Paginetta per i catechisti: SOLENNITA’ DELLA B.V. MARIA IMMACOLATA, LA SANTITA’ E LA PUREZZA, UNA VETTA RAGGIUNGIBILE
TITOLO: SOLENNITA’ DELLA B.V. MARIA IMMACOLATA, LA SANTITA’ E LA PUREZZA, UNA VETTA RAGGIUNGIBILE: Carissimi/e catechisti/e, celebriamo la dolce solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, all’inizio dell’Avvento, che soprattutto in alcune parrocchie della nostra Arcidiocesi o delle nostre zone è molto “sentita” dal popolo di Dio. Quanti segni di speranza il nostro cuore cerca ardentemente? Di quanti esempi luminosi ha bisogno di nutrirsi il nostro cammino di credenti! Come si abbassa il tono spirituale della nostra vita di testimoni quando riceviamo cattivi modelli di comportamento, che noi uomini possiamo dare! Cosa significa dentro queste tristi esperienze di vita celebrare l’Amore di Dio, donato in Maria agli uomini e alla Chiesa? Tu sei Madre della Speranza, o Maria, Madre del Bell’Amore, perché tu sei la nostra nostalgia del cuore, tu sei ciò che noi vorremmo essere, ardiamo di essere, bramiamo di essere; guardando te è come se guardassimo la vetta verso la quale aspiriamo a salire pur con le nostre deboli forze e tu ci doni la certezza che possiamo salire, anche se non sempre si arriva alla vetta, perché in te ci siamo noi, perché quello che Dio ha compiuto in te lo vuole compiere anche in noi, perché la tua santità e purezza è almeno in parte anche la nostra; inoltre, lo sappiamo che tu pazientemente e maternamente, con grande forza, cioè, ti poni a fianco di ogni uomo e lo inciti a salire, gli doni coraggio, lo sproni a crederci che anche lui può salire e scalare la montagna del suo peccato e del suo orgoglio, e gli suggerisci soavemente al cuore, come solo la Mamma sa fare, che lui non è chiamato a stare fermo, a guardare una vetta irraggiungibile o addirittura a scendere giù nei meandri del peccato e di tutte le bassezze umane. Diccelo ancora, Maria, non ti stancare per favore, che non siamo fatti per vivere come bruti, ma per seguire “virtute et canoscenza”, fa che i nostri occhi del cuore non si stanchino di guardarti e di sperare che possiamo diventare, che siamo chiamati ad essere, nonostante il peccato, un’altra Maria nel mondo, servi come te, belli come te, perché ardenti di desiderio di essere come te. Tu lo sai, Maria, che ci attirano tanto le cose “di basso”, che ci piacciono le realtà di quaggiù e vorremmo “sguazzare” nel mare del mondo, tiraci su, o Maria, nello sguardo e nel corpo intero e nell’anima, perché sappiamo sempre risollevarci dalle nostre miserie, senza rimanerne prigionieri, perché vediamo che ancora il Dio che ti ha prescelta con amore infinito, e ti ha donata a noi come modello di bellezza, continua a sceglierci ed amarci e attendere, che anche noi diventiamo un po’ come te; fa, o Maria, con la tua preghiera di Madre che siamo attraversati nell’anima, nella mente e nel corpo , dal processo di Immacolatizzazione, che il buon Dio vuole compiere in noi oggi, con l’opera della Chiesa, che soprattutto nei Sacramenti continuamente ci restaura e ci restituisce alla bellezza della santità perduta, ma tanto agognata. Non ci ostacoli la nostra rassegnazione al male, all’incapacità di volare e di puntare diritti alla meta: la santità e la purezza come bellezza interiore e affascinante; e dona infine al tuo Corpo nel mondo, la Chiesa, o Signore Gesù, il profumo della purezza che le è data dall’essere sempre calpestata, come Santa città di Dio, dai poveri di Javhè, da chi sa di non avere meriti, da chi sa che la ricchezza risiede solo in Dio, da chi si sente uno storpio o un cieco o un sordo guarito; dona alla tua Chiesa, o Signore, di non sentirsi composta da uomnini eletti, già puri, già santi, separati dagli altri, o con la paura di sporcarsi e perciò a parte di questa umanità ed anche di queste sporcizie dell’umanità; fa o Signore, che noi credenti possiamo custodire la nostra santità pura portando un poco nel cuore dell’impurità più nera, come facesti Tu, la purezza della tua Misericordia, come luce di speranza e di vita nuova.
don Luigi, servo vostro