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Paginetta per i catechisti: APPASSIONATI E SPOSATI!

TITOLO: APPASSIONATI E SPOSATI! Carissimi/e catechisti/e, fratelli e sorelle, lasciate che oggi, dando avvio alla nostra cara paginetta, ricordi a me e a voi quello che abbastanza spesso rammento ai giovani, soprattutto a scuola e cioè che al cuore ed a fondamento di una scelta di vita, perchè sia durevole e bella, è necessario che ci sia qualche esperienza forte, quasi un momento sacro di umana rivelazione, grazie alla quale un coniuge od una fidanzata scopra, meravigliandosi, quanto e fino a che punto inaspettato, chi gli/le sta a fianco lo/la ami. Wau, che gioia! Quanto amo poco io! Quanto sono stato/a infedele e debole io! Che merito ho perchè io sia “terminale coccolato”di così travolgente ed avvolgente amore? Ed infine: cosa e quanto io faccio per l’altro/a per tentare di ricambiare? Sento che è così poco! Solo a questo punto posso essere in grado ed “in cuore” di prendere una decisione nuova e profonda di amare e forse di ringraziare Chi mi ha donato “impensatamente” questa “invasione non invadente” di Amore! Quinta domenica del tempo ordinario, giornata della vita e della presentazione alle comunità dell’icona del Sinodo. Ora sento che voi, incontrandomi, potendolo fare, mi direste: don Luigi, e che c’entra tutto questo con la nostra vita di cristiani e cristiane? Nonchè con la “meditazionina” sulla Parola che ci proponi? Vorrei scrivere subito, quasi irrompendo come fa Dio anche nella nostra vita: sono preoccupato come pastore, in quanto dalla mancanza di tale splendore deriva tanta tiepidezza delle nostre anime e tanta debolezza nella nostra scelta di seguire Gesù insieme e “dentro” la sua amata Chiesa: in fondo siamo come sposi di Gesù mai innamorati o come fidanzati del Maestrro non appassionati, cioè senza mai aver fatto esperienza concreta di quanto siamo amati/e (la Parola ci attesta di un vedere e e di un pescare fuori dal “normale”), della precedenza e “dell’irruenza” della Sua iniziativa per me, del fatto che io misero e sozzo sono prezioso/a ai Suoi occhi e che la mia vita Gli sta a cuore; come se non bastasse: secondo voi facciamo esperienza del sogno che Egli ha su di noi o di “eventi spirituali” che ci diano la chiara coscienza che Egli un bel giorno d’estate ha portato un sole nel nostro orizzonte di vita e nelle nostre giornate che non è più tramontato, nonostante le nebbie, nonchè di una ferita sul cuore e sull’anima, che non si è più cicatrizzata, malgrado le “creme anestetizzanti”, che il mondo fornisce, perchè non sanguini più? A questo punto faccio ricorso alla matematica, in quanto facendo un po’ i conti, in parallelo scopro, con occhi e spirito sbalorditi, che con Lui perdo sempre e pesantemente: 100 a 0 o al massimo 1000 ad 1 e gareggiando in velocità mai riesco a vincerLo nell’amore, altro che Jacobs, velocista italiano medagliato olimpico: arriva sempre primo! Non c’è nulla da fare o meglio a questo punto ci sarebbe qualcosa da fare: arrendersi, lasciarsi amare, farsi coccolare e trasportare dove tu non pensi e non vuoi, permettendoGli che della tua misera vita e delle sue quattro “cianfusaglie” ne faccia un capolavoro! Cosa occorre? Abbandonarsi e crederci e vedrai la tua vita scombussolata, come un paese o una città dopo il passaggio dello tsusnami, ma questa volta positivo e credetemi: non c’entra niente la pandemia. Per questo scrivo, immaginando che mi chiedereste: don Luigi, perchè essere piccoli di cuore? Perchè annunciare il Vangelo? Perchè devo farlo io? E perchè essere consapevoli della propria miseria? Perchè Lui solo è Grande ed io l’ho visto, ho visto il Re, Gli ho prestato un giorno la mia barca e da quel giorno non ci ho capito più nulla: “a mia incapacità” ho cominciato ad andare e profetare, gettere reti e pescare, cercare e trovare, lasciarmi amare ed amare, farmi lavare e lavare piedi, permetterGli di servirmi e servire e concederGli di perdonarmi e perdonare. Don Luigi, servo pescato

05/02/2022 | Ufficio Catechistico | Commenti disabilitati su Paginetta per i catechisti: APPASSIONATI E SPOSATI!
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