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Paginetta per i catechisti: NON TI SCOTTARE!

TITOLO: NON TI SCOTTARE! Carissimi/e catechisti/e, fratelli e sorelle, quante volte da bambini/e avremo sentito e forse non ascoltato questo accalorato appello da parte di mamma o di papà: “stai attento/a, non ti avvicinare troppo al camino acceso, il fuoco ti può bruciare”; mi ricordo che questo era particolarmente vero, quando nei giorni più cupi e piovosi da fanciulli non avevamo possibilità di giocare nel cortile ampio e lungo davanti casa e, quindi, trascorrevamo molto tempo insieme vicino al focolare, gioiosamente: abitando in un paese di montagna le temperature invernali erano molto basse; poi alcune abitazioni avevano dei camini molto larghi, nei quali quasi, tu piccolino, potevi entrarci… Mi direste a questo punto, immagino: ma come, don Luigi, ora che, finalmente, sta per cominciare la primavera con gli alberi già fioriti, invece di scriverci di belle giornate di sole e di passeggiate immersi nel verde di un prato, rammenti ancora quelle fredde ed umide? Carissimi e carissime, mi scuserete, ma l’episodio del Roveto ardente raccontato nella prima lettura di questa terza domenica di Quaresima mi è rimasto proprio nel cuore ed io in un impeto spirituale di primo acchito scrivo: dal Dio Fuoco, questa volta sì, lasciamoci scottare e bruciare! E’ l’unico e solo motivo per cui valga la pena spendersi per Lui, perdere la testa ed il cuore per la missione che ci affida, appassionarsi ad una causa evangelica, cambiare a 360° la vita, le scelte e le opere, donare la vita con  gratuità e consegnarsi per sempre ad un progetto spirituale d’amore; poi, guardandoci come comunità cristiana, voglio scrivere che il nostro peccato più grande è la freddezza nelle e delle nostre risposte a Dio e le mille precauzioni che prendiamo o facciamo indossare al cuore nell’avvicinarci a Lui, per timore che ci possa scottare: sì, qualche volta dovremo essere pure costretti ad avvicinarci, ma le “tute ignifughe” dei pregiudizi o delle prevenzioni o dei giudizi e delle paure ben ci proteggono per evitare spiacevoli scottature. Quando finalmente smetteremo queste tute? Quando permetteremo a Dio di poterci “cottare”? Sì, carissimi e carissime, volutamente ho tolto  la lettera “s” davanti a questa parola, non ho sbagliato come fanno i bambini quando parlano, perché ho forte l’impressione che queste due sensazioni, cotta e scottatura, si richiamino strettamente a vicenda: mi ricordo come se fosse ieri la mia prima precoce cotta! Scottarsi voce del verbo “cottarsi”! Io oso chiederTi, o Spirito Santo, di versarne nei cuori di noi cristiani e cristiane a litri! Per me solo così potremo far partire il motore della conversione nella nostra vita, cercando di centrare l’attesa fondamentale e la richiesta continua ed umile di Dio per noi: la conversione, il cambiamento radicale e perenne delle scelte e delle azioni di vita; come un bel giovane: quando e per-chi  comincia improvvisamente a cambiare stile, se non dal momento della cotta sentimentale che coinvolge cuore, anima, mente e corpo? “Cottati”, scopriamo chi è Dio Padre: non punisce causando stragi in mezzo alla nostra umanità o spargendo sangue innocente per impartire una lezione a quelli che Gli sono ribelli e Gli volgono sempre un cuore ostinato! E’ Fuoco di un sole che sorge ogni mattino su tutti e tutte, buoni e cattivi; è Fuoco di attesa che , anche se te ne sei allontanato per una vita intera, sprecando tutte le possibilità che ti ha messo a disposizione, te ne concede ancora un’altra, dimostrandoti che crede in te, a motivo una grande pazienza d’Amore;  ma, per favore, non presumiamo mai di inscatolare o ingabbiare questo Fuoco, portandoLo a spasso dove vogliamo noi e facendoLo diventare una bomba che sparge fuoco di morte, per difendere, occultare e giustificare spudoratamente e molto malevolmente le nostre malefatte e “mascalzonate”; no, carissimi e carissime, Dio Fuoco non ci sta a questi patti disonesti ed io prego e grido interiormente: scottaci, Signore!

Don Luigi, servo s-cottato

19/03/2022 | Ufficio Catechistico | Commenti disabilitati su Paginetta per i catechisti: NON TI SCOTTARE!
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