menu chiudi menu

Paginetta per i catechisti: IL CRISTIANO-“PALLINA DI DIO”: DAL LAMENTO ALLA DANZA

TITOLO: IL CRISTIANO-“PALLINA DI DIO”: DAL LAMENTO ALLA DANZA: Carissimi/e catechisti/e, ogni tipo di gioco si svolge entro i limiti che sono dati dalle regole o dalle convenzioni sportive: quando si gioca a biliardino, per esempio, la pallina non deve andare oltre il perimetro del campo delimitato dalle sponde; allo stesso modo oggi, ci dice la liturgia della Parola, “la pallina”, che possiamo essere noi e la nostra vita cristiana, diciamo con la piccola-grande Santa Teresa di Liseaux, si muove tutta tra queste due sponde: dal lamento alla danza, dalle lacrime della sera alla gioia del mattino, dalla prova del travaglio alla pace del senso, dal riposo del sonno della morte alla vita dell’alba nuova della Resurrezione di Pasqua. Ecco, ancora usando un’altra immagine e scattando una foto alla società nella quale viviamo, possiamo dire che il nostro sguardo oggi è troppo appiattito sulla sera del travaglio umano e poco aperto nella speranza alla “danza” del giorno nuovo. Abbiamo oggi un grande deficit di speranza e solo il Vangelo puoi aiutarci a colmare questo grave gap! Inoltre oggi la Parola ci dice chiaramente che questo Lieto Annuncio non è una bella favola raccontata per consolare un poco i nostri cuori afflitti o per dare un piccolo sollievo all’uomo immerso tra i travagli prosaici di quaggiù: questa Speranza-certezza è donata a noi direttamente e concretamente dal cielo, dal Padre-Amante, basta cercarLa e La troveremo: si è fatta Carne nelle parole e nei gesti di Gesù, così vicini a chi soffre, da tanto tempo come l’emorroissa e all’uomo disperato, come il capo della sinagoga. La Speranza consiste tutta in quei gesti ed in quelle parole, la Speranza di noi cristiani è Gesù di Nazareth, Potenza d’Amore Divino tra noi, in mezzo a noi, con noi, che ingaggia senza paura la lotta con la morte e la vince, considerandola semplicemente un sonno in attesa del risveglio, perché Lui è più forte della potenza infernale del demonio, il quale, come ci ricorda la prima lettura, solo ha introdotto nel mondo la morte ed il male; Gesù di Nazareth, invece, restituisce con i suoi gesti e le sue parole la creazione tutta, con al centro come custode l’uomo, alla purezza e al candore dell’Inizio Divino, quando nelle creature non c’era veleno di morte. A parlarci oggi allora sono soprattutto i gesti di Gesù, con i quali noi conosciamo chiaramente che Lui è il Dio della vita, amante della vita, in Lui risiede la Potenza Assoluta della Vita, lo splendore della Vita Divina, Gesù è riflesso della Vita Divina, il trionfo della Vita di Dio con gli uomini: Egli è l’Alba nuova Divina apparsa all’orizzonte di questa umanità, attanagliata dal male, ferita dal peccato, schiacciata dalla sua debolezza mortale, umiliata da quella lotta tra bene e male, che tante volte la vede soccombere, inerme ed incapace di risollevarsi. Ecco, carissimi, il verbo della vita che noi abbiamo atteso tanto tempo nella storia della salvezza, finalmente in Gesù è arrivato e noi possiamo coniugarlo con sicurezza di fede: risollevarsi! Questa umanità, l’umanità che nasce da Gesù e con Gesù può risollevarsi, può rialzarsi, come Lui il mattino di Pasqua, come Maria dal proprio sonno e come la fanciulla, figlia di Giairo; essa non è più schiava del male del demonio e schiacciata dalle nefandezze delle proprie scellerate scelte, è un umanità che con la Grazia e nella Grazia sa risollevarsi e rialzarsi ed aspirare ad una vita nuova e santa, vissuta nella Luce dell’Amore di Dio: il brutto anatroccolo che, con il peccato originale si nasconde dentro ognuno di noi, può diventare un bel cigno che canta versi naturali ed intonati alla Misericordia e all’Alba di Grazia del Signore. A noi spetta con le nostre scelte permetterGli che trionfi in noi, che agisca in noi con la stessa Potenza d’Amore, con cui ha agito in queste due sue creature e vedremo anche in noi compiersi ancora grandi cose, perché la Potenza del suo braccio non si è esaurita e Lui desidera ancora ardentemente mostrarLa e donarLa agli uomini suoi figli. “Figlia-umanità, solo la tua fede ti può salvare e farti rialzare dal tuo male!”, sembra dirci ancora Gesù. Ma ci domandiamo: abbiamo questa fede in Gesù Cristo? La fede, la curiamo, ritenendola veramente fondamentale per vivere come nuova umanità?
don Luigi, servo vostro

30/06/2018 | News, Ufficio Catechistico | Commenti disabilitati su Paginetta per i catechisti: IL CRISTIANO-“PALLINA DI DIO”: DAL LAMENTO ALLA DANZA
Tag:

I commenti sono chiusi.