Paginetta per i catechisti: IN ATTACCO!
TITOLO: IN ATTACCO!: Carissimi/e catechisti/e,fratelli e sorelle, per favore non vi spaventate: non sto per niente scrivendo di guerre e di rivoluzioni! Non intendo affatto riferirmi agli atti terroristici che anche in questi difficili giorni hanno insanguinato alcune strade dell’Europa: sportivo tanto, lo sono, ma violento no; ed è per questo che con tale forte espressione mi riferisco solo alla “vexata quaestio” del mondo del calcio, se cioè giocare in attacco e fare tanti goal costituisca veramente la miglior difesa per la squadra; comunque grazie a questa condivisibile logica finora abbiamo assistito a prestazioni calcistiche “spumeggianti e divertenti”. Ma ora io,ispirato da quest’immagine, voglio scrivervi solo di contenuti spirituali, seri finalmente (potrebbe dire qualcuno), legati alla Parola di questa trentatreesima domenica del tempo ordinario. Perciò “scendo subito” in… argomento: a me, carissimi e carissime, che avete la bontà di leggermi, è sembrato tanto che il cristiano, che queste pagine della Sacra Scrittura disegnano, sia una persona che,arricchita di doni celesti, è pronto sempre a giocare in attacco, cioè che non abbia timore di rischiare i suoi talenti ed assuma, in nome del Vangelo, il coraggio di osare gesti e parole di sapienza per niente mondana; giochi all’attacco e perciò esce da se stesso, dai cancelli delle sue paure e comodità, dalle sbarre interiori delle sue timidezze e dei suoi interessi, aprendosi liberamente alla vita di comunità sia civile che ecclesiale con il suo io fatto dono; il suo registro-rendiconto di dare e avere registra moltissime voci nel capitolo delle note all’attivo, perché egli non ha mai congelato il cuore, preoccupandosi solo di non spendere. Va all’attacco e perciò la sua esistenza è una pro-esistenza, le porte della sua casa, come oggi riporta benissimo il logo della quarta giornata dei poveri, sono sempre spalancate ed il suo animo è continuamente attraversato dalla spinta di motivazione: “cosa posso io dare agli altri?” “Come posso spendere bene il mio tempo, le mie energie ed i doni che Dio mi ha fatto per Grazia?” A questo punto mi perdonate per una ulteriore nota sportiva(basta per favore, starete pensando!): per giocare in attacco una squadra deve comunque attrezzarsi per far giungere tanti “palloni buoni” agli attaccanti; carissimi e carissime, così anche in campo spirituale: infatti ispirati alla Parola, potremo ideare le nostre linee esistenziali in tensione di arricchire e in prossimità di amore solo se siamo “ama-dotati” o meglio in quanto sappiamo nella fede che Dio ha pensato bene ( e chi più di Lui?) di “corredarci” di talenti di vita naturale e soprannaturale, molto al di là dei nostri meriti e della nostra capacità di immaginazione. All’attacco, sì, ma “Provveduti”! E quali saranno invece i nostri spettacolari goal, don Luigi, da fare invidia anche a Pelè? Vi prego a questo punto non strappate, seppure solo idealmente, questo foglio e non oscurate questa pagina, perché sono rimasto ancora nel campo mio preferito: i nostri goal sembrerebbero cari anche a questo mondo, perché il Vangelo ci spinge ad usare un suo “verbum”: guadagno, parola magica per chi venera il dio quattrino! Guadagno,parola invece che noi proviamo a rendere pura e santa, perché non possiamo entrare in Paradiso se noi per primi non abbiamo almeno tentato di guadagnare qualcuno a Cristo. Quanti affanni per i guadagni di questo mondo!Sono tali anche i guadagni per il Vangelo? Noi vogliamo solo guadagnare anime a Gesù, facendo loro conoscere la grandezza del Suo amore;le anime Gli sono carissime,ha dato la vita per questo e noi avanziamo come Suoi soldati (una vecchia immagine dei Cresimati) per permetterGli di conquistarne quante più e donare loro già quaggiù il Paradiso della Sua Grazia e della partecipazione attiva alla vita della Chiesa; oh,la Chiesa! Che errore penso di aver compiuto: fino ad adesso ho taciuto su questa Grazia ma ora mi affanno e recupero;quindi “apertis verbis”, sull’onda avvolgente della prima lettura, voglio scrivere: chi gioca all’attacco in realtà è la Chiesa, la donna-sposa di Gesù, il Suo Corpo Mistico su questa terra, preziosa più di una perla; Lei ha attacchi mai “spuntati”, Lei ha sempre pronte le valigie per andare,per partire laddove c’è da portare il lieto annunzio, sia anche il terzo, quarto e quinto mondo,come oggi mi sembra essere il mondo digitale e virtuale; Lei non conosce pause o incertezze e va, quale bellezza, scriveva da poeta innamorato il Beato Paolo VI. La Chiesa è donna, ha detto invece papa Francesco. Vi confido che mi attira molto l’alone di profumo di questa pagina della Sacra Scrittura: nonostante gli anni è veramente ancora giovane e se ne fossi di capace vorrei regalarla di cuore a tutti i giovani, in particolar modo alle giovani,perché comprendano quanto vale pro-esistere e pro-vivere, e non “mo-vivere”, senza impoltronirsi in sedute di perdite eccessive di tempo.
Chiesa di Dio,allora, in attacco! Ma mi raccomando, senza frenesie o sterili ed inquieti attivismi!
Don Luigi, servo avanzante palla al piede per segnare