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I gruppi famiglia parrocchiali – materiale da scaricare –

di don Angelo Mansi

I files delle schede sono in due formati:

1) publisher, per consentire ai parroci o agli animatori qualche variazione del testo, in base al contesto sociale della parrocchia;
2) in pdf per fotocopiare le schede così come prodotte.


I gruppi famiglia parrocchiali

 il Gruppo Famiglia è

  • luogo di crescita nella fede e nella spiritualità propria dello stato coniugale;
  • momento di apertura alla vita parrocchiale e comunitaria;
  • stimolo al servizio pastorale nella Chiesa e all’impegno nella società civile (DPF 126).

 

la  finalità principale del Gruppo Famiglia

… è la continua e progressiva presa di coscienza

  • del dono
  • e del compito

propri del matrimonio cristiano e la promozione per le coppie e le famiglie della loro specifica “vita secondo lo Spirito””.

 

lo stile proprio del Gruppo Famiglia

 E’ quello di:

  • un clima di preghiera e di ascolto della Parola di Dio;
  • un reciproco scambio di esperienze sulla vita cristiana e matrimoniale;
  • una permanente comunione con l’intera comunità parrocchiale;
  • una ricerca delle modalità di inserimento e di servizio nella comunità ecclesiale e nella società civile.

Impegni specifici del Gruppo Famiglia

  • favorire in ogni famiglia la formazione di un’autentica comunità di persone;
  • sostenere le singole coppie nel loro compito di trasmissione della vita;
  • aiutarle nel loro originario compito educativo;
  • aiutare a vivere un’autentica e profonda spiritualità coniugale e familiare, fondata sul sacramento del Matrimonio e continuamente alimentato dall’Eucaristia;
  • aiutare gli sposi a vivere le esigenze di un amore che perdona e redime;
  • aiutare la coppia e la famiglia a vivere il suo tipico ministero nella comunità cristiana e nella società.

 

Valori di fondo che il Gruppo Famiglia deve impegnarsi a vivere

Conversione

Il gruppo deve aiutare a rinnovare la vita e la relazione in famiglia e con tutti, per viverle alla luce del Vangelo. Occorre condividere la Parola e la propria vita.

Si attui una seria proposta di vita cristiana tra i coniugi e coi figli; scelte di volontariato familiare aperto all’accoglienza degli handicappati, degli anziani, dei terzo-mondiali, disponibile all’affido e all’adozione, attento ai bisogni del territorio e della gente.

Comunione

E’ unità nella carità con tutte le persone e a tutti i livelli, è partecipazione alla comunione stessa col Padre, il Figlio e lo Spirito Santo. La si vive partecipando al gruppo non come spettatori, ma da protagonisti, coinvolgendosi completamente.

La si sperimenta nel gruppo per poi viverla ovunque, in famiglia e nella società.

Missione.

La gioia di fare una esperienza di Chiesa porta l’entusiasmo di invitare altri a condividere lo stesso commino. La missionarietà del gruppo si esprimerà in modo peculiare nella promozione della pastorale familiare.

Le ragioni nel mettersi insieme nel Gruppo Famiglia sono molte

  • approfondire la Bibbia;
  • parlare dei propri figli per crescere e migliorare come genitori nel compito educativo;
  • confrontare il vissuto e illuminarlo con il Vangelo;
  • vivere in forma concreta l’appartenenza ad una comunità adulta;
  • condividere momenti di festa e di preghiera.

 

Il Presbitero e il Gruppo Famiglia

 

Il riferimento al presbitero della parrocchia o dell’Unità pastorale è indispensabile.

  • Egli conduce a far riferimento continuo alla Parola di Dio, garantendo alle coppie del gruppo l’assistenza spirituale per vivere il Vangelo del matrimonio e della famiglia;
  • si rende garante della fedeltà al magistero della Chiesa;
  • assicura la continuità tra il gruppo, piccola comunità di “chiese domestiche”, e la grande comunità parrocchiale e diocesana;
  • verifica periodicamente con la coppia animatrice e con il gruppo il cammino programmato;
  • Il presbitero insieme alle coppie ha la possibilità di compiere un cammino di conversione e di approfondimento del proprio carisma celibatario e del proprio ministero sacerdotale in un rapporto di reciprocità e sereno confronto con il carisma e il ministero coniugale delle coppie.

 La Coppia Animatrice

 La coppia animatrice ha un ruolo molto importante e per questo deve:

  • cercare di vivere il proprio matrimonio sotto l’incessante guida dello Spirito Santo;
  • avere senso ecclesiale, mantenendo i contatti con gli organismi diocesani e foraniali di pastorale familiare;
  • aver partecipato (o proporsi di farlo) a qualche corso di formazione per la conoscenza degli elementi essenziali del sacramento del matrimonio e della famiglia.

Compiti della Coppia Animatrice

  • aiutare il Gruppo Famiglia a realizzarsi e a crescere, in fraterno e costante confronto con il presbitero della parrocchia o dell’Unità pastorale, ravvivando

continuamente le motivazioni di fondo;

  • curare l’apertura del Gruppo Famiglia verso la comunità parrocchiale, la forania e la diocesi;
  • progettare e sostenere insieme al presbitero l’attività del Gruppo, fissando i temi da affrontare, il calendario degli appuntamenti, le verifiche, curando lo svolgimento degli incontri, secondo la metodologia scelta.

gli Incontri

Luoghi di incontro: DOVE

Il gruppo si incontra in parrocchia oppure, a turno, presso la casa di una delle coppie.
E’ importante che nella scelta del luogo si tenga conto di favorire la presenza anche dei figli, prevedendo anche un servizio di baby sitting.
Parrocchia o casa?
Ci sono aspetti positivi in entrambi i casi. Trovarsi in parrocchia aiuta il rapporto tra il gruppo e il resto della comunità; trovarsi nelle case è un modo per abituarsi ad aprire la propria casa e a sentirla parte di una realtà più ampia.

 

Tempi di incontro: QUANDO

Il gruppo si deve trovare con una certa metodicità e frequenza dettata anche dalle possibilità concrete delle coppie.
All’inizio è bene avere incontri più frequenti (due al mese, quindicinali), di seguito è comunque opportuno mantenere almeno un incontro mensile.
Anche il giorno e l’ora si stabiliscono in base alle reali esigenze dei partecipanti, favorendo la partecipazione di entrambi i coniugi.

gli Incontri: Metodo e Contenuto

Il gruppo decide il metodo e il contenuto dei propri incontri in base agli obiettivi che vuole raggiungere. Assumere una modalità abbastanza precisa di condurre l’incontro è fondamentale per la sua riuscita. L’improvvisazione non può essere un metodo, come pure l’affidare sempre l’incontro a qualche esperto.
Se l’obiettivo è la formazione delle persone, non bastano semplici incontri informativi, quali possono essere delle conferenze, ma occorre pensare a degli “itinerari” che coinvolgano le persone e le spingano al cambiamento e alla crescita.

 

Alcuni punti per lo svolgimento degli Incontri

  • L’incontro si apre e si chiude sempre con la preghiera; è da privilegiare la recita della Liturgia delle Ore anche per favorire la comunione con la tutta la Chiesa;
  • è da favorire, fin dall’inizio dell’incontro, la comunicazione, l’ascolto reciproco e il coinvolgimento;
  • il tema dell’incontro deve essere comunicato per tempo alle coppie preferibilmente mediante una traccia e alcune domande per preparare già a casa la condivisione;
  • per lo svolgimento dell’incontro è importante fissare la durata dei vari momenti

e attenervisi;

  • chi presenta il tema, presbitero o coppia, sia semplice nel linguaggio ed essenziale nella esposizione:
  • non è bene prolungarsi oltre la mezz’ora; alla esposizione del tema si accompagni sempre, per quanto è possibile, la testimonianza di una coppia del gruppo (è consigliabile che la coppia legga quanto ha preparato a casa);
  • si preveda sempre un tempo per la condivisione non tanto delle proprie idee ma del proprio vissuto;
  • per favorire la condivisione da parte di tutte le coppie, se necessario, ci si divida

in gruppetti (3 o 4 coppie);

  • concludere l’incontro con l’assunzione comune di un piccolo concreto impegno aiuta a rafforzare la vita del Gruppo Famiglia;
  • le comunicazioni, le decisioni su aspetti tecnici della vita del gruppo, il richiamo ai futuri appuntamenti sono da lasciare sempre alla fine dell’incontro.
  • I punti elencati non costituiscono l’unico modo per svolgere un incontro, tuttavia, l’esperienza maturata da diversi anni in varie parrocchie, ha dimostrato che possono aiutare concretamente a far sì che l’incontro diventi un momento di vero arricchimento per la vita del gruppo, della comunità parrocchiale e delle famiglie stesse.

Il tempo oltre l’incontro

Il tempo che intercorre tra un incontro e l’altro è quello che ne qualifica lo stile e il tenore. 

  • E’ il tempo in cui tra le famiglie si approfondisce la conoscenza reciproca, si costruiscono rapporti di solidarietà, si stabiliscono contatti con nuove famiglie.
  • E’ il tempo da vivere insieme nella comunione spirituale attraverso la preghiera.
  • E’ il tempo nel quale l’amicizia, la riflessione sui temi affrontati negli incontri diventano scelte concrete di quotidiana testimonianza evangelica.

 

 

21/10/2016 | Eventi | Commenti disabilitati su I gruppi famiglia parrocchiali – materiale da scaricare –
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