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Paginetta per i catechisti: DALLA PELLE AL CUORE

TITOLO: DALLA PELLE AL CUORE! Carissimi catechisti/e, fratelli e sorelle, vi confido che abbastanza spesso ai giovani, che seguo a scuola attraverso l’insegnamento, parlo del valore fondamentale della pelle e, soprattutto per loro che studiano il mondo dell’alimentazione, la paragono alle bucce della frutta, capaci di proteggere in una custodia preziosissima contenuti squisiti e ricchi di sostanze benefiche; ne parlo perché vorrei far comprendere loro che non è un bene per la pelle dell’uomo il tatuarsi. Carissimi e carissime, parto ancora una volta da lontano nel nostro viaggio spirituale, che è la paginetta, dato che, come pastore, noto che grazie alla pandemia, è stato smascherato e sbugiardato il nostro modo di vivere il rapporto con Dio; soprattutto nei giorni santi del triduo Pasquale il popolo di Dio ha notato, a mio parere, il fatto che vive l’amicizia con Dio in maniera molto epidermica, quasi riguardasse solo il mondo esterno a noi: infatti mi sembra chiaramente che tanti gesti religiosi interessano soltanto la curiosità visiva e morbosa, influiscono soltanto sugli occhi, colpiscono, ma per un fuggente attimo, inerendo soltanto “la superficie” della persona; come si stesse nella preghiera continuamente davanti ad uno spettacolo! Per cui i nostri amati fedeli hanno bisogno senza sosta di eventi esteriori, di scene sensoriali e di visioni emozionanti, che stilmolino l’interesse per un “nuovo”, riconosciuto per un istante come creativo ed unico. Oggi, carissimi e carissime, nella vostra generosità mi comprenderete se ho esordito con questa lamentazione/constatazione, che comunque è attinente pienamente al messaggio di Pasqua, perché con l’intento di annunciare la Notizia Bella ora propongo: passiamo dalla pelle al cuore! Pasqua è passaggio ed io umilmente, ma convintamente, annuncio questo cammino spirituale per tutti noi, popolo di Dio. Da una religiosità in cerca spasmodica solo dell’appariscente ad una relazione con Dio in Gesù Cristo capace di parlare al tuo cuore, di incidere nella tua vita, di cambiare il tuo stile di vita, di parlare ai tuoi pensieri e alle tue scelte di vita, di donarti non semplici emozioni, ma sentimenti nuovi; ed ancora di aprirti alla Luce, di gonfiare il tuo cuore di Spirito e di speranza, di presentarti modi nuovi di guardare te e gli altri e di moltiplicare per mille i tuoi sogni e i tuoi piani. E’ solo grazie a questo passaggio, che potremo anche definire dalla religiosità alla fede, che nasce in noi l’uomo nuovo, e che possiamo risorgere dalle nostre immondizie e dai nostri peccati; se si resta solo a galleggiare, come nel mare, purtroppo sul fondo potranno rimanere le sporcizie, mentre a tutti sembra che comunque tutto vada bene; mi dispiace, ma almeno per Gesù così non và: lo abbiamo ascoltato; noi siamo pasta nuova perché fermentati dal lievito nuovo, che è Lui stesso: con il Vivente il pane non può essere quindi quello di prima; sarà fragrante, caldo, attraente e croccante.

Infine sento di scrivere che, anche alla luce di ciò che quest’anno ci riguarda molto da vicino, la Pasqua non influisce solo su noi uomini: ci stiamo accorgendo come anche in mezzo a tanti segni di morte ci siano dentro questa storia segni di vita che stanno esplodendo: la primavera nei fiori, il tempo molto più in linea con le attese, sussulti veri di essenzialità, valori riscoperti, vicinanze fraterne resuscitate e desideri di bellezze nei cuori: respiriamo con la Pasqua la Vita che ha in Cristo risorto la sua fonte e la sua radice! Apriamoci ad uno sguardo mistico che solo sa intravedere il nuovo di Dio.

Don Luigi servo, aspirante visionario

06/04/2021 | Ufficio Catechistico | Commenti disabilitati su Paginetta per i catechisti: DALLA PELLE AL CUORE
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