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Paginetta per i catechisti: BELL’ E MAMMA

TITOLO: BELL’ E MAMMA: Carissimi/e catechisti/e, tutti certamente conosciamo questa tenerissima espressione popolare della nostra gente, delle nostre carissime mamme in special modo, che non è affatto facile commentare in pochissime righe; in essa è contenuto tutto l’amore del cuore di una madre, agli occhi della quale anche il figlio più cattivo appare comunque bello. Come possiamo spiegarlo razionalmente? Viceversa sappiamo quanto soffriamo quando, a causa dei limiti della morte, perdiamo su questa terra la manifestazione “carnale” di questa infinita benevolenza. E’ sempre dolce sentirsi figli, anche ad ottant’anni! Io, carissimi e carissime, non trovo introduzione migliore al  giorno solenne del S. Battesimo di nostro Signore, con cui si conclude il tempo di Natale, che questa. Agli occhi e al cuore di Dio Padre, noi, in Gesù Figlio amatissimo, siamo amatissimi figli. Proviamo oggi a compiere un importante esercizio spirituale: quello di vedere tutto ciò che Lui ci dona come un segno della Sua Paternità e della sua Maternità: ricevo la sua Parola? E’ perché sono Suo/a figlio/a! Mi fa conoscere sapientemente che si è dispiaciuto di come mi sono comportato in una determinata circostanza? E’ perché sono Suo/a figlio/a! Mi ha inserito e mi trasmette il calore di appartenere alla Sua famiglia, la Chiesa? E’ perché  sono Suo/a figlio/a! Mi suggerisce alle orecchie del cuore che sono chiamato a cambiare qualche mia scelta di vita? E’ perché sono Suo/a figlio/a! Ha un progetto di vita su di me, che va molto più in là delle mie capacità? E’ perché sono Suo/a figlio/a! Egli, inoltre, come ha fatto con Gesù, vuole compiacersi anche di noi; cioè, come ha detto di Gesù che si compiaceva di Lui, sino alla fine della nostra esistenza vuole continuamente dire a me e a te: tu mi piaci, sai, mi piace quello che fai, quello che dici e come ti comporti! Ma voi ci pensate che grande missione abbiamo come battezzati? E quanto valgono quelle poche gocce d’acqua che sono cadute sulla nostra testa quando siamo stati battezzati? A me, sinceramente, viene il capogiro al pensiero che Dio Padre mi guardi e mi dica: tu mi piaci, oppure al contrario, nel peccato e nel male delle mie azioni, figlio no, non mi stai piacendo, Io non mi ci ritrovo in quello che stai compiendo, non sono contento: Io non sono in te e tu non sei in Me! Che grande vocazione è quella cristiana! A rifletterci un poco di più dovremmo solo tramortire per le vertigini! Essere un altro Gesù oggi, io Gesù, il cristiano è Gesù! Gesù oggi che sta a lavoro, che sta in cucina, che lavora in fabbrica oppure in mezzo agli affari di questo mondo. Allora, carissimi e carissime, prima di fare mille cose, fermiamoci un attimo; riprendiamo fiato ed anche quelle parole del S. Battesimo di Gesù: Tu sei mio Figlio! Io, battezzato come Gesù, non sono chiamato innanzitutto a fare mille cose o ad impegnarmi a destra e a manca. Dio Padre mi chiama, perché lo desidera intensamente per primo, che io mi lasci amare da Lui, che io Gli permetta di guardarmi ogni mattino con occhi nuovi, che io sia disponibile a lasciarGli spazio nel mio cuore affinché mi parli, e che io Gli porga la mia guancia in  modo che  mi doni i Suoi baci d’amore: poi, andrò missionario, poi annuncerò, poi parlerò di Lui a chi mi incontra, ma gli parlerò non di un Dio che mi fa lavorare e sudare per Lui come fossi uno schiavo, ma del vero Dio amante, che mi ama così, veramente, come Suo figlio. Perciò oggi sento che siamo chiamati ad interrogarci su quanto tempo dedichiamo alla preghiera silenziosa o alla preghiera di adorazione, a quanto tempo diamo a Dio perché possa guardarci negli occhi e amarci cuore a cuore, viso a viso; forse è per questo che fuggiamo la preghiera, come gli sposi l’intimità dell’amore. Oggi,  in questo giorno solenne, siamo chiamati a guardarci dentro e ad accorgerci, nella luce dello Spirito Santo, con cuore grato e commosso, di quello che Dio già ha fatto di noi quando siamo stati battezzati: cosa vuole da me? Quale disegno ha elaborato da Padre per la mia vita? La preghiera-riposo: ci ricordiamo delle coccole? Che bello se qualcuno di noi le può dare o le può ricevere ancora! Quel momento non è troppo lontano dalla preghiera dei figli amati!   Don Luigi, figlio amatissimo


11/01/2020 | Ufficio Catechistico | Commenti disabilitati su Paginetta per i catechisti: BELL’ E MAMMA
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