TITOLO: DIETRO I CAMPIONI! Carissimi/e fratelli e sorelle, catechisti e catechiste, chi tra di voi, come me, è appassionato/a di ciclismo sa bene quanto è difficile stare dietro in salita ai campioni di scalate e tenere il loro passo: come Coppi o Bartali, Merckx o Pantani, c’è poco da fare, se ne vanno via, lasciandoti letteralmente “sui pedali”. Carissimi e carissime, almeno per questa volta lasciatemi paragonare, senza irriverenza, Gesù ad un grande campione, ma non di sport chiaramente, il più grande anzi in campo spirituale. Le immagini che Lui ci dona nel Vangelo di questa tredicesima domenica del tempo ordinario, mi hanno richiamato alla mente quello che ammiriamo nello sport: Lui va dritto, senza sbavature, alla meta che lo attende, la Gerusalemme della terra e del cielo e starGli dietro non è facile. Si può andare in affanno, la salita è dura, le condizioni molto impegnative: non si può stare a rimpiangere quello che abbiamo lasciato per Lui e siamo chiamati ad avere il coraggio di guardare sempre avanti, anche quando dietro ci lasciamo i cocci di fallimenti e di sventure; inoltre bisogna essere radicali senza riprendersi pian piano quello che in un impeto di generosità un giorno Gli abbiamo regalato; dietro di Lui la rinuncia è tale e Lui non la edulcora o la annacqua, mai. Lo starGli dietro di per sé è un onore e una Grazia e come tale siamo chiamati a non porgli niente prima o davanti: fossero anche gli affetti più cari. La salita con Lui, sa di un fascino particolare e noi dobbiamo essere disposti a cogliere sempre dietro l’angolo o alla prossima curva una sorpresa o un’avventura inaspettata, forse il riscatto che aspettavi. E se possiamo rivolgere uno sguardo su noi stessi è solo per rivolgerlo al nostro mondo interiore, riflettendo nello spirito su ciò che Lui ha fatto di noi: uomini nuovi, abitati dal Mistero, abilitati, pur nella nostra piccolezza a ripresentare i gesti e le parole del Campione. DON LUIGI, SERVO DEL CAMPIONE