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Paginetta per i catechisti: LO SPECCHIO!

TITOLO: LO SPECCHIO! Carissimi/e catechisti/e, fratelli e sorelle, chi di noi ogni giorno non si trova a dover fare i conti con “un fratellino” sincero, a tal punto da essere spietato a volte, che è lo specchio? Come dotato di anima e cantato in letteratura, esso è capace di spiattellarti in “faccia” inesorabilmente le verità che fai una gran fatica ad accettare e che, al limite, “con il trucco del trucco” riesci anche a nascondere ai tuoi prossimi: le rughe di vecchiaia, i segni delle delusioni, le evidenze  delle notti insonni e poco “magiche”; ad evitare il confronto con lui non puoi, per non presentarti inguardabile agli altri ed allora ogni mattino ci prepariamo ad un dialogo “tete à tete” dai toni un poco duri! Ma a questo punto, ne sono cosciente pienamente, vi starete chiedendo, carissimi/e fratelli e sorelle, cosa mai lo specchio può avere “ a che fare” con i brani della Parola di questa dodicesima Domenica del tempo ordinario e quindi mi accingo subito a spiegarvelo: “nel concorso della mente”, tra le tante, alla fine l’ha spuntata questa immagine, perchè a me appare chiaro che il brano del Vangelo odierno sia proprio l’aderente specchio della realtà attuale; esso può costituire il testo più significativo con cui, noi, insieme a tutta quanta l’umanità, possiamo leggere quello che ancora ci sta capitando: non è un caso infatti che papa Francesco ha fatto riferimento a questo Vangelo quando il 27 marzo 2020 ha voluto risollevarla spiritualmente durante la prima durissima fase della pandemia. Ed anche questo specchio non è affatto agevole da confrontarsi ed accettare… La tempesta, va bene, è semplice da interpretarsi con la prova attuale ed allo stesso modo il mare in tempesta, che per l’antico Israele rappresentava il mistero del male, molto riottoso ad essere domato e governato da ragionevoli forze umane. Ma non riusciamo ad accettare, proprio come per lo specchio, quel Gesù che dorme nella traversata così piena di pericoli ed insidie: quale fortissima provocazione costituisce per la nostra vita di fede? Si sta distraendo dal piano della realtà? E’ chiuso nel suo mondo ”ovattato e celestiale”? Oppure sta riposando con fiducia “sul cuscino del Cuore” del Suo e nostro Padre? Un curioso sguardo ancora ai Suoi gesti e alle Sue parole, una volta sveglio: ci sembra che Gesù non si trovi soltanto davanti al mare, ma stia, con grande autorità, davanti ad un essere indomito ed indemoniato, che solo la Sua forza divina riesce a far placare. Infine, come non citare le Sue domande, che, con il coraggio di sostare davanti a questo specchio, possono essere grandemente salutari per la nostra fede debole e fragile, come creaturina che non cammina bene: “perchè avete paura? Non avete ancora fede?” E, per favore, non dimentichiamo neanche che sulla barca non c’è un solo uomo, ma un’intero ed esperto equipaggio: ci sono i discepoli scelti da Lui, il Maestro, e sono tutti in difficoltà, ma nessuno decide di scendere e di salvarsi per conto suo: “si salvi chi può!” Volesse il cielo per noi che l’esercizio spirituale del confronto con questo ulteriore scomodo specchio si concludesse lasciandoci nel cuore la stessa domanda dei discepoli: “Chi è dunque costui, che anche il vento ed il mare gli obbediscono?” Io come pastore confido che sarei contento solo di questo: se in questa fase bella, nuova e tanto attesa, definita come rinascita, siamo capaci di vedere con gli occhi della fede che sia dietro che dentro, come anche oltre il prezioso contributo di sorellina scienza, siano ancora la Sua Parola divina e perciò potente ed i Suoi gesti altrettanto divini e perciò efficaci a placare ogni nostro mare in tempesta, permettendoci di riprendere la navigazione in acque più calme ed accoglienti. Ho l’impressione che questo brano di Vangelo, proprio come lo spietato specchio citato, stia mettendo a nudo le nostre povertà nella capacità di una lettura nella fede della realtà, attribuendo, quando ne siamo capaci, solo a forze umane la risoluzione e tributando a loro unicamente fiducia. Lo specchio, come quello della famosa favola, tra le tante notizie, ci sta dicendo che può essere l’ora per noi di non rifiutare e disprezzare nulla di quanto l’uomo, con l’intelligenza donata dal Creatore, è capace di compiere: smettiamola di pensare che, ora, stiano litigando scienza e fede ed impariamo a cogliere, non fuori, ma dentro la storia gli interventi di Dio Padre che inquieta e salva. Don Luigi, servo e pastore inquietato 

19/06/2021 | Ufficio Catechistico | Commenti disabilitati su Paginetta per i catechisti: LO SPECCHIO!
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