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Paginetta per i catechisti: COMPITO IN CLASSE, PARLA DI TE!

TITOLO: COMPITO IN CLASSE, PARLA DI TE! Carissimi fratelli e carissime sorelle, come studenti e studentesse ci ricordiamo “del clima e dell’aria” dei famigerati compiti in classe: silenzio, concentrazione, sforzo, trascrizione accurata ed attenta, ma anche dubbi, tormenti interiori, domande accorate ad insegnante e compagni/e; ed alla fine un buon voto premiava tanta sincera e benedetta fatica. Carissimi e carissime, insieme proviamo anche oggi, trentesima domenica del tempo ordinario, a sentirci avvolti dal calore unico della nostra classe, mentre il Maestro detta: impara a coniugare bene il presente indicativo del verbo essere, soprattutto la prima persona singolare. E perché apprendiamo bene, ci suggerisce dolcemente di ricorrere alla preghiera, quella vera però; sì, quella vera, in quanto il fariseo ricorre a quel tipo di preghiera, che è come alcuni capi comprati ai mercatini del sabato, falsi. E da che cosa la riconosci tale? Dal cattivo uso ed applicazione della prima persona singolare del presente indicativo del verbo essere; infatti lui pensa: io sono bravo, io sono santo, io sono perfetto; che aspettate a rivolgermi l’incenso della lode e del plauso? Forza! Poverino! Invece, noi scriviamo con il Maestro: in realtà non sa chi è, non si rende conto chi è veramente, non si conosce e riguardo se stesso rimane solo un misero illuso. Sento a questo punto l’eco di un passo dell’Apocalisse: “ti credi ricco, non sai di essere miserabile, povero, cieco e nudo”. Ci consiglia allora fraternamente il Maestro: poniti soltanto davanti a Dio, in silenzio e così imparerai a coniugare bene il verbo essere ed a conoscerti nel profondo: io sono amato/a tantissimo, anche se sono povero/a e piccolo/a. Lasciati amare e rimani in quella piccolezza anche quando stai davanti agli uomini e così imparerai a restare uomo accanto ad altri uomini, senza indossare nessun tipo di maschera. Allora sarai te stesso/a solo quando raggiungi la cima della

tua povertà interiore, visitata sorprendentemente dal Dio di Gesù, che proprio di quella ed in quella miseria è capace di farne e compiere grandezze. Semplicemente perché Lui si’, bene può dire e coniugare: Io sono. DON LUIGI, PICCOLO SERVO

22/10/2022 | News | Commenti disabilitati su Paginetta per i catechisti: COMPITO IN CLASSE, PARLA DI TE!

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