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Paginetta per i catechisti: BUONGIORNO PRINCIPESSA!

TITOLO:BUONGIORNO PRINCIPESSA!: Carissimi/e catechisti/e, certamente ci colpiscono particolarmente quando siamo in auto, in bus o a piedi i murales spontanei e colorati dell’amore: angoli di strada, muri e a volte anche case “imbrattati” da scritte di qualcuno o di qualcuna,che ha voluto lasciare fantasiosamente segni evidenti del suo amore per l’amato o per l’amata; anche Benigni nel suo film, capolavoro per me, “La vita è bella”, si dichiara così alla sua amata, in compagnia  di un cavallo: BUONGIORNO, PRINCIPESSA! Questi simpatici scherzi di amore partono da cuori perdutamente innamorati, che non si arrendono neanche davanti ad una triste evidenza, anzi ribellandosi con queste forme di pacifiche proteste e mostrando ”speranza contro ogni speranza”. Carissimi e carissime, oggi, trentesima domenica del tempo ordinario, scelgo di dare così il mio “incipit” alla paginetta, motivato particolarmente dal salmo odierno, attraverso cui emerge il sentimento ed il desiderio struggente dell’autore, che fa partire dal suo cuore, come frecce di Cupido, infuocate, rapide ed incisive parole verso l’Innamorante Dio: “Ti amo,Signore, mia forza.”Gli apre proprio tutto il suo cuore, io lo vedo quasi arrendersi al fuoco ed al tesoro presente nel suo cuore, per cui afferma di non potere fare a meno di dirglieLo e perciò dichiararsi; “Ti amo”, cioè io sto qui, sono questi e non altro: sì, nonaltro, cioè non sono affatto il mio peccato, la mia ribellione, i miei limiti, i miei rifiuti, le mie tiepidezze o le mie indifferenze; che bello poter dire a Dio apertamente e fuori dai denti: io non sono il miopeccato, io non sono il mio male, che pure faccio mio malgrado, io non sono le mie azioni sbagliate, le mie mancanze d’amore ai fratelli e alle sorelle; per favore perciò non le guardare, non farne conto, non valutarle; io non sto lì, io neanche mi ci  ritrovo, lo sai, vero? Scusami, perdonami, ma qualcuno, raggirandomi, mi ha portato fuori dime a compiere ciò che io non avrei mai voluto, ciò che in realtà non voglio. Ti amo, ecco chi sono, io sono un infinito “ti amo” nel mio cuore ed io sono solo se e quando Tiamo! Io, carissimi e carissime, a questo punto oso immaginare che Dio nostro Papà sia proprio allegro quando Glielo diciamo e sorride: lo è ancora di più quando Glielo diciamo con la vita. Del resto anche nella relazione umana di innamorati dobbiamo fare i conti amari con le delusioni e le sconfitte. Io,come credente e amante ai piedi di Dio,dopo i miei insuccessi, tra lacrime di gioia nel cuore e nell’animo provo a dirGli ancora, con i polmoni che si ampliano: Ti amo Signore, mia forza. SeTu mi accogli di nuovo e ancora mi dici di Sì, io riparto eriprendo quota, ritorno a respirare, sono pronto a ri-sperare di poter compiere nella mia vita ciò che a Te piace, cercherò con tuttome stesso di non darti più dispiaceri, ma solo gioia,come i fanciulli e le fanciulle sulla sedia leggenti la lettera dipromesse natalizie;più del pane e dell’acqua ho bisogno di vedere il Tuo Volto amoroso,ho sete ardente di intravedere nei tuoi occhi e sulle tue labbra la parola misericordia e anelo di sentire con le mie orecchie la parola fedeltà, “Io sono il Diofedele”; e mi permetto di dirGli: ti offro almeno il desiderio di amarTi,io sono il mio desiderio di amarti, io sto dentro al fuoco interiore di amarti, non nel freddo e nel gelo del mio tradimento. Carissimi e carissime, lo so che a questo punto voi sentite che io mi sono perso e  forse sto trascinando dietro anche voi, che pazientemente leggete; sappiate che, scrivendo così, io non ho ritenuto,né minimamente ho voluto, “lasciare a piedi” i fratelli e le sorelle da amare, semplicemente perché io qui li trovo o li ritrovo: l’amore di Dio li illumina, trasfigurandoli e li coinvolge tutti, nessuno escluso, come nei giochi che abbiamo compiuto nei mega-raduni cattolici, quando cantando e girando tra le persone in cerchio, con untocco abbiamospinto da dentro  o da fuori tutti acorrere e cantare. Qualcuno non cela faràa correre, lo so, purtroppo neè impedito per riconosciute difficoltà; allora non correremo più e ci metteremo solo a cantare insieme a lui, dicendogli con il cuore  e i gesti che non èsolo.

Don Luigi, servo amante, credente, sperante

24/10/2020 | Ufficio Catechistico | Commenti disabilitati su Paginetta per i catechisti: BUONGIORNO PRINCIPESSA!
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