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Paginetta per i catechisti: IL SOLE A MEZZANOTTE!

TITOLO: IL SOLE A MEZZANOTTE!: Carissimi/e catechisti/e, come me anche voi certamente sapete che nei paesi scandinavi in alcuni periodi dell’anno, per cause non sempre note, si verifica un fenomeno unico e bello: il sole anche di notte, chiamato aurora boreale, con emissioni di luci e di colori molto intensi e vivaci. Mi permettete un ricordo personale? Quando, da giovane seminarista, sapendolo, lo comunicai ad un mio compagno di gruppo di seminario, che ora speriamo stia nella Luce eterna di Dio, per andare vedere insieme questo speciale evento,  mi disse da napoletano pigro, schietto e geniale quale era: “Gigino noi dobbiamo andare, invece,  in quei paesi dove c’è sempre notte!” Signore, pietà! Gli piaceva troppo dormire! A noi no, forse? E’ la prima Domenica di Avvento e mi introduco in questo modo nella riflessione; con essa inizia anche il nuovo anno liturgico, per cui vi rivolgo i miei auguri per conoscere ogni giorno dell’anno Gesù vivo che ci ama e faccio il collegamento: la liturgia, una luce nella notte, la Luce nella notte del mondo, la Luce che rischiara il mondo, irrompe e vince nelle tenebre e negli affanni del tempo che passa  e noi godiamo  già qui di questo immenso Dono, cioè del Sole a mezzanotte! La vita cristiana, come dice San Paolo, è un cammino tutto di giorno, quando si vede, quando sei sveglio, quando ci sono anche gli altri svegli, tutto nella chiarezza, nella limpidezza, senza i torbidi e nascosti calcoli di chi trama il male, solitamente  di notte, come parafrasa il Vangelo per cogliere di  sorpresa e rubare. Voi mi direste: don Luigi, ma a te, come a quel tuo compagno, piace dormire? Certo che sì e, come vi ho scritto in qualche altra occasione, a  Dio per i sacerdoti chiedo semplicemente che abbiano l’umiltà di riconoscerlo e dedicare le ore necessarie al sonno, fidandosi di Dio che prima di tutti “fa”: “se il Signore non costruisce la casa, invano faticano i costruttori…Il Signore ne darà ai suoi amici nel sonno.” (Salmo 126) Ma questa volta, mi dispiace, corpo e anima non vanno a braccetto e vivono di vita diversa: l’anima nostra attende il Signore e non può dormire (guai quando avviene) neanche di notte; è chiamata ad essere vigile e sveglia sempre, di notte e di giorno, nella fatica e nel riposo; e noi con lei vigiliamo, perché il diavolo come leone ruggente di notte cerca chi divorare, scrive San Pietro. Non vi spaventate, per favore, (non voglio affatto), ma è necessario essere vigilanti su noi stessi, su chi ci è affidato e anche su Dio, perché ne cerchiamo sempre la volontà, mai paghi di ieri o di quello che abbiamo già conosciuto. Così viviamo l’Avvento o meglio, con l’Avvento che inizia, noi vogliamo metterci in atteggiamento più vigile e conoscere nella luce del discernimento, tanto caro  papa Francesco, se in qualche atteggiamento, scelta o pensiero mi si stanno un po’ chiudendo gli occhietti dell’anima  e mi “bevo” la mentalità del mondo, lasciando correre e giustificando per me in primis e poi per chi mi è affidato atteggiamenti non conformi alla volontà di Dio; come ci dice il Vangelo di oggi, mangiando e bevendo e basta. Noi, cristiani, non possiamo mangiare e bere e basta mentre Dio pensa a tutti; sì, Gesù ci ammonisce: mangiare e bere, gioire e travagliare, affannarsi e godere, ma fermi tutti: per Chi? Perché? Con quale fine? Chi è Colui per il quale io mi muovo, io rischio, io peno, io lotto, io soffro, io gioisco? Vigiliamo sulle tentazioni degli idoli del denaro o del nostro io che vuole gloria, applausi e consensi, ed anche su quella del non senso che recita: vivi e basta, senza neanche collegare un’esperienza con un’altra, “viviti tutto come ti capita” mi sembra tanto essere lo slogan vincente in questo mondo. Attenzione, occhi aperti, cuore libero e sveglia! La Parola fa da sveglia, e così pure la voce della coscienza, i fratelli e le sorelle di comunità quando ci incontriamo per cercare insieme la volontà di Dio, i colloqui spirituali con il sacerdote,  le catechesi della Santa Chiesa, il Papa innanzitutto. Non lasciamo addormentare la nostra anima, lei come il corpo lo vorrebbe tanto, ma proprio tanto, lo sentiamo e lo sappiamo, ma non possiamo se vogliamo seguire Gesù: neanche un minuto di non amore, cantava Lucio Battisti, intensità, intensità, predicano ai calciatori i mister nel calcio. Vigilanza, predica il nostro amato Mister dell’anima; lo so che costa, tanto che quegli allenatori che più riescono a praticare l’intensità facilmente dopo poco, chissà perché, cambiano squadra! Noi invece abbiamo la forza e anche il riposo dello Spirito e nello Spirito, cioè l’Eucarestia, la pace dell’anima, la motivazione sempre giovane e fresca per ripartire e andare, lavorare e sognare ad occhi aperti. don Luigi, da servo chiamato a vigilare

30/11/2019 | Ufficio Catechistico | Commenti disabilitati su Paginetta per i catechisti: IL SOLE A MEZZANOTTE!
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