Apertura dei lavori della seconda sessione del Sinodo
Pace, perdono, ruolo delle donne e metodologia dei Gruppi di lavoro: questi i temi principali emersi oggi, giovedì 3 ottobre, dalla conferenza stampa sull’apertura dei lavori della Seconda sessione della XVI Assemblea generale del Sinodo dei vescovi dedicata al tema della sinodalità. L’incontro si è svolto presso la Sala Stampa della Santa Sede – nei rinnovati locali di via della Conciliazione – alla presenza dei segretari speciali dell’assise, il gesuita Giacomo Costa, e monsignor Riccardo Battocchio; i presidenti delegati del Sinodo, suor Maria de los Dolores Palencia Gómez, religiosa messicana della Congregación de las Hermanas de San José, e monsignor Daniel Ernest Flores, vescovo di Brownsville, in Texas; il prefetto del Dicastero per la comunicazione e presidente della Commissione per l’informazione dell’assise, Paolo Ruffini.
Ruffini: spiritualità e preghiera
Questa mattina, è stato reso noto, in Aula Paolo VI erano presenti 356 persone su 365, e sono stati eletti i relatori di ogni Gruppo. Ha inoltre preso il via il primo dei cinque moduli di lavoro, dedicato al primo capitolo dell’Instrumentum laboris (IL), quello sui “Fondamenti”. Ruffini ha quindi ricordato come «la spiritualità e la preghiera» occupino uno spazio molto importante in aula e come «la situazione mondiale sia bene presente nelle menti e nei cuori di tutti e i membri e i partecipanti al Sinodo», tanto più che tra loro c’è chi proviene da Paesi in guerra o in situazione di sofferenza. Questa mattina, in apertura dei lavori, si è pregato per la pace, ha ricordato il prefetto, riprendendo le parole del Papa all’Angelus di domenica scorsa: «Si faccia di tutto per fermare la violenza e aprire cammini di pace». Da Ruffini, poi, una sottolineatura sui dieci Gruppi di lavoro, istituiti dal Pontefice: coordinati dalla Segreteria generale del Sinodo, essi operano «dentro» il processo sinodale e il loro operato «non è estraneo al cammino sinodale».
