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I Pastori della Diocesi

Amalfi
Non si conosce l’origine della sede vescovile di Amalfi; la prima notizia documentale si ritrova in una lettera del Papa S. Gregorio Magno al suddiacono Antemio, in cui viene citato il vescovo di questa Chiesa, Primenio.
Nel 987 essa viene eretta in arcidiocesi e sede metropolitana dal papa Giovanni XV. Nello stesso anno vengono erette a sedi vescovili, suffraganee della novella sede metropolitana, le città di Scala, Minori, Lettere e Capri.
Nel 1087 anche Ravello fu eretta a sede vescovile dal Papa Vittore III, col privilegio di esenzione dalla giurisdizione metropolitana di Amalfi e immediatamente soggetta alla Santa Sede.
Nel 1603 la diocesi di Scala viene soppressa dal papa Clemente VIII a causa della scarsezza di abitanti, e incorporata alla diocesi di Ravello; il vescovo di questa città rimane, in quanto tale, immediatamente soggetto alla Santa Sede, mentre come vescovo di Scala è suffraganeo del metropolita di Amalfi.
Con il Concordato del 1818 tra il papa Pio VII e il re Ferdinando I, anche le altre diocesi suffraganee vengono soppresse: Ravello e Minori furono incorporate alla sede metropolitana di Amalfi; Lettere fu assorbita nella diocesi di Castellammare e Capri fu aggregata alla diocesi di Sorrento.
Per la serie dei vescovi di Amalfi fino al 1972 cfr. V. TAIANI, La Diocesi di Amalfi – Brevi cenni storici e sviluppo demografico, Salerno 1972.

Cava
Fino al 1092 la Valle Metelliana dipendeva da Salerno. Nel 1092 l’attuale territorio di Cava, Vietri e Cetara, pur continuando a far parte della diocesi di Salerno, fu affidato al governo della Badia della SS. Trinità di Cava, i cui abati lo governarono per tre secoli. Nel 1394, il territorio fu staccato dalla diocesi di Salerno ed eretto in diocesi direttamente soggetta alla Santa Sede, sotto il governo degli abati della SS. Trinità di Cava (cfr A. DELLA PORTA, Cava Sacra; per l’elenco degli abati seguiamo P.LUGANO O.S.B., L’Italia Benedettina, Roma 1929).
Nel 1818, a seguito del Concordato tra la Santa Sede e il Regno di Napoli, alla diocesi di Cava fu unita la diocesi di Sarno. Le due diocesi vennero separate nel 1972, quando Sarno fu unita a Nocera e Cava fu unita in persona episcopi ad Amalfi.

L’unificazione
Nel 1972 si procedette ad una ridistribuzione dei territori delle diocesi viciniori. Le diocesi di Cava de’ Tirreni e Sarno, affidate allo stesso vescovo, furono separate: Cava de’ Tirreni fu unita ad Amalfi nella persona di Mons. Alfredo Vozzi; Sarno fu unita a Nocera dei Pagani.
Nel settembre 1986 l’arcidiocesi di Amalfi e la diocesi di Cava de’ Tirreni, fino a quel momento unite in persona episcopi, furono unite giuridicamente nella nuova arcidiocesi di Amalfi – Cava de’ Tirreni.

Per comodità di consultazione, gli elenchi sono stati suddivisi per periodi. Salvo diversa indicazione, la prima data segnata accanto al nome è quella della elezione o dell’ingresso in diocesi, la seconda è quella del termine di governo, che se preceduta da + coincide con quella della morte.