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Paginetta per i catechisti: MA COME RAGIONI TU?

TITOLO: MA COME RAGIONI TU? Carissimi/e catechisti e catechiste, fratelli e sorelle, sarà capitato anche a voi qualche volta di “incappare” nel caso di una discussione accesa con un fratello o una sorella ed accorgervi che il suo modo di procedere nel ragionamento non era identico al vostro: avete compiuto, spero, la fatica di accettare ed accogliere una diversità di pensiero, forse anche un poco strana e fastidiosa. Ora non vi agitate per favore, carissimi e carissime: come per le precedenti paginette non ero diventato improvvisamente ciclista, calciatore, cantante od altro ancora, oggi, diciassettesima domenica del tempo ordinario, non mi sono trasformato in un famoso avvocato conciliatore. Resto un sacerdote, nella sua piccolezza, infinitamente amato da Dio, e cerco di conoscere e commentare la Parola di Dio con questo tipo di testo. Ma allora, spiegaci don Luigi, come ragiona, secondo te, il buon Dio di Abramo prima e di Gesù dopo? Tento di scrivere: non si mostra e non è infastidito dal disturbo pure petulante delle nostre richieste necessarie, di figli e di figlie; è disposto a cambiare i suoi piani e progetti pur di venire incontro a noi ed a quanto, pur minimo, riusciamo a compiere; punta molto in alto per noi fino alla santità, ma compatisce fino in fondo la debolezza delle sue creature; senza il timore di non attribuirGli il dovuto rispetto umano, ci incoraggia amorevolmente a darGli del tu; non valuta in base ai numeri ed alle prestazioni dello sfoggio di bravure e di meriti, sa bene infatti che ne abbiamo pochi, ma ragiona fidandosi solo della Sua fedeltà e della Sua giustizia, a cui mai viene meno, quella che Gesù ci ha fatto conoscere. Questa ultima caratteristica è quella tremenda, capace di far saltare tutti i banchi e le conversazioni da salotto di persone da bene; in fondo sembra chiederci solo: ma tu ci credi veramente che Io sono buono e posso sempre accoglierti e perdonarti? Non guardare a te stesso o a te stessa per favore; non ti presentare a Me con finte medaglie: Io so chi sei e non ho bisogno di molte parole, vedo bene che nonostante i tuoi sforzi ed i tuoi desideri non riesci, come pur vorresti. Solo confida in Me e cerca, cerca, cercaMi, desidera, sforzati, tendi, guarda in alto, aspira a vette alte, non arrenderti e non rassegnarti alla mediocrità. E poi lasciati amare e perdonare sempre, metti da parte l’orgoglio, riconosci davanti alla Chiesa, Mia Sposa, la tua nudità e lasciati ricoprire delle vesti del mio abbraccio benedicente. Non andare mai da solo/a a camminare verso la luce; non rivolgerti a Me pensando nei termini dell’io, ma del noi, comunità; alza gli occhi e guardaMi: quello che a te è impossibile, Io lo posso: in primis la tua santità. E così, dopo poco per favore, comincia anche tu, pur “tapino e tapina”, ad essere magnanimo e magnanima e ragionare come Me nella comunità, con i fratelli e le sorelle e fa scorrere in questo corpo il sangue vitale della Mia Misericordia. Ricorda per favore: Io non sono un despota, un freddo giudice, un dittatore, un impostore, solo un legislatore, un motore immobile; il Dio di Gesù è papà ed io posso conoscere e dire a tutti e tutte: è il mio papà e soprattutto il nostro papà, sul petto del quale posso con fiducia sempre riposare. È una bella notizia? DON LUIGI, SERVO PERCHÉ FIGLIO

24/07/2022 | News | Commenti disabilitati su Paginetta per i catechisti: MA COME RAGIONI TU?

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