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Vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte

Vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte

XXIV Domenica del Tempo Ordinario (Anno C) (11/09/2016)
Vangelo: Lc Lc 15,1-32

Carissime catechiste e catechisti,
eccoci ancora radunati idealmente intorno alla Parola, che ci vivifica e ci rigenera, rafforzandoci nella fede. La Parola di questa domenica è la XXIV° del T.O.
Le catechiste o i catechisti più grandi d’età certamente ricordano il catechismo di Pio X°, strutturato tutto su domande e risposte e tra le altre la domanda: “chi è Dio?”
Il Vangelo di questa domenica ci aiuta bene a conoscere chi è Dio e chi siamo noi, chi è l’uomo. Gesù con i suoi gesti e le sue azioni si mette a fare il catechista e ci racconta qualcosa per darci una risposta chiara; mi vorrei fermare un attimo davanti a questo atteggiamento di Gesù: Egli non dice teorie su Dio o l’uomo, non annuncia pensieri complicati o nebulosi o enigmatici, ma si mette a raccontare parabole, tratte dalla vita reale e concreta, situazioni di vita vicine e comprensibili a tutti, capaci di coinvolgerti interamente, cuore, mente e spirito, tanto da spingere ognuno a dare una risposta ed ognuno si sente parte di quel racconto, al suo centro, quasi protagonista. Non è il caso che noi recuperiamo questa forma di annuncio?
Il racconto anche di noi stessi, della nostra fede, delle nostre esperienze di fede, facendo sentire a chi ci ascolta che il nostro cammino non è scontato, ma frutto di una scelta, di un sacrificio, un dono immenso del Signore, che è venuto a chiamarci, a volte in contesti di grande lontananza da Lui; come Gesù, inoltre, ci possiamo servire di immagini della vita reale di oggi, che rimangono impresse, che attraggono la mente ed il cuore, che applicate poi alla realtà ci aiutano ad interpretarla con la chiave della Sapienza del Vangelo.
Gesù ci racconta che Dio è un Pastore che conosce ed ama ognuna delle sue pecorelle, che se malauguratamente si perde, la va a cercare e trovatala non la rimprovera,ma contento la porta a casa, gioisce con i vicini per aver ritrovato quella pecorella, dopo tante preoccupazioni e tanto penare.
Noi invece chi siamo? Chi è l’uomo?
Noi, con il Vangelo tra le mani, riconosciamo, tremanti interiormente, il pericolo continuo di poterci perdere, di sbandare, di smarrire la strada maestra, di allontanarci dalla casa dell’Amore, di voler fare “di testa nostra”, di disperdere tutti i doni ricevuti, di toccare il fondo più basso della vita, di morire di nostagia di quella casa oppure di stare a valutare i fratelli o la bontà del Padre in modo spietato e rigido. Ma nonostante tutto questo, Dio non smette mai di amarci…
Agerola, 9 settembre 2016 don Luigi, vostro servo

10/09/2016 | News, Ufficio Catechistico | Commenti disabilitati su Vi è gioia davanti agli angeli di Dio per un solo peccatore che si converte
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