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Paginetta per i catechisti: IL RICAMO DELLA VOCAZIONE, FILI INTRECCIATI AD ARTE

TITOLO: IL RICAMO DELLA VOCAZIONE, FILI INTRECCIATI AD ARTE: Carissimi/e catechisti/e, pensando e ripensando, alla luce dello Spirito Santo, a queste letture così belle, nella solennità della nascita di San Giovanni Battista, mi è venuta in mente da subito l’immagine di un grande albero: noi, guardandolo, ne ammiriamo la chioma, il fusto, i frutti che ci dona, ma non riusciamo a vedere la radice, che è ben piantata nella terra e che, ramificandosi sempre di più in profondità, fa sì che l’albero sia più forte e florido; così è ogni vocazione, così è stata anche la vocazione di San Giovanni il Battista, di cui la Parola oggi parla in lungo ed in largo. Egli, nella sua chiamata, inserita nel piano di salvezza in una posizione privilegiata, assomiglia tanto al suo Maestro, Gesù, Profeta per eccellenza, perché, allo stesso modo, è stato chiamato dal Padre ad annunciare una Parola, intesa come fuoco che accende i cuori per grandi gesti di salvezza e come spada che separa nelle coscienze il bene dal male, esortando con forza tutti, anche i potenti, a compiere il primo e ad evitare l’altro. Ma dicevo che la Parola oggi ci parla delle radici dell’albero, perché ci ricorda che san Giovanni, come un albero rigoglioso, ha potuto svolgere la sua missione di luce per le nazioni e di preparazione del popolo a riconoscere ed accogliere Gesù come Messia atteso, perché la sua vocazione affonda le sue radici in un piano che si manifesta a Lui sin dalla nascita, sin dal grembo materno, perciò dall’alba della sua esistenza: il salmo descrive questa trama meravigliosa della vocazione di Giovanni nei termini incantati ed estatici di un ricamo nelle profondità della terra, di una tessitura divina nel grembo della madre; possiamo riconoscere in Giovanni Battista quindi un lavoro di ricamo meraviglioso di Dio, un po’ come quello che espongono nelle boutique di Burano, frutto di un Suo lavoro paziente e meticoloso; parliamo ancora di uno sguardo privilegiato che Dio Padre ha posto su di Lui, come emerge anche dal Vangelo, visto che anche i parenti ed i vicini si accorgono dell’opera di misericordia che Dio sta compiendo attraverso questi suoi amici a vantaggio dell’umanità tutta e perciò si domandano: “che sarà mai questo bambino?” Il suo nome, che rappresenta anche la sua vocazione e perciò il senso del suo essere sulla terra e della sua identità, ci indica che il Signore dà Grazia. Zaccaria ritrova alla sua nascita la voce, con la quale può continuare a dare Gloria a Dio, a cui solo spetta. Veramente sembra che già solo al suo apparire sulla terra tutto sembra recuperare la sua vitalità e la sua lucentezza. Al suo nascere tutto riacquista vita e chiarore divino! Dio ha posto un particolare sguardo d’amore su di Lui, ha operato con una mano potente di guida e di orientamento sugli eventi della sua nascita, in vista della missione di luce che avrebbe compiuto per tutte le genti. Ora, dopo questa riflessione sulla testimonianza di San Giovanni Battista, sento di scrivere qualcosa sulla bellezza della vocazione, di ogni vocazione, comunque, che è come la chiave con cui poter entrare nelle porte chiuse delle trame della nostra esistenza: Dio oggi sembra proprio che ci consegni l’unica chiave, che apre il senso della nostra esistenza terrena in tutti i suoi aspetti. La vocazione, quale bellezza! Noi rimaniamo fuori della porta della vita se non ne possediamo la chiave! La vita di un bambino nel grembo, l’intessersi lento e progressivo, misterioso e miracoloso di tutte le sue capacità, l’intrecciarsi di vicende che ti indirizzano su una strada inaspettata e ad incontri non cercati, il sentire profondo di una inadeguatezza che ti spaventa tra quello che sai e quello che devi compiere e per cui sei stato scelto, il modo di indirizzare i tuoi talenti e i tuoi sogni, le tue energie come i tuoi progetti, la possibilità di apprezzare le tue qualità e di far espletare e mettere in circolo tutte le tue risorse, la Grazia di vedere che veramente Dio attraverso di te, piccola creatura amata, risponde alle necessità del popolo santo di Dio, chiamandoti per compiti grandi, il poter rendersi conto che molto al di là dei propri meriti Dio continua attraverso i chiamati fedeli a far rivivere “ciò che sta per morire”, ed infine una via nuova ed inedita di dare un senso anche alle esperienza più difficili di questa nostra umanità, quali sono la sofferenza, la solitudine e la malattia. Che bello scoprirsi in un’avventura meravigliosa degna dei più grandi avventurieri di terre inesplorate!
don Luigi, servo vostro

23/06/2018 | News, Ufficio Catechistico | Commenti disabilitati su Paginetta per i catechisti: IL RICAMO DELLA VOCAZIONE, FILI INTRECCIATI AD ARTE
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