Paginetta per i catechisti:IL TRAINER DETTA PASSI UMANI!
TITOLO: IL TRAINER DETTA PASSI UMANI!: Carissimi/e catechisti/e, siamo pienamente coscienti che i nostri stili di vita sono in rapida evoluzione ed anche le attività ginniche sono state attraversate da questo inesorabile processo; in questo ambito oggi si parla di “trainer”, cioè di un allenatore personale dello sviluppo muscolare e della tonificazione del corpo: egli conosce personalmente l’atleta, lo segue nei suoi esercizi, indicandogli una serie di allenamenti, aderenti alle sue concrete possibilità e potenzialità. Sono stato bravo, dai, ditelo, oggi ho solo sfiorato l’ambito sportivo agonistico, ma non vi sono caduto! Al di là dello scherzo, a me interessa soltanto mettermi al vostro fianco (come Gesù Risorto oggi?), per comprendere insieme a voi la Parola di questa terza domenica di Pasqua. Mi sono introdotto con questa immagine in quanto ho netta la sensazione che l’idea di una Chiesa appena nata e già in cammino sia quella che unifica tutte le letture, mentre il Trainer speciale, Gesù Risorto, la aiuta, la sostiene, cercando di non farla cadere: a questo punto potrei scrivere che possiamo immaginare anche i primi passi che abbiamo mosso noi da bambini/e, mentre mamma o papà cercavano di reggerci, spiegandoci con pazienza amorevole come fare per non cadere a terra; certamente è un’esperienza che voi catechiste giovani o neo-nonne state facendo ancora! Ebbene la Chiesa, presentata dai brani delle letture odierne, è veramente una Bambina speciale che cerca di camminare, ma ha bisogno di imparare a farlo bene. Innanzitutto il Trainer-Papa’, al suo fianco, con tenerezza cammina con lei: sappiamo che questo dà un profondo senso di sicurezza; Lui raccoglie tutto l’amaro desiderio di tornare indietro di questi due suoi allievi di Emmaus; sono stati spinti a questa nuova avventura dall’entusiasmo che il Trainer aveva loro dato, quando mostrò con parole ed eventi strettamente collegati in Palestina capacità straordinarie e divine: ma ora è tutto finito! Lui è morto tragicamente e loro non sanno più cosa fare: meglio tornare indietro; meglio abbandonare questa attività che Lui aveva indicato: ormai! La speranza di poter camminare sulle strade del mondo liberi da ogni forma di schiavitù fisica e morale è stata uccisa per sempre, è sepolta e nessun Dio potrà farla mai resuscitare; come possono loro esercitarsi a camminare o addirittura correre felici e scattanti? Qui il Trainer ancora una volta dimostra tutta la sua estrema e divina capacità, mettendo in campo tutta la sua bravura, perché con il Libro Mastro in cuore spiega pazientemente, fortemente e paternamente a questi suoi due “pulcini”, che in realtà quello che è appena successo, lì a Gerusalemme, non è affatto qualcosa di strano: secondo il Testo per eccellenza il Trainer doveva essere sottoposto a quella dura prova di trekking e nella Potenza d’amore del Capo, che ce lo ha donato, l’avrebbe superata brillantemente, ribaltando sorti apparenti e trionfando anche sull’estrema dominatrice, la morte! Questi due ascoltano, mentre nel loro cuore scoprono con sorpresa, che le parole del Trainer nascosto fanno risorgere motivazioni sepolte sotto cumoli di pietre pesanti. E intanto sentono tornare nel loro animo una forza nuova, un’energia insperata; ma chi è questo pellegrino inconsueto, capace di compiere questo prodigio? Nel segno più bello che aveva compiuto, l’Eucarestia, scoprono con infinita gioia del cuore che è proprio il Trainer, Lui che una volta li aveva entusiasmati, spingendoli con amore a muovere questi passi: Egli non aveva perciò mai raccontato frottole! Era tutto vero, anche se tutto divino. La Chiesa che sta muovendo i suoi primi passi cammina sempre con Lui al fianco: sembra di rivedere quella bellissima immagine di quando una persona non vedente e non solo in qualche gara, è accompagnata e letteralmente guidata da una persona vedente. Camminiamo come Chiesa non vedente che vede, respira e vive con gli occhi di Gesù, Trainer-Papà, vivente per sempre; e la morte non fa più paura! E poi la Chiesa cammina e muove i suoi passi in questo mondo ed in questo creato come straniera, mentre il Trainer le suggerisce di temere santamente Dio: lo avete ascoltato San Pietro nella seconda lettura? Allora questa terra non è nostra? E l’aria, l’acqua, il sole, le montagne, il mare, gli alberi, le campagne? Niente è nostro! Siamo stranieri e dobbiamo averne massima cura e rispetto, dovremo darne conto, mentre temiamo ed amiamo il Padre che ha creato tutte le creature e le ha messe gratuitamente a nostra disposizione: tutte belle e tutte buone e Lo ringraziamo di averci messo a custodia di queste meraviglie, con fiducia nei nostri confronti. E mentre cammina questa Chiesa parla chiaramente e senza peli sulla lingua, senza compromessi e senza parole appena biascicate, per la paura dei più forti in questo mondo: timore sì, paura no! “Quel Gesù che voi avete messo in croce, Dio lo ha risuscitato!” Qualcuno potrebbe dire di non aver capito chiaramente come stanno le cose? Don Luigi, servo allenato duramente dal Trainer-Papà