cadute e riprese, compiuto soltanto un cammino dietro Gesù, a me sembra tanto che la Santa Madre Chiesa in queste ultime Domeniche dell’anno liturgico ci fa invece correre, anzi ci spinge a correre; e, come gli atleti in vista del traguardo sembrano ad un certo punto essere morsi da un misterioso insetto, imprimendo ai loro passi, nonostante la stanchezza, maggiore velocità, così anche noi: avete sentito come me! Si sta avvicinando il traguardo tanto atteso e noi ce ne mostriamo disinteressati e svogliati? Corri, invece, corri, corri, anche se è vero che sei sudato e stanco! Raccogli tutte le tue deboli energie e lanciati e và, con gioia! Infatti proprio in questa posizione a me sembra di vedere quei sette fratelli della Prima lettura: coraggiosi, audaci, impavidi, quasi sfrontati e spavaldi verso i soldati della loro tortura: perchè temete? Sembrano esclamare in tono di sfida! Ma quale “Red Bull” o altra bevanda energetica avevano assunto prima, in segreto? Esaminiamo, per favore, se lecita o meno! Ecco la risposta: nessuna, carissimi e carissime, semplicemente erano animati e vivacizzati del tutto dal pensiero certo e dalla consolazione sicura della Fede, nella ricompensa ultraterrena e nel premio dell’al di là che il Signore dona ai suoi amici fedeli, quando per Lui soffrono qui in terra, in questo primo tempo, indicibili sofferenze, come erano in quel momento le loro. E li vediamo proprio correre, stringere i denti ed andare a tutta “birra”, mentre avrebbero dovuto solo fermarsi impauriti, senza la carica della Fede nella Vita eterna. Che lezione! Che lezione per noi oggi, che invece abbiamo visto la certezza del traguardo compiersi e materializzarsi in Gesù Cristo prima e poi nei suoi servi, in tanti anni di storia della Chiesa: eppur la Fede non “si move”, e tremiamo e temiamo, “dubbiamo” e “incertiamo”, lasciatemi passare termini non corretti, l’importante è che ci siamo intesi, vero? Gesù nel Vangelo ci ha dato la garanzia e il marchio D.O.C., di chi sia Dio, quale sia il suo Volto, cosa Lo caratterizzi e cosa ci doni: la Vita, il Dio di Gesù è il Dio della Vita, è il Dio nel quale trionfa la Vita, è il Dio che spruzza Vita da tutti i pori! E guai quando ti prendono! Colpiti e affondati, noi, vero? La Vita dall’inizio alla fine, dalla nascita alla morte e dalla Nascita alla Vita, senza mai fermarsi un istante, con tutti i colori ed in tutte le salse, dalla Grazia della salvezza del giorno del Battesimo alla Misericordia rinnovata, anche per infinitesime volte, dopo le cadute mortali del peccato, dalla Forza della testimonianza nel Sacramento della Cresima alla vita di Amore infinito del Matrimonio, dal coraggio fedele anche nella malattia alla Vita di servizio e di somiglianza a Lui, Pastore e Servo, nell’Ordine Sacro; e poi la vetta: l’Eucarestia! Vita, Vita, Vita, Dio è Vita, viva la Vita di Dio, viva la Vita in Dio, Viva la Vita di Dio in noi, quella Vita di cui non è geloso e ce la Dona, in abbondanza e scorre come un fiume pieno di acque nella Chiesa come fosse il Rio delle Amazzoni, mentre il suo avversario fa di tutto per toglierceLa, confondendoci le già poche idee, quasi che chi crede in Lui debba essere o morto o spento; verso il mondo, quindi, verso questo mondo che ci illude e ci inganna, dicendoci continuamente bugie, attenzione, per favore! Con la Vita che è Dio in noi il Paradiso potrà anche non essere molto diverso da come è già questa vita, nel famoso senso scritto da Papini per gli amalfitani; qui noi corriamo anche oltre quel senso, per la Vita d’amore fraterno nella vita della Santa Chiesa, capace di superare le fratture che gli​avversari sono bravi sempre a costruire, come il ragno la ragnatela. Io per questo amo Dio, perchè Lui mi dona la Vita e se questa Vita è già bella, quanto più lo deve essere quella che ci attende: “e raggiungeremo la punta panoramica e godremo della vista dell’ azzurro Mare; ci tufferemo e nuoteremo al Sole che splende e riscalda, per sempre”. E se, nonostante tutto, abbiamo dubbi ancora, carissimi e carissime, subito, lasciamo tutto, anche “ e sorde a cuntà” e corriamo da un sacerdote, dal padre spirituale, per risolverli, altrimenti tutta la nostra casa, costruita su deboli fondamenta, crollerà prima o poi e noi saremo stati testimoni ed amici del Dio della Vita con il volto, la parola, l’azione ed il cuore del/la credente di morte.

don Luigi, servo che dona la Vita di Gesù


09/11/2019 | Ufficio Catechistico | Commenti disabilitati su Paginetta per i catechisti: TITOLO: LA PAROLA CORRE, E NOI?
Tag:

I commenti sono chiusi.