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Paginetta per i catechisti: CHE BELLA VITA!

TITOLO: CHE BELLA VITA! Carissimi fratelli e carissime sorelle, catechisti e catechiste, conosciamo questa espressione? Alcune volte sta sulla nostra bocca, per riferirci ad un “modus vivendi” spensierato e libero da ogni tipo di responsabilità: a tutti farebbe piacere vivere “spassandosela da mane a sera”, vero? Ma oggi, ventottesima domenica del tempo ordinario, la Parola, in modo speciale il Vangelo, ci apre il cuore alla speranza di vivere una vita bella, attraversata tutta dall’opera di Dio in noi; badate bene, fratelli e sorelle, che sembra solo un gioco di parole l’inversione del sostantivo e dell’aggettivo, ma in realtà la sostanza cambia. Infatti mi sembra di intravedere nelle pieghe intime di queste Sacre pagine il Volto amorevole di Dio Padre, che opera in noi potentemente per liberarci da tutte le forme di schiavitù e da ogni bruttura, che rendono invivibile la nostra esistenza. Io sono sicuro che qui tocco un tasto amaro: a mio parere, quante persone non si amano! Quanti giovani non sono contenti della loro esistenza, a cominciare dal proprio corpo! Quanti e quante, guardandosi nello specchio interiore più profondo, si sono rassegnati ad una vita scialba ed insignificante, gettando letteralmente il cuore nelle emozioni o nelle sensazioni nuove di uno “spritz”, a base alcolica, nelle solite notti brave? Quanti di noi ignoriamo del tutto che siamo un prodigio di Dio e che la nostra persona dalla testa ai piedi e dal primo respiro fino all’ultimo istante è intessuta delle carezze tenerissime di Dio, Padre e Madre? A questo punto avverto che voi mi domandereste come se fossimo “in diretta streaming”: come fare, don Luigi, secondo te, per accorgercene? Cosa impedisce ai nostri occhi del cuore di leggerci così, facendoci rimanere nel pantano melmoso dell’analfatismo religioso? Il lebbroso risanato da Gesù sono io e sei tu, carissimo e carissima, attraversati dalla cima dei capelli fino all’unghia dei piedi da quanto Dio opera a nostro vantaggio, nel corpo, nella mente e nell’anima: la fede ci purifica gli occhi, facendocene accorgere con stupore e spingendoci alla lode di Dio ed alla Gloria; quanto più bella è la nostra vita, e quanto più ce ne rendiamo conto, tanto più cordiale e vero sarà l’inno di Gloria che sale a Dio con il nostro cuore ed il nostro canto; e badate bene che per il lebbroso non è stata piccola o superficiale l’opera di Dio: egli ha compreso nel profondo che la sua vita dal momento dell’incontro con Gesù in poi era totalmente cambiata, come un calzino rivoltato finalmente nel giusto verso. Carissimi e carissime, quando vogliamo comunicare a qualcuno o a qualcuna che non vede bene intorno a sé, diciamo: “ hai gli occhi foderati di prosciutto”; e se fosse così anche per la nostra anima? E se gli occhi spirituali fossero foderati del prosciutto dal nome peccato, senza accorgercene o senza che mai osiamo chiamarlo con il suo vero nome? E se fossimo talmente rassegnati ad una vita mediocre e brutta, finanche da non desiderare più le stelle e le altezze di una famiglia bella, di una giornata bella, di un canto bello, di un lavoro bello e di un’anima bella? Dalla bellezza e dalla salvezza alla Gloria il passo è breve, “elementare fratello, sorella”.

DON LUIGI, SERVO DI SALVEZZA

08/10/2022 | News | Commenti disabilitati su Paginetta per i catechisti: CHE BELLA VITA!

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