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Commento al vangelo della Domenica

avventoCarissimi catechisti e catechiste,
continuiamo a camminare insieme con la Luce e la Guida della Parola, oggi quella della seconda domenica del tempo Ordinario; il Vangelo, attraverso le parole di Gesù, ci dà un annuncio semplice e chiaro, ma nello stesso tempo profondissimo: Gesù è l’Agnello di Dio che toglie il peccato del mondo! Avete sentito bene, con Gesù, dice Giovanni, il mondo oppresso e ammorbato dalle conseguenze negative del peccato è liberato finalmente; mai come in questo caso penso che per noi sia importante metterci proprio nella prospettiva di Giovanni il Battista; egli è l’ultimo della lunghissima fila di quelli che hanno atteso che venisse il Servo mandato da Dio a liberare l’umanità dalle nefandezze del peccato. Quale?
Il peccato nella sua radice e cioè la ribellione a Dio, il rifiuto di Dio, l’autonomia da Lui, il credere che l’uomo senza Dio è finalmente felice, il peccato quello delle origini, quello di Adamo, quello di un’umanità caduta nella trappola di identificare e volere il bene ed il male secondo il suo capriccio, chiamando perciò bene e male “le sue voglie” e stimandole “legge” da seguire. Gesù viene per guarire l’umanità da questa malattia che aveva reso l’uomo debole, fragile, fiacco e viene per restituire l’uomo al progetto originario di Dio, quello prima del peccato, l’uomo amico, fratello, figlio di Dio, in amicizia ed in obbedienza tenera con Lui. Egli è davvero il Medico celeste, il buon Samaritano dell’umanità, che guarisce dalla “peste” del peccato che ha contagiato tutti, dal primo all’ultimo e ci dona la ricetta da seguire per non cadere più nel pericolo di contrarre quel male: è Lui stesso il rimedio! Seguire Lui, imitarLo, vivere come Lui per il Padre e nella sua volontà, riconoscendo quella volontà come la vera Legge da seguire, la vera stella e guida del cammino, costruendo un’umanità-finestra aperta su Dio e sul mondo e non un’umanità-bambino capriccioso che guarda sempre e soltanto il suo ombelico. E tutto questo con l’unico rimedio dell’essere Agnello, immolato e ritto in piedi, facendosi sacrificio vivente e gradito al Padre, vittima immacolata per la nostra salvezza, rifiutando ogni logica di dominio e di superbia, proponendosi a noi semplicemente nella libertà di fratelli ed amici; così ha insegnato a noi la strada del farci agnelli per vincere i lupi di questo mondo: se saremo agnelli vinceremo, ci dicono i padri della Chiesa. Questa è la strada della Luce, la missione della Luce che svolge il Servo-Messia- popolo di Dio nella storia degli uomini, perchè il peccato è tenebra, nebbia, notte, confusione, annebbiamento della vista, incapacità di vedere gli uomini, i fratelli, le sorelle e Dio Padre che ci ama immensamente. Don Luigi vostro servo

16/01/2017 | Ufficio Catechistico | Commenti disabilitati su Commento al vangelo della Domenica
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