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Paginetta per i catechisti: CHE BELLA CASA!

TITOLO:CHE BELLA CASA!: Carissimi/e catechisti/e, fratelli e sorelle, questa espressione si trova sulle nostre labbra quando entriamo per la prima volta in una casa nuova, avendo ricevuto l’invito a farvi visita; noi stessi siamo contenti quando accogliendo qualche amico o parente, dopo aver costruito dal niente o soltanto arredato nuovamente la nostra casa, diamo loro modo di guardare quanto di bello abbiamo compiuto: mi è capitato proprio ultimamente. E per costruire e arredare un bella dimora però tutti abbiamo bisogno dell’aiuto di persone esperte e capaci in questi specifici settori; ma ora non voglio parlare di opere murarie, ma del modo di pensare e di operare di Dio Padre, particolarmente in Maria Vergine, in questa quarta domenica di Avvento, finestra aperta sul Natale. In realtà, sgombro subito il campo da equivoci, scrivendo che sarebbe meglio parlare di Tempio: a volte però nel commento mi lasciate prendere qualche licenza; ora procediamo come a casa nostra, cioè con ordine. Già il profeta Natan e con Lui il grande Re di Israele Davide si dovettero accorgere, quasi scontrandosi, della strana logica di Dio, che non voleva un Tempio maestoso come invece l’aveva progettato il Re. Egli, dopo le inequivocabili parole di Dio,dovette fare marcia indietro, forse con cuore un po’ pesante e recedere dai suoi intenti di un Tempio mastodontico per Dio, che sarebbe rimasto nei secoli e nella storia, radunando tutto il popolo per la lode divina. Era il Signore che invece voleva costruirgli una casa e cioè una discendenza, da cui poi sarebbe venuta per l’umanità la salvezza. L’avanzare progetti di azione e poi l‘arrendersi davanti all’evidente volontà divina da parte di questi due famosi personaggi biblici ci dice quanto sia animata e vivace l’accoglienza dei piani di Dio nella nostra esistenza; mai niente di scontato e di ovvio, di umano e di nostro soltanto e nulla che ci metta in evidenza o sul piedistallo,per attirare gloria sulla nostra persona; fare spazio a Dio e al suo piano nella nostra vita comporta la prontezza e l’elasticità del dialogo di fede a rivedere i nostri progetti, dopo attento esame, con la presenza dell’uomo di Dio:e proprio tale presenza ci indica quale sia la strada maestra per poter dire di Sì a Dio. Infatti nel confronto vero e sincero con Dio ci accorgiamo che,proprio come in una casa troppo ingombrata da oggetti oda mobili, qualcosa di troppo deve andare inevitabilmente fuori;ed ecco che, come Davide, siamo anche noi davanti alla scelta: o il mio io o Dio, dentro o fuori, l’uno o l’altro; la convivenza di piani stridenti non è possibile. Scrivo quindi che è maturità di fede saper fare un passo indietro per generare il vuoto in noi ed accogliere Dio nella nostra vita: questo ci dà la possibilità di testimoniare che la Sua presenza vale, e non è mai innocua, trasparente o impalpabile. Se Dio allora non è un oggetto inanimato, o un pupazzetto di plastica con cui abbelliamo i nostri mobili nella famosa casa,comincia a dare anche un po’ fastidio ed a scombussolare, fino a romperle,“le uova” nel nostro paniere. Benedetti sconvolgimenti! Davide ed il suo Tempio, ovvero quando Dio mette a soqquadro la vita e come un calzino la rivolta, rimettendo poi le cose a posto come vuole Lui! E’tutto negativo secondo voi ed è tutto sbagliato? Siamo sicuri che i nostri piani di attuazione di opere ecclesiali nascano da questo confronto con Dio serrato ed anche molto pericoloso? Siamo sicuri che a Dio noi Lo facciamo entrare nella nostra casa dalla porta principale e non da quella secondaria? E non è forse vero che, dopo aver fatto tutto noi e averlo portato a spasso in giro su immagini varie, solo alla fine Gli diciamo, ma per ricevere il bravo, “Ti èpiaciuto”? Carissimi e carissime, se non vogliamo grattacapi nella nostra vita basta trattare Dio come il cagnolino da portare a spasso per una bella nostra passeggiata di comodo! Capite bene che proprio qui si staglia la figura meravigliosa di Maria,casa bella, dove invece Dio trionfa ed il cui cuore è come un’ autostrada a tre corsie, dove il Signore può liberamente correre e regnare!Maria tu sei la casa bella che Dio siè edificata, piena di ordinati arredi di scelta qualità divina, che noi, pur visitando mille volte, non smettiamo e non ci stanchiamo mai di ammirare!Un poco di tempo fa papa Francesco scrisse che nelle famiglie cristiane è bello l’utilizzo della parola “permesso”,che vuol dire tenere presente l’altro con la sua volontà ed i suoi desideri, prima di prendere una decisione che lo riguarda, per non costringerlo a seguirci su strade, sulle quali non ha avuto nessuna possibilità di esprimersi. Ecco, oggi in Maria, santissima creatura di Nazareth, scopriamo che anche lei ha compiuto, leggero come una piuma, ma incisivo quanto un tagliente diamante, il passo importante: chiedere a Dio Sposo il permesso sul progetto della sua vita, scoprendo quindi che Lui ne aveva un altro più grande e più alto, molto al di là della sua stessa immaginazione.
Don Luigi, servo che cerca di abbellire la sua casa

19/12/2020 | Ufficio Catechistico | Commenti disabilitati su Paginetta per i catechisti: CHE BELLA CASA!
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