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Santa Messa nella Domenica delle Palme “della Passione del Signore” /A – 2 aprile 2023

Dopo i testi della Messa, troverete una selezione di canti consigliati per la Celebrazione.

COMMEMORAZIONE DELL’INGRESSO DEL SIGNORE IN GERUSALEMME

In questo giorno la Chiesa commemora Cristo Signore che entra in Gerusalemme per portare a compimento il suo mistero pasquale. Perciò, in tutte le Messe si fa memoria di questo ingresso del Signore, in particolare con la processione o l’ingresso solenne prima della Messa principale e con l’ingresso semplice prima delle altre Messe. Tuttavia, l’ingresso solenne, ma non la processione, si può ripetere anche prima delle altre Messe che si celebrano solitamente con un grande concorso di fedeli.

ANTIFONA

Osanna al Figlio di Davide!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore,
il Re d’Israele!
Osanna nell’alto dei cieli. (Mt 21,9)

C. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
A. Amen.

C. Il Signore sia con voi.
A. E con il tuo Spirito.

C. Fratelli e sorelle,
fin dall’inizio della Quaresima
abbiamo cominciato a preparare i nostri cuori
attraverso la penitenza e le opere di carità̀.
Oggi siamo qui radunati affinché con tutta la Chiesa
possiamo essere introdotti al mistero pasquale
del nostro Signore Gesù Cristo, il quale,
per dare reale compimento alla propria passione e risurrezione,
entrò nella sua città, Gerusalemme.
Seguiamo perciò̀ il Signore,
facendo memoria del suo ingresso salvifico con fede e devozione,
affinché́, resi partecipi per grazia del mistero della croce,
possiamo aver parte alla risurrezione e alla vita eterna.

Preghiamo.
Dio onnipotente ed eterno,
benedici questi rami [di ulivo],
e concedi a noi tuoi fedeli,
che seguiamo esultanti Cristo, nostro Re e Signore,
di giungere con lui alla Gerusalemme del cielo.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen.

Oppure:
Preghiamo.
Accresci, o Dio, la fede di chi spera in te
e concedi a noi tuoi fedeli,
che oggi innalziamo questi rami in onore di Cristo trionfante,
di rimanere uniti a lui, per portare frutti di opere buone.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.

E senza nulla dire, asperge i rami con l’acqua benedetta.

PROCLAMAZIONE DEL VANGELO

Benedetto colui che viene nel nome del Signore. (Mt 21,1-11)

Il Signore sia con voi.
E con il tuo Spirito.
Dal Vangelo secondo Matteo.
Gloria a te, o Signore.

Quando furono vicini a Gerusalemme e giunsero presso Bètfage, verso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due discepoli, dicendo loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito troverete un’asina, legata, e con essa un puledro. Slegateli e conduceteli da me. E se qualcuno vi dirà qualcosa, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, ma li rimanderà indietro subito”». Ora questo avvenne perché si compisse ciò che era stato detto per mezzo del profeta: «Dite alla figlia di Sion: “Ecco, a te viene il tuo re, mite, seduto su un’asina e su un puledro, figlio di una bestia da soma”».
I discepoli andarono e fecero quello che aveva ordinato loro Gesù: condussero l’asina e il puledro, misero su di essi i mantelli ed egli vi si pose a sedere. La folla, numerosissima, stese i propri mantelli sulla strada, mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla strada. La folla che lo precedeva e quella che lo seguiva, gridava: «Osanna al figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nel più alto dei cieli!».
Mentre egli entrava in Gerusalemme, tutta la città fu presa da agitazione e diceva: «Chi è costui?». E la folla rispondeva: «Questi è il profeta Gesù, da Nàzaret di Galilea».

Parola del Signore.
Lode a te, o Cristo.

Imitiamo, fratelli e sorelle, le folle che acclamavano Gesù̀, e procediamo in pace.

Quindi ha inizio, nel modo consueto, la processione verso la chiesa dove si celebrerà la Messa. Se si usa l’incenso, precede il turiferario con il turibolo fumigante, quindi l’accolito o un altro ministro con la croce, ornata con rami di palma o di ulivo secondo le consuetudini locali, in mezzo a due ministri con le candele accese. Segue il diacono con l’Evangeliario, il sacerdote con i ministri e infine tutti i fedeli con i rami in mano.

Mentre si svolge la processione, possono essere cantati dalla schola e dal popolo i seguenti canti, o altri adatti, in onore di Cristo Re.

Antifona 1: Le folle degli Ebrei, portando rami d’ulivo,
andavano incontro al Signore e acclamavano a gran voce:
Osanna nell’alto dei cieli.


Salmo 23

Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito. (ant.)

Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli,
chi non giura con inganno. (ant.)

Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. (ant.)

Alzate, o porte, i vostri frontali,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria.
Chi è questo re della gloria?
Il Signore forte e valoroso,
il Signore valoroso in battaglia. (ant.)

Alzate, o porte, i vostri frontali,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria.
Chi è mai questo re della gloria?
Il Signore degli eserciti è il re della gloria. (ant.)

Antifona 2: Le folle degli Ebrei stendevano mantelli sulla strada,
e a gran voce acclamavano: Osanna al Figlio di Davide.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.


Salmo 46

Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra. (ant.)

Egli ci ha sottomesso i popoli,
sotto i nostri piedi ha posto le nazioni.
Ha scelto per noi la nostra eredità,
orgoglio di Giacobbe che egli ama.
Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba. (ant.)

Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni;
perché Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte. (ant.)

Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo.
I capi dei popoli si sono raccolti
come popolo del Dio di Abramo.
Sì, a Dio appartengono i poteri della terra:
egli è eccelso. (ant.)

Inno a Cristo Re

Coro: Glória, laus et honor tibi sit, rex Christe redémptor, cui pueríle decus prompsit Hosánna pium.
Tutti ripetono: Glória, laus…

Coro: Israel es tu rex, Dávidis et ínclita proles, nómine qui in Dómini, rex benedícte, venis.
Tutti ripetono: Glória, laus…

Coro: Coetus in excélsis te laudat caélicus omnis, et mortális homo, et cuncta creáta simul.
Tutti ripetono: Glória, laus…

Coro: Plebs Hebraéa tibi cum palmis óbvia venit; cum prece, voto, hymnis, ádsumus ecce tibi.
Tutti ripetono: Glória, laus…

Coro: Hi tibi passúro solvébant múnia laudis; nos tibi regnánti pángimus ecce melos.
Tutti ripetono: Glória, laus…

Coro: Hi placuére tibi, pláceat devótio nostra: rex bone, rex clemens, cui bona cuncta placent.
Tutti ripetono: Glória, laus…

oppure in italiano

Coro: A te la gloria e il canto, o Cristo, redentore: l’osanna dei fanciulli ti onora, re di Sion.
Tutti ripetono: A te la gloria e il canto…

Coro: Tu sei il grande re d’Israele, il Figlio e la stirpe di David, il re benedetto che viene nel nome del Signore.
Tutti ripetono: A te la gloria e il canto…

Coro: Il coro degli angeli in cielo ti loda e ti canta in eterno: gli uomini e tutto il creato inneggiano al tuo nome.
Tutti ripetono: A te la gloria e il canto…

Coro: Il popolo santo di Dio stendeva al tuo passo le palme: noi oggi veniamo a te incontro con cantici e preghiere.
Tutti ripetono: A te la gloria e il canto…

Coro: A te che salivi alla morte levavano un canto di lode; a te, nostro re vittorioso, s’innalza il canto nuovo.
Tutti ripetono: A te la gloria e il canto…

Coro: Quei canti ti furono accetti: le nostre preghiere ora accogli, re buono e clemente che ami qualsiasi cosa buona.
Tutti ripetono: A te la gloria e il canto…

Mentre la processione entra in chiesa, si canta il seguente responsorio o un altro canto che si riferisca all’ingresso del Signore:

R/. Mentre il Cristo entrava nella città santa,
la folla degli Ebrei, preannunciando la risurrezione
del Signore della vita,
agitava rami di palma e acclamava:
Osanna nell’alto dei cieli.
V/ . Quando fu annunciato
che Gesù veniva a Gerusalemme,
il popolo uscì per andargli incontro;
agitava rami di palma e acclamava:
Osanna nell’alto dei cieli.

Il sacerdote, giunto all’altare, lo venera e, secondo l’opportunità, lo incensa. Quindi si reca alla sede, depone il piviale, se lo indossava, e veste la casula. Omessi gli altri riti iniziali della Messa e, secondo l’opportunità, il Kyrie, dice la colletta della Messa, che prosegue poi nel modo consueto.

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SECONDA FORMA – INGRESSO SOLENNE: Dove non è possibile svolgere la processione fuori della chiesa, si celebra l’ingresso del Signore all’interno di essa con un ingresso solenne prima della Messa principale. I fedeli si riuniscono o davanti alla porta della chiesa o nella chiesa stessa tenendo in mano i rami di ulivo o di palma. Il sacerdote, i ministri e una rappresentanza di fedeli si recano nel luogo più adatto della chiesa, fuori dal presbiterio, dove almeno la maggior parte dei fedeli possa vedere lo svolgimento del rito, come sopra descritto.

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TERZA FORMA – INGRESSO SEMPLICE: In tutte le altre Messe di questa domenica nelle quali non si svolge l’ingresso solenne, si compie la memoria dell’ingresso del Signore in Gerusalemme con un ingresso semplice, cantando la seguente antifona:

ANTIFONA

Sei giorni prima della festa solenne di Pasqua,
il Signore entrò in Gerusalemme.
I fanciulli gli andarono incontro
con i rami di palma nelle mani.
A gran voce acclamavano:
Osanna nell’alto dei cieli.
Benedetto tu che vieni con l’immensa tua misericordia.
Alzate, o porte i vostri archi,
alzatevi soglie antiche,
ed entri il re della gloria.
Chi è questo re della gloria?
Il Signore degli eserciti è il re della gloria.
Osanna nell’alto dei cieli.
Benedetto tu che vieni con l’immensa tua misericordia.

C. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
A. Amen.

C. La grazia e la pace di Dio nostro Padre e del Signore nostro Gesù Cristo siano con tutti voi.
A. E con il tuo Spirito.

ATTO PENITENZIALE
Gesù Cristo nella Passione ci ha dato la misura del suo amore. Con cuore pentito invochiamo la sua misericordia.

Signore, che ci inviti al perdono fraterno prima di presentarci all’altare. Kyrie, eleison.
Kyrie, eleison.
Cristo, che sulla croce hai invocato il perdono dei peccatori. Christe, eleison.
Christe, eleison.
Signore, che hai effuso lo Spirito per la remissione dei peccati. Kyrie, eleison.
Kyrie, eleison.

Dio onnipotente, abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
Amen.

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SANTA MESSA

COLLETTA

Dio onnipotente ed eterno,
che hai dato come modello agli uomini
il Cristo tuo Figlio, nostro Salvatore,
fatto uomo e umiliato fino alla morte di croce,
fa’ che abbiamo sempre presente
il grande insegnamento della sua passione,
per partecipare alla gloria della risurrezione.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

PRIMA LETTURA

Dal libro del profeta Isaìa

Non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi, sapendo di non restare deluso. (Terzo canto del Servo del Signore) (Is 50,4-7)

Il Signore Dio mi ha dato una lingua da discepolo,
perché io sappia indirizzare
una parola allo sfiduciato.
Ogni mattina fa attento il mio orecchio
perché io ascolti come i discepoli.
Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio
e io non ho opposto resistenza,
non mi sono tirato indietro.
Ho presentato il mio dorso ai flagellatori,
le mie guance a coloro che mi strappavano la barba;
non ho sottratto la faccia
agli insulti e agli sputi.
Il Signore Dio mi assiste,
per questo non resto svergognato,
per questo rendo la mia faccia dura come pietra,
sapendo di non restare confuso.

Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 21) – Musica: Giuseppe Verardo

Rit: Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?

Si fanno beffe di me quelli che mi vedono,
storcono le labbra, scuotono il capo:
«Si rivolga al Signore; lui lo liberi,
lo porti in salvo, se davvero lo ama!».

Un branco di cani mi circonda,
mi accerchia una banda di malfattori;
hanno scavato le mie mani e i miei piedi.
Posso contare tutte le mie ossa.

Si dividono le mie vesti,
sulla mia tunica gettano la sorte.
Ma tu, Signore, non stare lontano,
mia forza, vieni presto in mio aiuto.

Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli,
ti loderò in mezzo all’assemblea.
Lodate il Signore, voi suoi fedeli,
gli dia gloria tutta la discendenza di Giacobbe,
lo tema tutta la discendenza d’Israele.

SECONDA LETTURA

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Cristo umiliò se stesso, per questo Dio l’ha esaltato ( Fil 2,6-11 )

Cristo Gesù, pur essendo nella condizione di Dio,
non ritenne un privilegio
l’essere come Dio,
ma svuotò se stesso
assumendo una condizione di servo,
diventando simile agli uomini.
Dall’aspetto riconosciuto come uomo,
umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò
e gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome,
perché nel nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami:
«Gesù Cristo è Signore!»,
a gloria di Dio Padre.

Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Gloria e lode a te, o Cristo!
Per noi Cristo si è fatto obbediente fino alla morte,
e alla morte di croce.
Per questo Dio l’ha esaltato
e gli ha dato il nome che è sopra ogni altro nome. (Fil 2,8-9)
Gloria e lode a te, o Cristo!

VANGELO

Passione di nostro Signore Gesù Cristo secondo Matteo

La passione del Signore – Mt 26,14-27,66 (forma breve: 27,11-54)


CRONISTA: In quel tempo, uno dei Dodici, chiamato Giuda Iscariota, andò dai capi dei sacerdoti e disse:

DISCEPOLI: «Quanto volete darmi perché io ve lo consegni?».

CRONISTA: E quelli gli fissarono trenta monete Discepoli: ’argento. Da quel momento cercava l’occasione propizia per consegnare Gesù.
Il primo giorno degli Ázzimi, i discepoli si avvicinarono Altri: Gesù e gli dissero:

DISCEPOLI: «Dove vuoi che prepariamo per te, perché tu possa mangiare la Pasqua?».

CRONISTA: Ed egli rispose:

GESÙ: «Andate in città da un tale e ditegli: “Il Maestro dice: Il mio tempo è vicino; farò la Pasqua da te con i miei discepoli”».

CRONISTA: I discepoli fecero come aveva loro ordinato Gesù, e prepararono la Pasqua.
Venuta la sera, si mise Altri: tavola con i Dodici. Mentre mangiavano, disse:

GESÙ: «In verità io vi dico: uno di voi mi tradirà».

CRONISTA: Ed essi, profondamente rattristati, cominciarono ciascuno Altri: domandargli:

DISCEPOLI: «Sono forse io, Signore?».

CRONISTA: Ed egli rispose:

GESÙ: «Colui che ha messo con me la mano nel piatto, è quello che mi tradirà. Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai Altri: quell’uomo dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!».

CRONISTA: Giuda, il traditore, disse:

DISCEPOLI: «Rabbì, sono forse io?».

CRONISTA: Gli rispose:

GESÙ: «Tu l’hai detto».

CRONISTA: Ora, mentre mangiavano, Gesù prese il pane, recitò la benedizione, lo spezzò e, mentre lo dava ai discepoli, disse:

GESÙ: «Prendete, mangiate: questo è il mio corpo».

CRONISTA: Poi prese il calice, rese grazie e lo diede loro, dicendo:

GESÙ: «Bevetene tutti, perché questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti per il perdono dei peccati. Io vi dico che Discepoli: ’ora in poi non berrò di questo frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo con voi, nel regno del Padre mio».

CRONISTA: Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi.
Allora Gesù disse loro:

GESÙ: «Questa notte per tutti voi sarò motivo di scandalo. Sta scritto infatti: “Percuoterò il pastore e saranno disperse le pecore del gregge”. Ma, dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea».

CRONISTA: Pietro gli disse:

DISCEPOLI: «Se tutti si scandalizzeranno di te, io non mi scandalizzerò mai».

CRONISTA: Gli disse Gesù:

GESÙ: «In verità io ti dico: questa notte, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte».

CRONISTA: Pietro gli rispose:

DISCEPOLI: «Anche se dovessi morire con te, io non ti rinnegherò».

CRONISTA: Lo stesso dissero tutti i discepoli.
Allora Gesù andò con loro in un podere, chiamato Getsèmani, e disse ai discepoli:

GESÙ: «Sedetevi qui, mentre io vado là Altri: pregare».

CRONISTA: E, presi con sé Pietro e i due figli di Zebedeo, cominciò Altri: provare tristezza e angoscia. E disse loro:

GESÙ: «La mia anima è triste fino alla morte; restate qui e vegliate con me».

CRONISTA: Andò un poco più avanti, cadde faccia Altri: terra e pregava, dicendo:

GESÙ: «Padre mio, se è possibile, passi via da me questo calice! Però non come voglio io, ma come vuoi tu!».

CRONISTA: Poi venne dai discepoli e li trovò addormentati. E disse a Pietro:

GESÙ: «Così, non siete stati capaci di vegliare con me una sola ora? Vegliate e pregate, per non entrare in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole».

CRONISTA: Si allontanò una seconda volta e pregò dicendo:

GESÙ: «Padre mio, se questo calice non può passare via senza che io lo beva, si compia la tua volontà».

CRONISTA: Poi venne e li trovò di nuovo addormentati, perché i loro occhi si erano fatti pesanti. Li lasciò, si allontanò di nuovo e pregò per la terza volta, ripetendo le stesse parole. Poi si avvicinò ai discepoli e disse loro:

GESÙ: «Dormite pure e riposatevi! Ecco, l’ora è vicina e il Figlio dell’uomo viene consegnato in mano ai peccatori. Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce è vicino».

CRONISTA: Mentre ancora egli parlava, ecco arrivare Giuda, uno dei Dodici, e con lui una grande folla con spade e bastoni, mandata dai capi dei sacerdoti e dagli anziani del popolo. Il traditore aveva dato loro un segno, dicendo:

DISCEPOLI: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo!».

CRONISTA: Subito si avvicinò Altri: Gesù e disse:

DISCEPOLI: «Salve, Rabbì!».

CRONISTA: E lo baciò. E Gesù gli disse:

GESÙ: «Amico, per questo sei qui!».

CRONISTA: Allora si fecero avanti, misero le mani addosso Altri: Gesù e lo arrestarono. Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesù impugnò la spada, la estrasse e colpì il servo del sommo sacerdote, staccandogli un orecchio. Allora Gesù gli disse:

GESÙ: «Rimetti la tua spada al suo posto, perché tutti quelli che prendono la spada, di spada moriranno. O credi che io non possa pregare il Padre mio, che metterebbe subito Altri: mia disposizione più di dodici legioni di angeli? Ma allora come si compirebbero le Scritture, secondo le quali così deve avvenire?».

CRONISTA: In quello stesso momento Gesù disse alla folla:

GESÙ: «Come se fossi un ladro siete venuti Altri: prendermi con spade e bastoni. Ogni giorno sedevo nel tempio Altri: insegnare, e non mi avete arrestato. Ma tutto questo è avvenuto perché si compissero le Scritture dei profeti».

CRONISTA: Allora tutti i discepoli lo abbandonarono e fuggirono.
Quelli che avevano arrestato Gesù lo condussero dal sommo sacerdote Caifa, presso il quale si erano riuniti gli scribi e gli anziani. Pietro intanto lo aveva seguito, da lontano, fino al palazzo del sommo sacerdote; entrò e stava seduto fra i servi, per vedere come sarebbe andata Altri: finire.
I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una falsa testimonianza contro Gesù, per metterlo a morte; ma non la trovarono, sebbene si fossero presentati molti falsi testimoni. Finalmente se ne presentarono due, che affermarono:

ALTRI: «Costui ha dichiarato: “Posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni”».

CRONISTA: Il sommo sacerdote si alzò e gli disse:

ALTRI: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?».

CRONISTA: Ma Gesù taceva. Allora il sommo sacerdote gli disse:

ALTRI: «Ti scongiuro, per il Dio vivente, di dirci se sei tu il Cristo, il Figlio di Dio».

CRONISTA: Gli rispose Gesù:

GESÙ: «Tu l’hai detto; anzi io vi dico: Discepoli: ’ora innanzi vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della Potenza e venire sulle nubi del cielo».

CRONISTA: Allora il sommo sacerdote si stracciò le vesti dicendo:

ALTRI: «Ha bestemmiato! Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Ecco, ora avete udito la bestemmia; che ve ne pare?».

CRONISTA: E quelli risposero:

FOLLA: «È reo di morte!».

CRONISTA: Allora gli sputarono in faccia e lo percossero; altri lo schiaffeggiarono, dicendo:

FOLLA: «Fa’ il profeta per noi, Cristo! Chi è che ti ha colpito?».

CRONISTA: Pietro intanto se ne stava seduto fuori, nel cortile. Una giovane serva gli si avvicinò e disse:

ALTRI: «Anche tu eri con Gesù, il Galileo!».

CRONISTA: Ma egli negò davanti Altri: tutti dicendo:

DISCEPOLI: «Non capisco che cosa dici».

CRONISTA: Mentre usciva verso l’atrio, lo vide un’altra serva e disse ai presenti:

ALTRI: «Costui era con Gesù, il Nazareno».

CRONISTA: Ma egli negò di nuovo, giurando:

CRONISTA: «Non conosco quell’uomo!».

CRONISTA: Dopo un poco, i presenti si avvicinarono e dissero Altri: Pietro:

ALTRI: «È vero, anche tu sei uno di loro: infatti il tuo accento ti tradisce».

CRONISTA: Allora egli cominciò Altri: imprecare e Altri: giurare:

DISCEPOLI: «Non conosco quell’uomo!».

CRONISTA: E subito un gallo cantò. E Pietro si ricordò della parola di Gesù, che aveva detto: «Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». E, uscito fuori, pianse amaramente.
Venuto il mattino, tutti i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo tennero consiglio contro Gesù per farlo morire. Poi lo misero in catene, lo condussero via e lo consegnarono al governatore Pilato.
Allora Giuda – colui che lo tradì –, vedendo che Gesù era stato condannato, preso dal rimorso, riportò le trenta monete Discepoli: ’argento ai capi dei sacerdoti e agli anziani, dicendo:

DISCEPOLI: «Ho peccato, perché ho tradito sangue innocente».

CRONISTA: Ma quelli dissero:

ALTRI: «ALTRI: noi che importa? Pensaci tu!».

CRONISTA: Egli allora, gettate le monete Discepoli: ’argento nel tempio, si allontanò e andò Altri: impiccarsi. I capi dei sacerdoti, raccolte le monete, dissero:

ALTRI: «Non è lecito metterle nel tesoro, perché sono prezzo di sangue».

CRONISTA: Tenuto consiglio, comprarono con esse il “Campo del vasaio” per la sepoltura degli stranieri. Perciò quel campo fu chiamato “Campo di sangue” fino al giorno Discepoli: ’oggi. Allora si compì quanto era stato detto per mezzo del profeta Geremia: «E presero trenta monete Discepoli: ’argento, il prezzo di colui che Altri: tal prezzo fu valutato dai figli Discepoli: ’Israele, e le diedero per il campo del vasaio, come mi aveva ordinato il Signore».

(inizio della forma breve)

CRONISTA: Gesù intanto comparve davanti al governatore, e il governatore lo interrogò dicendo:

ALTRI: «Sei tu il re dei Giudei?».

CRONISTA: Gesù rispose:

GESÙ: «Tu lo dici».

CRONISTA: E mentre i capi dei sacerdoti e gli anziani lo accusavano, non rispose nulla.
Allora Pilato gli disse:

ALTRI: «Non senti quante testimonianze portano contro di te?».

CRONISTA: Ma non gli rispose neanche una parola, tanto che il governatore rimase assai stupito. A ogni festa, il governatore era solito rimettere in libertà per la folla un carcerato, a loro scelta. In quel momento avevano un carcerato famoso, di nome Barabba. Perciò, alla gente che si era radunata, Pilato disse:

ALTRI: «Chi volete che io rimetta in libertà per voi: Barabba o Gesù, chiamato Cristo?».

CRONISTA: Sapeva bene infatti che glielo avevano consegnato per invidia.
Mentre egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mandò a dire:

ALTRI: «Non avere a che fare con quel giusto, perché oggi, in sogno, sono stata molto turbata per causa sua».

CRONISTA: Ma i capi dei sacerdoti e gli anziani persuasero la folla a chiedere Barabba e a far morire Gesù. Allora il governatore domandò loro:

ALTRI: «Di questi due, chi volete che io rimetta in libertà per voi?».

CRONISTA: Quelli risposero:

FOLLA: «Barabba!».

CRONISTA: Chiese loro Pilato:

ALTRI: «Ma allora, che farò di Gesù, chiamato Cristo?».

CRONISTA: Tutti risposero:

FOLLA: «Sia crocifisso!».

CRONISTA: Ed egli disse:

ALTRI: «Ma che male ha fatto?».

CRONISTA: Essi allora gridavano più forte:

FOLLA: «Sia crocifisso!».

CRONISTA: Pilato, visto che non otteneva nulla, anzi che il tumulto aumentava, prese dell’acqua e si lavò le mani davanti alla folla, dicendo:

ALTRI: «Non sono responsabile di questo sangue. Pensateci voi!».

CRONISTA: E tutto il popolo rispose:

FOLLA: «Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli».

CRONISTA: Allora rimise in libertà per loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.
Allora i soldati del governatore condussero Gesù nel pretorio e gli radunarono attorno tutta la truppa. Lo spogliarono, gli fecero indossare un mantello scarlatto, intrecciarono una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna nella mano destra. Poi, inginocchiandosi davanti a lui, lo deridevano:

FOLLA: «Salve, re dei Giudei!».

CRONISTA: Sputandogli addosso, gli tolsero di mano la canna e lo percuotevano sul capo. Dopo averlo deriso, lo spogliarono del mantello e gli rimisero le sue vesti, poi lo condussero via per crocifiggerlo.
Mentre uscivano, incontrarono un uomo di Cirene, chiamato Simone, e lo costrinsero a portare la sua croce. Giunti al luogo detto Gòlgota, che significa «Luogo del cranio», gli diedero da bere vino mescolato con fiele. Egli lo assaggiò, ma non ne volle bere. Dopo averlo crocifisso, si divisero le sue vesti, tirandole a sorte. Poi, seduti, gli facevano la guardia. Al di sopra del suo capo posero il motivo scritto della sua condanna: «Costui è Gesù, il re dei Giudei».
Insieme a lui vennero crocifissi due ladroni, uno a destra e uno a sinistra.
Quelli che passavano di lì lo insultavano, scuotendo il capo e dicendo:

FOLLA: «Tu, che distruggi il tempio e in tre giorni lo ricostruisci, salva te stesso, se tu sei Figlio di Dio, e scendi dalla croce!».

CRONISTA: Così anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi e gli anziani, facendosi beffe di lui dicevano:

FOLLA: «Ha salvato altri e non può salvare se stesso! È il re Discepoli: ’Israele; scenda ora dalla croce e crederemo in lui. Ha confidato in Dio; lo liberi lui, ora, se gli vuol bene. Ha detto infatti: “Sono Figlio di Dio”!».

CRONISTA: Anche i ladroni crocifissi con lui lo insultavano allo stesso modo.
A mezzogiorno si fece buio su tutta la terra, fino alle tre del pomeriggio. Verso le tre, Gesù gridò a gran voce:

GESÙ: «Elì, Elì, lemà sabactàni?»,

CRONISTA: che significa:

GESÙ: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?».

CRONISTA: Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano:

ALTRI: «Costui chiama Elia».

CRONISTA: E subito uno di loro corse a prendere una spugna, la inzuppò di aceto, la fissò su una canna e gli dava da bere. Gli altri dicevano:

ALTRI: «Lascia! Vediamo se viene Elia a salvarlo!».

CRONISTA: Ma Gesù di nuovo gridò a gran voce ed emise lo spirito.

(Qui si genuflette e si fa una breve pausa)

CRONISTA: Ed ecco, il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo, la terra tremò, le rocce si spezzarono, i sepolcri si aprirono e molti corpi di santi, che erano morti, risuscitarono. Uscendo dai sepolcri, dopo la sua risurrezione, entrarono nella città santa e apparvero a molti. Il centurione, e quelli che con lui facevano la guardia a Gesù, alla vista del terremoto e di quello che succedeva, furono presi da grande timore e dicevano:

ALTRI: «Davvero costui era Figlio di Dio!».

(fine della forma breve)

CRONISTA: Vi erano là anche molte donne, che osservavano da lontano; esse avevano seguito Gesù dalla Galilea per servirlo. Tra queste c’erano Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo e di Giuseppe, e la madre dei figli di Zebedèo.
Venuta la sera, giunse un uomo ricco, di Arimatèa, chiamato Giuseppe; anche lui era diventato discepolo di Gesù. Questi si presentò a Pilato e chiese il corpo di Gesù. Pilato allora ordinò che gli fosse consegnato. Giuseppe prese il corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito e lo depose nel suo sepolcro nuovo, che si era fatto scavare nella roccia; rotolata poi una grande pietra all’entrata del sepolcro, se ne andò. Lì, sedute di fronte alla tomba, c’erano Maria di Màgdala e l’altra Maria.
Il giorno seguente, quello dopo la Parascève, si riunirono presso Pilato i capi dei sacerdoti e i farisei, dicendo:

ALTRI: «Signore, ci siamo ricordati che quell’impostore, mentre era vivo, disse: “Dopo tre giorni risorgerò”. Ordina dunque che la tomba venga vigilata fino al terzo giorno, perché non arrivino i suoi discepoli, lo rubino e poi dicano al popolo: “È risorto dai morti”. Così quest’ultima impostura sarebbe peggiore della prima!».

CRONISTA: Pilato disse loro:

ALTRI: «Avete le guardie: andate e assicurate la sorveglianza come meglio credete».

CRONISTA: Essi andarono e, per rendere sicura la tomba, sigillarono la pietra e vi lasciarono le guardie.

Parola del Signore.
Lode a te, o Cristo.

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio,
Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra
,
di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli.
Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero;
generato, non creato; della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo;
(a queste parole tutti si inchinano)
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture;
è salito al cielo, siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e da la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio

e con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato
e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica.
Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà.
Amen.

oppure in Quaresima è consigliato recitare il Simbolo apostolico

Io credo in Dio Padre onnipotente,
Creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore,
(a queste parole tutti si inchinano)
il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine,

patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese all’inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo,
siede alla destra di Dio Padre onnipotente:
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.

PREGHIERE DEI FEDELI

C. Come veri discepoli seguiamo Cristo, umile Re di gloria, che entra in Gerusalemme per portare a compimento sulla croce la sua missione redentrice. Uniti al nostro salvatore, invochiamo Dio, Padre misericordioso, principio e fonte di ogni benedizione.

L. Preghiamo insieme e diciamo: Per la passione del tuo Figlio, ascoltaci, o Padre.

1.Per la santa Chiesa: celebrando con viva fede il grande mistero della passione e morte di Cristo, guardi con cuore materno alla croce di tanti suoi figli, e doni loro conforto e sollievo. Preghiamo.

2. Per tutti i battezzati: la celebrazione della Settimana Santa renda più intensa la sequela di Cristo che con filiale abbandono è in cammino verso la croce. Preghiamo.

3. Per coloro che soffrono: uniti alla passione di Cristo e consolati dall’amore fraterno, riscoprano la forza rigenerante della fede. Preghiamo.

4. Per i giovani: sostenuti dalla testimonianza e dall’intercessione dei santi, siano autentici discepoli di Gesù, e compiano senza paura scelte generose. Preghiamo.

5. Per noi qui riuniti: attingiamo dall’Eucaristia la forza di essere in famiglia e nella società strumenti di pace. Preghiamo. 

C. Ascolta, o Padre, la preghiera del tuo popolo che si incammina con il tuo Figlio verso il Calvario: fa’ che, dopo averlo acclamato nel giorno dell’esultanza, lo seguiamo con amore nell’ora oscura e vivificante della croce. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen.

LITURGIA EUCARISTICA

PREGHIERA SULLE OFFERTE

Dio onnipotente,
la passione del tuo unico Figlio
affretti il giorno del tuo perdono;
non lo meritiamo per le nostre opere,
ma l’ottenga dalla tua misericordia
questo unico mirabile sacrificio.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.

PREFAZIO

La Passione del Signore

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Egli, che era senza peccato,
accettò la passione per noi peccatori
e, consegnandosi a un’ingiusta condanna,
portò il peso dei nostri peccati.
Con la sua morte lavò le nostre colpe
e con la sua risurrezione
ci acquistò la salvezza.
E noi, con tutti gli angeli del cielo,
innalziamo a te il nostro canto,
e proclamiamo insieme la tua lode:
Santo, …

ANAMNESI

Mistero della fede.
Tu ci hai redenti con la tua morte e risurrezione,
salvaci, o Salvatore del mondo.

RITI DI COMUNIONE

PREGHIERA DEL SIGNORE

Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.

ANTIFONA DI COMUNIONE

Padre mio, se questo calice non può̀ passare via
senza che io lo beva,
si compia la tua volontà̀. (Mt 26,42)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE

O Padre, che ci hai nutriti con i tuoi santi doni,
e con la morte del tuo Figlio
ci fai sperare nei beni in cui crediamo,
fa’ che per la sua risurrezione
possiamo giungere alla meta della nostra speranza.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.

ORAZIONE SUL POPOLO

Volgi lo sguardo, o Padre, su questa tua famiglia
per la quale il Signore nostro Gesù̀ Cristo
non esitò a consegnarsi nelle mani dei malfattori
e a subire il supplizio della croce.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen.

CANTI CONSIGLIATI

Canti per la Benedizione delle Palme

HOSANNA  

Rit. Osanna, osanna nell’alto dei cieli, osanna, osanna, al Re che viene, sia lode onore e gloria a Cristo Salvator.  

1. Rallegrati esulta figlia di Sion, ecco a te viene il tuo Re. Rit.  

2. Ti lodano gli angeli nell’alto dei cieli la terra tutta canta a Te. Rit.  

3. Tu avanzi glorioso incontro alla morte, o Salvatore, sia gloria a Te. Rit.  

ANTIFONA  

Pueri Hebraeorum, portantes ramos olivarum, obviaverunt Domino, clamantes et dicentes: Hosanna in excelsis. 

OSANNA AL FIGLIO DI DAVID

Rit. Osanna al Figlio di David, Osanna al Redentor!

1. Apritevi, o porte eterne, avanzi il Re della gloria, adorin cielo e terra l’eterno suo poter. Rit.

2. Battete, o selve, le mani, creature tutte, cantate: osanna, onore e lode ad ogni umanità. Rit.

3. La santa città vi attende, la Pasqua nuova è vicina, saluta tuo fratello, deponi ogni rancor. Rit.

4. Portiamo noi la croce, andiamo a morte insieme, ci doni la sua vita in premio dell’amor. Rit.

5. Sia libero lo schiavo, al povero l’onore, perché del Regno suo erede e signor. Rit.

6. Creatura più non gema: un popolo di figli ripete la passione del Figlio Dio Gesù. Rit.

7. Ad una sola voce gridiamo a Dio che venga su questa nostra terra Lui solo a regnar. Rit.

8. Il mondo intero è tempio del grande sacrificio e il cuor dell’uomo nuovo sia il vero suo altar. Rit.

9. Onore, lode e gloria al Padre e al Figlio ed allo Spirito Santo nei secoli sarà. Rit.

Canto di Ingresso

SOLLEVATE PORTE I FRONTALI  
 
Rit: Sollevate, porte, i frontali alzatevi, porte antiche, ed entri il re, ed entri il re della gloria!  
 
1. Chi è questo re della gloria? Chi è questo re della gloria? Il Signore degli eserciti è il re della gloria.  
Osanna, osanna! Gloria a te che vieni, pieno di maestà e di misericordia Rit.  
 
2. Chi è questo re della gloria? Chi è questo re della gloria? Il Signore forte e potente, potente in battaglia.  
Osanna, osanna! Gloria a te che vieni, pieno di maestà e di misericordia Rit. 

Canto di Offertorio

DALLE SUE PIAGHE 
 
Rit. Dalle sue piaghe noi siamo guariti. Egli portò le nostre colpe. (2 volte) 
 
1. Cristo patì per voi, lasciandovi un esempio perché ne seguiate le orme. Egli non commise peccato, non si trovò inganno sulla sua bocca. Rit. 
 
2. Insultato non rispondeva con insulti, maltrattato non minacciava vendetta, ma si affidava al Signore, a colui che giudica con giustizia. Rit. 
 
3. Egli portò i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, perché non vivendo più per il peccato vivessimo per la giustizia. Rit. 

DOLCE SIGNORE
 
1. Dolce Signore, nostro Salvatore, e tristemente tradito e abbandonato, noi peccatori ti abbiamo amareggiato pietà Signore.
 
2. Dolce Signore, mite e innocente e duramente colpito e flagellato, noi peccatori ti abbiamo tormentato: pietà Signore.
 
3. Dolce Signore, Re di eterna Gloria, e crudelmente di spine incoronato, noi peccatori ti abbiamo umiliato: pietà Signore.
 
4. Dolce Signore, Giudice del mondo, e ingiustamente a morte condannato, noi peccatori ti abbiamo giudicato: pietà Signore.
 
5. Dolce Signore, ora muori in croce, e la Tua croce dà vita al mondo intero, Noi ti preghiamo, o nostro Salvatore: pietà Signore.

Canti alla Comunione

CRISTO S’È FATTO OBBEDIENTE 
 
Cristo s’è fatto obbediente per noi, 
obbediente fino alla morte, alla morte di croce. 
Per questo Dio l’ha esaltato 
e gli ha dato un nome sopra ogni nome.

O CAPO INSAGUINATO 
 
1. O capo insanguinato del dolce mio Signor, 
di spine incoronato, straziato dal dolor: 
perché son sì spietati gli uomini con Te? 
Ma sono i miei peccati! Gesù, pietà di me. 
 
2. O Volto sfigurato da immani crudeltà, 
le piaghe han oscurato l’augusta Tua beltà: 
infondi in me una stilla di sangue redentor, 
e accendi una scintilla d’amore nel mio cuor. 

 GESÙ MIO CON DURE FUNI 
 
1. Gesù mio, con dure funi come reo, chi ti legò? 
 
Rit. Sono stati i miei peccati Gesù mio, perdon, pietà. 
 
2. Gesù mio, la bella faccia chi crudele ti schiaffeggiò? 

3. Gesù mio, di fango e sputa chi il bel volto t’imbratto? 
 
4. Gesù mio, le sacre membra chi spietato ti flagellò? 
 
5. Gesù mio, la nobil fronte chi di spine ti coronò? 
 
6. Gesù mio, sulle tue spalle chi la croce ti caricò? 
 
7. Gesù mio, la dolce bocca chi di fiele t’amareggiò? 
 
8. Gesù mio, le sacre mani chi di chiodi ti trapassò? 
 
9. Gesù mio, gli stanchi piedi chi alla croce t’inchiodò? 
 
10. Gesù mio, l’amante cuore chi con lancia ti trapassò? 
 
11. O Maria quel tuo bel figlio chi l’uccise e lo straziò? 

ECCO L’UOMO

1. Nella memoria di questa Passione noi ti chiediamo perdono, Signore, per ogni volta che abbiamo lasciato il tuo fratello morire da solo.

Rit. Noi ti preghiamo, Uomo della croce, Figlio e fratello, noi speriamo in te! (2 volte)

2. Nella memoria di questa tua morte noi ti chiediamo coraggio, Signore, per ogni volta che il dono d’amore ci chiederà di soffrire da soli.

3. Nella memoria dell’ultima cena, noi spezzeremo di nuovo il tuo pane ed ogni volta il tuo corpo donata sarà la nuova speranza di vita.

Canto finale

VEXILLA REGIS 
 
1. Vexilla Regis prodeunt; fulget Crucis mysterium, qua vita mortem pertulit et mortem vita protulit.
 
2. Arbor decora et fulgida, ornata Regis purpura, electa digno stipite tam sancta membra tangere. 
 
3. Beata, cuius brachiis pretium pependit saeculi: statera facta corporis, tulitque praedam tartari. 
 
4. Ave, o Crux, spes unica, hoc Passionis tempore! Piis adauge gratiam, reisque dele crimina. 
 
5. Te, fons salutis Trinitas, collaudet omnis spiritus: quibus Crucis victoriam largiris, adde praemium. 

DEL RE I VESSILLI AVANZANO 
 
1. Del Re i vessilli avanzano: la croce splende gloriosa su cui il Creatore del mondo morì donando a noi la vita. 
 
2. Ferito nel costato dalla crudele lancia effuse sangue ed acqua lavando le nostre colpe. 
 
3. La profezia si compì che il re Davide cantò dicendo alle genti:dal legno regnò il Signore.  
 
4. O luminoso albero, tinto di regal porpora, sostegno scelto e nobile per così sante membra.  
 
5. Beate le tue braccia che reggon il riscatto, con il tuo corpo santo strappasti la preda agli inferi.  
 
6. Salve, o Croce splendida nostra speranza unica, accresci ai buoni la grazia, cancelli ogni colpa. 
 
7. Te, fonte di salvezza, o Trinità cantiamo, che doni a noi la vittoria dal legno della Croce. Amen, amen. 

TI SEGUIRÒ 
 
Rit. Ti seguirò, ti seguirò o Signore, e nella tua strada camminerò. 
 
1. Ti seguirò nella via dell’amore e donerò al mondo la vita.  
 
2. Ti seguirò nella via del dolore e la tua Croce ci salverà.  
 
3. Ti seguirò nella via della gioia e la tua luce ci guiderà. 

31/03/2023 | Liturgia del Giorno | Commenti disabilitati su Santa Messa nella Domenica delle Palme “della Passione del Signore” /A – 2 aprile 2023

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