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COVID19 FASE 2: Disposizioni per i sacerdoti dell’Arcidiocesi di Amalfi – Cava de’ Tirreni

Carissimi,
in questa fase di transizione, molte sono le incertezze e i disorientamenti che caratterizzano l’ora presente. Gli esperti, il comitato scientifico, il Governo, la CEI, stanno ancora discutendo su quali siano le misure più idonee da adottare per riprendere gradualmente anche le celebrazioni delle SS. Messe.

In attesa di ulteriori indicazioni provenienti dalla Presidenza della CEI, per la nostra Arcidiocesi, a partire da lunedì 4 maggio, inizio della cosiddetta fase 2 per il contenimento del COVID 19, è consentita la riapertura delle chiese per la preghiera personale e la celebrazione delle esequie – anche con la S. Messa – ottemperando attentamente a tutte le condizioni richieste.
Per quanto riguarda l’apertura delle Chiese ed il relativo accesso, si ricordano le condizioni generalmente richieste per gli spostamenti, valide ovviamente per ogni persona che esce di casa. (cfr. Art. 1 del DPCM del 26 aprile u.s.).

Ogni Parroco o Religioso, che ha in custodia la Chiesa, decida liberamente e secondo le consuetudini locali, di avvalersi o meno della possibilità di aprire o meno la stessa, valutando le dimensioni dell’edificio e l’attuabilità in concreto delle condizioni cautelative sotto richieste.

In caso si decida per la riapertura, si tengano in considerazione le seguenti misure:

  • l’orario di apertura sia liberamente compreso tra le 09.00 e le 19.00;
  • le acquasantiere, come già disposto in precedenza, siano vuote;
  • non vengano organizzati momenti di preghiera, adorazione comunitaria e celebrazioni, fatta eccezione per quella delle esequie;
  • all’ingresso ci siano 1-2 dispenser con prodotto igienizzante per le mani;
  • qualora lo spazio della chiesa sia grande si delimiti eventualmente una zona di accesso e di permanenza, anche per favorire la successiva sanificazione;
  • si provveda a sanificare l’ambiente, particolarmente porte di ingresso, panche, eventuali porta-candele, ecc… prima di ogni riapertura della chiesa. (Per quello che s’intende per sanificazione vedi sotto);
  • sia affisso un cartello alla porta che indichi: gli orari di apertura; la richiesta di detergersi le mani all’ingresso e all’uscita; l’invito ad indossare la mascherina; la richiesta di mantenere la distanza minimale di un metro dalle altre persone; l’invito ad attendere fuori, qualora l’ambiente risulti un po’ affollato;
    Per quanto riguarda la celebrazione delle esequie, il predetto D.P.C.M. ha previsto che, sempre a decorrere dal 4 maggio p.v., siano “consentite le cerimonie funebri con l’esclusiva partecipazione di congiunti e, comunque, fino a un massimo di quindici persone, con funzione da svolgersi preferibilmente all’aperto, indossando protezioni delle vie respiratorie e rispettando rigorosamente la distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro” (Art. 1, punto i).

La CEI ha quindi specificato, in una sua nota, alcune misure cui ottemperare nel rispetto della normativa sanitaria.
Per la celebrazione delle esequie attenetevi alle seguenti indicazioni, esse servono per tutelarci, nella malaugurata circostanza del diffondersi del contagio all’interno delle nostre chiese.

  1. Chiederò alle Agenzie Funebri dell’Arcidiocesi di collaborare con le Parrocchie al fine di facilitare lo svolgimento delle esequie. Sarà cura dell’Agenzia, predisporre, in accordo con la famiglia, l’elenco delle 15 persone che possono partecipare al rito, misurare la temperatura con idoneo strumento all’ingresso, garantire che entrino in chiesa soltanto quelli indicati dalla lista e impedire a chi ha una temperatura corporea superiore ai 37,5°C di entrare. L’elenco con i nominativi e la temperatura rilevata sarà consegnata al celebrante. Questa collaborazione è richiesta anche per le celebrazioni esequiali all’aperto.
  2. Vista la possibilità di celebrare le esequie anche con la Santa Messa, si ometta il segno di pace e al momento della distribuzione della Comunione Eucaristica si evitino spostamenti, il celebrante si recherà dai fedeli avendo cura di offrire l’ostia sulle mani, senza venire a contatto fisico con esse.
  3. Il sacerdote indosserà la mascherina, avendo cura di coprirsi adeguatamente naso e bocca, mantenendo a sua volta un’adeguata distanza di sicurezza.
  4. Per quanto concerne la sanificazione della chiesa essa va fatta prevedendo una pulizia delle superfici fatta regolarmente con la ipoclorito di sodio (Candeggina diluita nell’acqua), per quando concerne i pavimenti e per quando concerne le suppellettili con Clorexidina (Neoxinal alcolico oppure Lysoform o Amuchina).
  5. Al termine di ogni celebrazione si dovrà favorire il ricambio dell’aria.
  6. Ove siano presenti spazi idonei, contigui alla chiesa, si prenda in considerazione la possibilità di celebrare le esequie all’aperto, con il rispetto delle distanze di sicurezza e delle altre indicazioni sopra disposte.
  7. Terminata la celebrazione, i partecipanti saranno invitati ad allontanarsi senza creare assembramento, evitando i saluti e il corteo di accompagnamento del defunto.

Per quanto riguarda, infine, la ripresa delle celebrazioni feriali e festive delle SS. Messe attendiamo – come detto sopra – ulteriori indicazioni da parte della CEI.

Restano proibiti, per disposizione Governative, ogni rito religioso anche all’aperto, comprese la celebrazione della Messa, ad eccezione delle esequie. Il rispetto di questa disposizione, servirà a salvaguardare il valore della “comunione ecclesiale”, ad evitare la violazione di provvedimenti legislativi ancora in vigore, a non incorrere in sanzioni penali o amministrative e soprattutto a tutelare il bene più grande che è la vita.

Certo che ognuno di voi saprà accogliere in spirito di obbedienza, pur nel sacrificio che comportano, tali indicazioni, vi benedico di tutto cuore.

Amalfi, 02 maggio 2020

+ Orazio Soricelli

02/05/2020 | News | Commenti disabilitati su COVID19 FASE 2: Disposizioni per i sacerdoti dell’Arcidiocesi di Amalfi – Cava de’ Tirreni

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