menu chiudi menu

Santa Messa nella Domenica delle Palme “della Passione del Signore” /B – 24 marzo 2024

Al link che segue, troverete una selezione di canti consigliati per la Celebrazione, a cura del Servizio Diocesano di Musica Sacra. (clicca qui)

COMMEMORAZIONE DELL’INGRESSO DEL SIGNORE IN GERUSALEMME

In questo giorno la Chiesa commemora Cristo Signore che entra in Gerusalemme per portare a compimento il suo mistero pasquale. Perciò, in tutte le Messe si fa memoria di questo ingresso del Signore, in particolare con la processione o l’ingresso solenne prima della Messa principale e con l’ingresso semplice prima delle altre Messe. Tuttavia, l’ingresso solenne, ma non la processione, si può ripetere anche prima delle altre Messe che si celebrano solitamente con un grande concorso di fedeli.

ANTIFONA

Osanna al Figlio di Davide!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore,
il Re d’Israele!
Osanna nell’alto dei cieli. (Mt 21,9)

C. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
A. Amen.

C. Il Signore sia con voi.
A. E con il tuo Spirito.

C. Fratelli e sorelle,
fin dall’inizio della Quaresima
abbiamo cominciato a preparare i nostri cuori
attraverso la penitenza e le opere di carità̀.
Oggi siamo qui radunati affinché con tutta la Chiesa
possiamo essere introdotti al mistero pasquale
del nostro Signore Gesù Cristo, il quale,
per dare reale compimento alla propria passione e risurrezione,
entrò nella sua città, Gerusalemme.
Seguiamo perciò̀ il Signore,
facendo memoria del suo ingresso salvifico con fede e devozione,
affinché́, resi partecipi per grazia del mistero della croce,
possiamo aver parte alla risurrezione e alla vita eterna.

Preghiamo.
Dio onnipotente ed eterno,
benedici questi rami [di ulivo],
e concedi a noi tuoi fedeli,
che seguiamo esultanti Cristo, nostro Re e Signore,
di giungere con lui alla Gerusalemme del cielo.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen.

Oppure:
Preghiamo.
Accresci, o Dio, la fede di chi spera in te
e concedi a noi tuoi fedeli,
che oggi innalziamo questi rami in onore di Cristo trionfante,
di rimanere uniti a lui, per portare frutti di opere buone.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.

E senza nulla dire, asperge i rami con l’acqua benedetta.

PROCLAMAZIONE DEL VANGELO

Benedetto colui che viene nel nome del Signore. (Mc 11,1-10)

Il Signore sia con voi.
E con il tuo Spirito.
Dal Vangelo secondo Marco.
Gloria a te, o Signore.

Quando furono vicini a Gerusalemme, verso Bètfage e Betània, presso il monte degli Ulivi, Gesù mandò due dei suoi discepoli e disse loro: «Andate nel villaggio di fronte a voi e subito, entrando in esso, troverete un puledro legato, sul quale nessuno è ancora salito. Slegatelo e portatelo qui. E se qualcuno vi dirà: “Perché fate questo?”, rispondete: “Il Signore ne ha bisogno, ma lo rimanderà qui subito”».
Andarono e trovarono un puledro legato vicino a una porta, fuori sulla strada, e lo slegarono. Alcuni dei presenti dissero loro: «Perché slegate questo puledro?». Ed essi risposero loro come aveva detto Gesù. E li lasciarono fare.
Portarono il puledro da Gesù, vi gettarono sopra i loro mantelli ed egli vi salì sopra. Molti stendevano i propri mantelli sulla strada, altri invece delle fronde, tagliate nei campi. Quelli che precedevano e quelli che seguivano, gridavano:
«Osanna!
Benedetto colui che viene nel nome del Signore!
Benedetto il Regno che viene, del nostro padre Davide!
Osanna nel più alto dei cieli!».

Parola del Signore.
Lode a te, o Cristo.

Imitiamo, fratelli e sorelle, le folle che acclamavano Gesù̀, e procediamo in pace.

Quindi ha inizio, nel modo consueto, la processione verso la chiesa dove si celebrerà la Messa. Se si usa l’incenso, precede il turiferario con il turibolo fumigante, quindi l’accolito o un altro ministro con la croce, ornata con rami di palma o di ulivo secondo le consuetudini locali, in mezzo a due ministri con le candele accese. Segue il diacono con l’Evangeliario, il sacerdote con i ministri e infine tutti i fedeli con i rami in mano.

Mentre si svolge la processione, possono essere cantati dalla schola e dal popolo i seguenti canti, o altri adatti, in onore di Cristo Re.

Antifona 1: Le folle degli Ebrei, portando rami d’ulivo,
andavano incontro al Signore e acclamavano a gran voce:
Osanna nell’alto dei cieli.


Salmo 23

Del Signore è la terra e quanto contiene:
il mondo, con i suoi abitanti.
È lui che l’ha fondato sui mari
e sui fiumi l’ha stabilito. (ant.)

Chi potrà salire il monte del Signore?
Chi potrà stare nel suo luogo santo?
Chi ha mani innocenti e cuore puro,
chi non si rivolge agli idoli,
chi non giura con inganno. (ant.)

Egli otterrà benedizione dal Signore,
giustizia da Dio sua salvezza.
Ecco la generazione che lo cerca,
che cerca il tuo volto, Dio di Giacobbe. (ant.)

Alzate, o porte, i vostri frontali,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria.
Chi è questo re della gloria?
Il Signore forte e valoroso,
il Signore valoroso in battaglia. (ant.)

Alzate, o porte, i vostri frontali,
alzatevi, soglie antiche,
ed entri il re della gloria.
Chi è mai questo re della gloria?
Il Signore degli eserciti è il re della gloria. (ant.)

Antifona 2: Le folle degli Ebrei stendevano mantelli sulla strada,
e a gran voce acclamavano: Osanna al Figlio di Davide.
Benedetto colui che viene nel nome del Signore.


Salmo 46

Popoli tutti, battete le mani!
Acclamate Dio con grida di gioia,
perché terribile è il Signore, l’Altissimo,
grande re su tutta la terra. (ant.)

Egli ci ha sottomesso i popoli,
sotto i nostri piedi ha posto le nazioni.
Ha scelto per noi la nostra eredità,
orgoglio di Giacobbe che egli ama.
Ascende Dio tra le acclamazioni,
il Signore al suono di tromba. (ant.)

Cantate inni a Dio, cantate inni,
cantate inni al nostro re, cantate inni;
perché Dio è re di tutta la terra,
cantate inni con arte. (ant.)

Dio regna sulle genti,
Dio siede sul suo trono santo.
I capi dei popoli si sono raccolti
come popolo del Dio di Abramo.
Sì, a Dio appartengono i poteri della terra:
egli è eccelso. (ant.)

Inno a Cristo Re

Coro: Glória, laus et honor tibi sit, rex Christe redémptor, cui pueríle decus prompsit Hosánna pium.
Tutti ripetono: Glória, laus…

Coro: Israel es tu rex, Dávidis et ínclita proles, nómine qui in Dómini, rex benedícte, venis.
Tutti ripetono: Glória, laus…

Coro: Coetus in excélsis te laudat caélicus omnis, et mortális homo, et cuncta creáta simul.
Tutti ripetono: Glória, laus…

Coro: Plebs Hebraéa tibi cum palmis óbvia venit; cum prece, voto, hymnis, ádsumus ecce tibi.
Tutti ripetono: Glória, laus…

Coro: Hi tibi passúro solvébant múnia laudis; nos tibi regnánti pángimus ecce melos.
Tutti ripetono: Glória, laus…

Coro: Hi placuére tibi, pláceat devótio nostra: rex bone, rex clemens, cui bona cuncta placent.
Tutti ripetono: Glória, laus…

oppure in italiano

Coro: A te la gloria e il canto, o Cristo, redentore: l’osanna dei fanciulli ti onora, re di Sion.
Tutti ripetono: A te la gloria e il canto…

Coro: Tu sei il grande re d’Israele, il Figlio e la stirpe di David, il re benedetto che viene nel nome del Signore.
Tutti ripetono: A te la gloria e il canto…

Coro: Il coro degli angeli in cielo ti loda e ti canta in eterno: gli uomini e tutto il creato inneggiano al tuo nome.
Tutti ripetono: A te la gloria e il canto…

Coro: Il popolo santo di Dio stendeva al tuo passo le palme: noi oggi veniamo a te incontro con cantici e preghiere.
Tutti ripetono: A te la gloria e il canto…

Coro: A te che salivi alla morte levavano un canto di lode; a te, nostro re vittorioso, s’innalza il canto nuovo.
Tutti ripetono: A te la gloria e il canto…

Coro: Quei canti ti furono accetti: le nostre preghiere ora accogli, re buono e clemente che ami qualsiasi cosa buona.
Tutti ripetono: A te la gloria e il canto…

Mentre la processione entra in chiesa, si canta il seguente responsorio o un altro canto che si riferisca all’ingresso del Signore:

R/. Mentre il Cristo entrava nella città santa,
la folla degli Ebrei, preannunciando la risurrezione
del Signore della vita,
agitava rami di palma e acclamava:
Osanna nell’alto dei cieli.
V/ . Quando fu annunciato
che Gesù veniva a Gerusalemme,
il popolo uscì per andargli incontro;
agitava rami di palma e acclamava:
Osanna nell’alto dei cieli.

Il sacerdote, giunto all’altare, lo venera e, secondo l’opportunità, lo incensa. Quindi si reca alla sede, depone il piviale, se lo indossava, e veste la casula. Omessi gli altri riti iniziali della Messa e, secondo l’opportunità, il Kyrie, dice la colletta della Messa, che prosegue poi nel modo consueto.

_________________________________________________________________________

SECONDA FORMA – INGRESSO SOLENNE: Dove non è possibile svolgere la processione fuori della chiesa, si celebra l’ingresso del Signore all’interno di essa con un ingresso solenne prima della Messa principale. I fedeli si riuniscono o davanti alla porta della chiesa o nella chiesa stessa tenendo in mano i rami di ulivo o di palma. Il sacerdote, i ministri e una rappresentanza di fedeli si recano nel luogo più adatto della chiesa, fuori dal presbiterio, dove almeno la maggior parte dei fedeli possa vedere lo svolgimento del rito, come sopra descritto.

_________________________________________________________________________

TERZA FORMA – INGRESSO SEMPLICE: In tutte le altre Messe di questa domenica nelle quali non si svolge l’ingresso solenne, si compie la memoria dell’ingresso del Signore in Gerusalemme con un ingresso semplice, cantando la seguente antifona:

ANTIFONA

Sei giorni prima della festa solenne di Pasqua,
il Signore entrò in Gerusalemme.
I fanciulli gli andarono incontro
con i rami di palma nelle mani.
A gran voce acclamavano:
Osanna nell’alto dei cieli.
Benedetto tu che vieni con l’immensa tua misericordia.
Alzate, o porte i vostri archi,
alzatevi soglie antiche,
ed entri il re della gloria.
Chi è questo re della gloria?
Il Signore degli eserciti è il re della gloria.
Osanna nell’alto dei cieli.
Benedetto tu che vieni con l’immensa tua misericordia.

C. Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo.
A. Amen.

C. La grazia e la pace di Dio nostro Padre e del Signore nostro Gesù Cristo siano con tutti voi.
A. E con il tuo Spirito.

ATTO PENITENZIALE
Gesù Cristo nella Passione ci ha dato la misura del suo amore. Con cuore pentito invochiamo la sua misericordia.

Signore, che ci inviti al perdono fraterno prima di presentarci all’altare. Kyrie, eleison.
Kyrie, eleison.
Cristo, che sulla croce hai invocato il perdono dei peccatori. Christe, eleison.
Christe, eleison.
Signore, che hai effuso lo Spirito per la remissione dei peccati. Kyrie, eleison.
Kyrie, eleison.

Dio onnipotente, abbia misericordia di noi, perdoni i nostri peccati e ci conduca alla vita eterna.
Amen.

_________________________________________________________________________

SANTA MESSA

COLLETTA

Dio onnipotente ed eterno,
che hai dato come modello agli uomini
il Cristo tuo Figlio, nostro Salvatore,
fatto uomo e umiliato fino alla morte di croce,
fa’ che abbiamo sempre presente
il grande insegnamento della sua passione,
per partecipare alla gloria della risurrezione.
Egli è Dio, e vive e regna con te,
nell’unità dello Spirito Santo,
per tutti i secoli dei secoli.
Amen.

LITURGIA DELLA PAROLA

PRIMA LETTURA

Dal libro del profeta Isaìa

Non ho sottratto la faccia agli insulti e agli sputi, sapendo di non restare deluso. (Terzo canto del Servo del Signore) (Is 50,4-7)

Il Signore Dio mi ha dato una lingua da discepolo,
perché io sappia indirizzare
una parola allo sfiduciato.
Ogni mattina fa attento il mio orecchio
perché io ascolti come i discepoli.
Il Signore Dio mi ha aperto l’orecchio
e io non ho opposto resistenza,
non mi sono tirato indietro.
Ho presentato il mio dorso ai flagellatori,
le mie guance a coloro che mi strappavano la barba;
non ho sottratto la faccia
agli insulti e agli sputi.
Il Signore Dio mi assiste,
per questo non resto svergognato,
per questo rendo la mia faccia dura come pietra,
sapendo di non restare confuso.

Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio.

SALMO RESPONSORIALE (Sal 21) – Musica: Giuseppe Verardo

Rit: Mio Dio, mio Dio, perché mi hai abbandonato?

Si fanno beffe di me quelli che mi vedono,
storcono le labbra, scuotono il capo:
«Si rivolga al Signore; lui lo liberi,
lo porti in salvo, se davvero lo ama!».

Un branco di cani mi circonda,
mi accerchia una banda di malfattori;
hanno scavato le mie mani e i miei piedi.
Posso contare tutte le mie ossa.

Si dividono le mie vesti,
sulla mia tunica gettano la sorte.
Ma tu, Signore, non stare lontano,
mia forza, vieni presto in mio aiuto.

Annuncerò il tuo nome ai miei fratelli,
ti loderò in mezzo all’assemblea.
Lodate il Signore, voi suoi fedeli,
gli dia gloria tutta la discendenza di Giacobbe,
lo tema tutta la discendenza d’Israele.

SECONDA LETTURA

Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Filippési

Cristo umiliò se stesso, per questo Dio l’ha esaltato (Fil 2,6-11)

Cristo Gesù, pur essendo nella condizione di Dio,
non ritenne un privilegio
l’essere come Dio,
ma svuotò se stesso
assumendo una condizione di servo,
diventando simile agli uomini.
Dall’aspetto riconosciuto come uomo,
umiliò se stesso
facendosi obbediente fino alla morte
e a una morte di croce.
Per questo Dio lo esaltò
e gli donò il nome
che è al di sopra di ogni nome,
perché nel nome di Gesù
ogni ginocchio si pieghi
nei cieli, sulla terra e sotto terra,
e ogni lingua proclami:
«Gesù Cristo è Signore!»,
a gloria di Dio Padre.

Parola di Dio.
Rendiamo grazie a Dio.

Canto al Vangelo

Gloria e lode a te, o Cristo!
Per noi Cristo si è fatto obbediente fino alla morte,
e alla morte di croce.
Per questo Dio l’ha esaltato
e gli ha dato il nome che è sopra ogni altro nome. (Fil 2,8-9)
Gloria e lode a te, o Cristo!

VANGELO

PASSIONE DI NOSTRO SIGNORE GESÙ CRISTO SECONDO MARCO. (Mc 14,1-15,47)

CRONISTA: Mancavano due giorni alla Pasqua e agli Àzzimi, e i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di catturare Gesù con un inganno per farlo morire. Dicevano infatti:

ALTRI: «Non durante la festa, perché non vi sia una rivolta del popolo».

CRONISTA: Gesù si trovava a Betània, nella casa di Simone il lebbroso. Mentre era a tavola, giunse una donna che aveva un vaso di alabastro, pieno di profumo di puro nardo, di grande valore. Ella ruppe il vaso di alabastro e versò il profumo sul suo capo. Ci furono alcuni, fra loro, che si indignarono:

ALTRI: «Perché questo spreco di profumo? Si poteva venderlo per più di trecento denari e darli ai poveri!».

CRONISTA:  Ed erano infuriati contro di lei. Allora Gesù disse:

GESÙ: «Lasciatela stare; perché la infastidite? Ha compiuto un’azione buona verso di me. I poveri infatti li avete sempre con voi e potete far loro del bene quando volete, ma non sempre avete me. Ella ha fatto ciò che era in suo potere, ha unto in anticipo il mio corpo per la sepoltura. In verità io vi dico: dovunque sarà proclamato il Vangelo, per il mondo intero, in ricordo di lei si dirà anche quello che ha fatto».

CRONISTA: Allora Giuda Iscariota, uno dei Dodici, si recò dai capi dei sacerdoti per consegnare loro Gesù. Quelli, all’udirlo, si rallegrarono e promisero di dargli del denaro. Ed egli cercava come consegnarlo al momento opportuno.
Il primo giorno degli Àzzimi, quando si immolava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero:

ALTRI: «Dove vuoi che andiamo a preparare, perché tu possa mangiare la Pasqua?»

CRONISTA: Allora mandò due dei suoi discepoli, dicendo loro:

GESÙ: «Andate in città e vi verrà incontro un uomo con una brocca d’acqua; seguitelo. Là dove entrerà, dite al padrone di casa: “Il Maestro dice: Dov’è la mia stanza, in cui io possa mangiare la Pasqua con i miei discepoli?”. Egli vi mostrerà al piano superiore una grande sala, arredata e già pronta; lì preparate la cena per noi».

CRONISTA: I discepoli andarono e, entrati in città, trovarono come aveva detto loro e prepararono la Pasqua.
Venuta la sera, egli arrivò con i Dodici. Ora, mentre erano a tavola e mangiavano, Gesù disse:

GESÙ: «In verità io vi dico: uno di voi, colui che mangia con me, mi tradirà».

CRONISTA: Cominciarono a rattristarsi e a dirgli, uno dopo l’altro:

ALTRI: «Sono forse io?»

CRONISTA:
Egli disse loro:

GESÙ: «Uno dei Dodici, colui che mette con me la mano nel piatto. Il Figlio dell’uomo se ne va, come sta scritto di lui; ma guai a quell’uomo, dal quale il Figlio dell’uomo viene tradito! Meglio per quell’uomo se non fosse mai nato!».

CRONISTA: E, mentre mangiavano, prese il pane e recitò la benedizione, lo spezzò e lo diede loro, dicendo:

GESÙ: «Prendete, questo è il mio corpo».

CRONISTA: Poi prese un calice e rese grazie, lo diede loro e ne bevvero tutti. E disse loro:

GESÙ: «Questo è il mio sangue dell’alleanza, che è versato per molti. In verità io vi dico che non berrò mai più del frutto della vite fino al giorno in cui lo berrò nuovo, nel regno di Dio».

CRONISTA:
Dopo aver cantato l’inno, uscirono verso il monte degli Ulivi. Gesù disse loro:

GESÙ: «Tutti rimarrete scandalizzati, perché sta scritto:
“Percuoterò il pastore e le pecore saranno disperse”.
Ma, dopo che sarò risorto, vi precederò in Galilea».

CRONISTA: Pietro gli disse:

ALTRI: «Anche se tutti si scandalizzeranno, io no!».

CRONISTA: Gesù gli disse:

GESÙ: «In verità io ti dico: proprio tu, oggi, questa notte, prima che due volte il gallo canti, tre volte mi rinnegherai».

CRONISTA: Ma egli, con grande insistenza, diceva:

ALTRI: «Anche se dovessi morire con te, io non ti rinnegherò».

CRONISTA: Lo stesso dicevano pure tutti gli altri. Giunsero a un podere chiamato Getsèmani, ed egli disse ai suoi discepoli:

GESÙ: «Sedetevi qui, mentre io prego».

CRONISTA: Prese con sé Pietro, Giacomo e Giovanni e cominciò a sentire paura e angoscia. Disse loro:

GESÙ: «La mia anima è triste fino alla morte. Restate qui e vegliate».

CRONISTA: Poi, andato un po’ innanzi, cadde a terra e pregava che, se fosse possibile, passasse via da lui quell’ora. E diceva:

GESÙ: «Abbà! Padre! Tutto è possibile a te: allontana da me questo calice! Però non ciò che voglio io, ma ciò che vuoi tu»

CRONISTA: Poi venne, li trovò addormentati e disse a Pietro:

GESÙ: «Simone, dormi? Non sei riuscito a vegliare una sola ora? Vegliate e pregate per non entrare in tentazione. Lo spirito è pronto, ma la carne è debole»

CRONISTA: Si allontanò di nuovo e pregò dicendo le stesse parole. Poi venne di nuovo e li trovò addormentati, perché i loro occhi si erano fatti pesanti, e non sapevano che cosa rispondergli. Venne per la terza volta e disse loro:

GESÙ: «Dormite pure e riposatevi! Basta! È venuta l’ora: ecco, il Figlio dell’uomo viene consegnato nelle mani dei peccatori. Alzatevi, andiamo! Ecco, colui che mi tradisce è vicino».

CRONISTA:
E subito, mentre ancora egli parlava, arrivò Giuda, uno dei Dodici, e con lui una folla con spade e bastoni, mandata dai capi dei sacerdoti, dagli scribi e dagli anziani. Il traditore aveva dato loro un segno convenuto, dicendo:

ALTRI: «Quello che bacerò, è lui; arrestatelo e conducetelo via sotto buona scorta»

CRONISTA: Appena giunto, gli si avvicinò e disse:

ALTRI: «Rabbì»

CRONISTA: e lo baciò. Quelli gli misero le mani addosso e lo arrestarono. Uno dei presenti estrasse la spada, percosse il servo del sommo sacerdote e gli staccò l’orecchio. Allora Gesù disse loro:

GESÙ: «Come se fossi un brigante siete venuti a prendermi con spade e bastoni. Ogni giorno ero in mezzo a voi nel tempio a insegnare, e non mi avete arrestato. Si compiano dunque le Scritture!»

CRONISTA: Allora tutti lo abbandonarono e fuggirono. Lo seguiva però un ragazzo, che aveva addosso soltanto un lenzuolo, e lo afferrarono. Ma egli, lasciato cadere il lenzuolo, fuggì via nudo.
Condussero Gesù dal sommo sacerdote, e là si riunirono tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi. Pietro lo aveva seguito da lontano, fin dentro il cortile del palazzo del sommo sacerdote, e se ne stava seduto tra i servi, scaldandosi al fuoco. I capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio cercavano una testimonianza contro Gesù per metterlo a morte, ma non la trovavano. Molti infatti testimoniavano il falso contro di lui e le loro testimonianze non erano concordi. Alcuni si alzarono a testimoniare il falso contro di lui, dicendo:

ALTRI: «Lo abbiamo udito mentre diceva: “Io distruggerò questo tempio, fatto da mani d’uomo, e in tre giorni ne costruirò un altro, non fatto da mani d’uomo”»

CRONISTA: Ma nemmeno così la loro testimonianza era concorde. Il sommo sacerdote, alzatosi in mezzo all’assemblea, interrogò Gesù dicendo:

ALTRI: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?»

CRONISTA: Ma egli taceva e non rispondeva nulla. Di nuovo il sommo sacerdote lo interrogò dicendogli:

ALTRI: «Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?»

CRONISTA: Gesù rispose:

GESÙ: «Io lo sono! E vedrete il Figlio dell’uomo seduto alla destra della Potenza e venire con le nubi del cielo».

CRONISTA:
Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse:

ALTRI:
«Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Avete udito la bestemmia; che ve ne pare?».

CRONISTA: Tutti sentenziarono che era reo di morte. Alcuni si misero a sputargli addosso, a bendargli il volto, a percuoterlo e a dirgli:

ALTRI: «Fa’ il profeta!».

CRONISTA: E i servi lo schiaffeggiavano.
Mentre Pietro era giù nel cortile, venne una delle giovani serve del sommo sacerdote e, vedendo Pietro che stava a scaldarsi, lo guardò in faccia e gli disse:

ALTRI: «Anche tu eri con il Nazareno, con Gesù».

CRONISTA: Ma egli negò, dicendo:

ALTRI: «Non so e non capisco che cosa dici»

CRONISTA: Poi uscì fuori verso l’ingresso e un gallo cantò. E la serva, vedendolo, ricominciò a dire ai presenti:

ALTRI: «Costui è uno di loro»

CRONISTA: Ma egli di nuovo negava. Poco dopo i presenti dicevano di nuovo a Pietro:

ALTRI: «È vero, tu certo sei uno di loro; infatti sei Galileo»

CRONISTA: Ma egli cominciò a imprecare e a giurare:

ALTRI: «Non conosco quest’uomo di cui parlate»

CRONISTA: E subito, per la seconda volta, un gallo cantò. E Pietro si ricordò della parola che Gesù gli aveva detto: «Prima che due volte il gallo canti, tre volte mi rinnegherai». E scoppiò in pianto.

(inizio della forma breve)

E subito, al mattino, i capi dei sacerdoti, con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, dopo aver tenuto consiglio, misero in catene Gesù, lo portarono via e lo consegnarono a Pilato. Pilato gli domandò:

ALTRI: «Tu sei il re dei Giudei?»

CRONISTA: Ed egli rispose:

GESÙ: «Tu lo dici»

CRONISTA: I capi dei sacerdoti lo accusavano di molte cose. Pilato lo interrogò di nuovo dicendo:

ALTRI: «Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano!»

CRONISTA: Ma Gesù non rispose più nulla, tanto che Pilato rimase stupito. A ogni festa, egli era solito rimettere in libertà per loro un carcerato, a loro richiesta. Un tale, chiamato Barabba, si trovava in carcere insieme ai ribelli che nella rivolta avevano commesso un omicidio. La folla, che si era radunata, cominciò a chiedere ciò che egli era solito concedere. Pilato rispose loro:

ALTRI: «Volete che io rimetta in libertà per voi il re dei Giudei?»

CRONISTA:
Sapeva infatti che i capi dei sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. Ma i capi dei sacerdoti incitarono la folla perché, piuttosto, egli rimettesse in libertà per loro Barabba. Pilato disse loro di nuovo:

ALTRI: «Che cosa volete dunque che io faccia di quello che voi chiamate il re dei Giudei?»

CRONISTA: Ed essi di nuovo gridarono:

ALTRI: «Crocifiggilo!»

CRONISTA: Pilato diceva loro:

ALTRI: «Che male ha fatto?».

CRONISTA: Ma essi gridarono più forte:

ALTRI: «Crocifiggilo!»

CRONISTA: Pilato, volendo dare soddisfazione alla folla, rimise in libertà per loro Barabba e, dopo aver fatto flagellare Gesù, lo consegnò perché fosse crocifisso.
Allora i soldati lo condussero dentro il cortile, cioè nel pretorio, e convocarono tutta la truppa. Lo vestirono di porpora, intrecciarono una corona di spine e gliela misero attorno al capo. Poi presero a salutarlo:

ALTRI: «Salve, re dei Giudei!»

CRONISTA: E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, si prostravano davanti a lui. Dopo essersi fatti beffe di lui, lo spogliarono della porpora e gli fecero indossare le sue vesti, poi lo condussero fuori per crocifiggerlo.
Costrinsero a portare la sua croce un tale che passava, un certo Simone di Cirene, che veniva dalla campagna, padre di Alessandro e di Rufo. Condussero Gesù al luogo del Gòlgota, che significa «Luogo del cranio», e gli davano vino mescolato con mirra, ma egli non ne prese.
Poi lo crocifissero e si divisero le sue vesti, tirando a sorte su di esse ciò che ognuno avrebbe preso. Erano le nove del mattino quando lo crocifissero. La scritta con il motivo della sua condanna diceva: “Il re dei Giudei”. Con lui crocifissero anche due ladroni, uno a destra e uno alla sua sinistra.
Quelli che passavano di là lo insultavano, scuotendo il capo e dicendo:

ALTRI: «Ehi, tu che distruggi il tempio e lo ricostruisci in tre giorni, salva te stesso scendendo dalla croce!»

CRONISTA: Così anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi, fra loro si facevano beffe di lui e dicevano:

ALTRI: «Ha salvato altri e non può salvare se stesso! Il Cristo, il re d’Israele, scenda ora dalla croce, perché vediamo e crediamo!»

CRONISTA: E anche quelli che erano stati crocifissi con lui lo insultavano.
Quando fu mezzogiorno, si fece buio su tutta la terra fino alle tre del pomeriggio. Alle tre, Gesù gridò a gran voce:

GESÙ: «Eloì, Eloì, lemà sabactàni?»

CRONISTA:
che significa:

GESÙ: «Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?».

CRONISTA: Udendo questo, alcuni dei presenti dicevano:

ALTRI: «Ecco, chiama Elia!».

CRONISTA: Uno corse a inzuppare di aceto una spugna, la fissò su una canna e gli dava da bere, dicendo:

ALTRI: «Aspettate, vediamo se viene Elia a farlo scendere»

CRONISTA: Ma Gesù, dando un forte grido, spirò.

(Qui si genuflette e si fa una breve pausa)

CRONISTA:
Il velo del tempio si squarciò in due, da cima a fondo. Il centurione, che si trovava di fronte a lui, avendolo visto spirare in quel modo, disse:

ALTRI: «Davvero quest’uomo era Figlio di Dio!»

(fine della forma breve)

CRONISTA: Vi erano anche alcune donne, che osservavano da lontano, tra le quali Maria di Màgdala, Maria madre di Giacomo il minore e di Ioses, e Salome, le quali, quando era in Galilea, lo seguivano e lo servivano, e molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme.
Venuta ormai la sera, poiché era la Parascève, cioè la vigilia del sabato, Giuseppe d’Arimatèa, membro autorevole del sinedrio, che aspettava anch’egli il regno di Dio, con coraggio andò da Pilato e chiese il corpo di Gesù. Pilato si meravigliò che fosse già morto e, chiamato il centurione, gli domandò se era morto da tempo. Informato dal centurione, concesse la salma a Giuseppe. Egli allora, comprato un lenzuolo, lo depose dalla croce, lo avvolse con il lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia. Poi fece rotolare una pietra all’entrata del sepolcro. Maria di Màgdala e Maria madre di Ioses stavano a osservare dove veniva posto.

Parola del Signore.
Lode a te, o Cristo.

PROFESSIONE DI FEDE

Credo in un solo Dio,
Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra
,
di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli.
Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero;
generato, non creato; della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo;
(a queste parole tutti si inchinano)
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo.
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture;
è salito al cielo, siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e da la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio

e con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato
e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica.
Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà.
Amen.

oppure in Quaresima è consigliato recitare il Simbolo apostolico

Io credo in Dio Padre onnipotente,
Creatore del cielo e della terra;
e in Gesù Cristo, suo unico Figlio, nostro Signore,
(a queste parole tutti si inchinano)
il quale fu concepito di Spirito Santo,
nacque da Maria Vergine,

patì sotto Ponzio Pilato,
fu crocifisso, morì e fu sepolto;
discese all’inferi;
il terzo giorno risuscitò da morte;
salì al cielo,
siede alla destra di Dio Padre onnipotente:
di là verrà a giudicare i vivi e i morti.
Credo nello Spirito Santo,
la santa Chiesa cattolica,
la comunione dei santi,
la remissione dei peccati,
la risurrezione della carne,
la vita eterna.
Amen.

PREGHIERE DEI FEDELI

C. Come veri discepoli seguiamo Cristo, umile Re di gloria, che entra in Gerusalemme per portare a compimento sulla croce la sua missione redentrice. Uniti al nostro salvatore, invochiamo Dio, Padre misericordioso, principio e fonte di ogni benedizione.

L. Preghiamo insieme e diciamo: Per la passione del tuo Figlio, ascoltaci, o Padre.

1.Per la santa Chiesa: celebrando con viva fede il grande mistero della passione e morte di Cristo, guardi con cuore materno alla croce di tanti suoi figli, e doni loro conforto e sollievo. Preghiamo.

2. Per tutti i battezzati: la celebrazione della Settimana Santa renda più intensa la sequela di Cristo che con filiale abbandono è in cammino verso la croce. Preghiamo.

3. Per coloro che soffrono: uniti alla passione di Cristo e consolati dall’amore fraterno, riscoprano la forza rigenerante della fede. Preghiamo.

4. Per i giovani: sostenuti dalla testimonianza e dall’intercessione dei santi, siano autentici discepoli di Gesù, e compiano senza paura scelte generose. Preghiamo.

5. Per noi qui riuniti: attingiamo dall’Eucaristia la forza di essere in famiglia e nella società strumenti di pace. Preghiamo. 

C. Ascolta, o Padre, la preghiera del tuo popolo che si incammina con il tuo Figlio verso il Calvario: fa’ che, dopo averlo acclamato nel giorno dell’esultanza, lo seguiamo con amore nell’ora oscura e vivificante della croce. Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen.

LITURGIA EUCARISTICA

PREGHIERA SULLE OFFERTE

Dio onnipotente,
la passione del tuo unico Figlio
affretti il giorno del tuo perdono;
non lo meritiamo per le nostre opere,
ma l’ottenga dalla tua misericordia
questo unico mirabile sacrificio.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.

PREFAZIO

La Passione del Signore

È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo,
Dio onnipotente ed eterno,
per Cristo Signore nostro.
Egli, che era senza peccato,
accettò la passione per noi peccatori
e, consegnandosi a un’ingiusta condanna,
portò il peso dei nostri peccati.
Con la sua morte lavò le nostre colpe
e con la sua risurrezione
ci acquistò la salvezza.
E noi, con tutti gli angeli del cielo,
innalziamo a te il nostro canto,
e proclamiamo insieme la tua lode:
Santo, …

ANAMNESI

Mistero della fede.
Tu ci hai redenti con la tua morte e risurrezione,
salvaci, o Salvatore del mondo.

RITI DI COMUNIONE

PREGHIERA DEL SIGNORE

Padre nostro che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno,
sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come anche noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non abbandonarci alla tentazione,
ma liberaci dal male.

ANTIFONA DI COMUNIONE

Padre mio, se questo calice non può̀ passare via
senza che io lo beva,
si compia la tua volontà̀. (Mt 26,42)

PREGHIERA DOPO LA COMUNIONE

O Padre, che ci hai nutriti con i tuoi santi doni,
e con la morte del tuo Figlio
ci fai sperare nei beni in cui crediamo,
fa’ che per la sua risurrezione
possiamo giungere alla meta della nostra speranza.
Per Cristo nostro Signore.
Amen.

ORAZIONE SUL POPOLO

Volgi lo sguardo, o Padre, su questa tua famiglia
per la quale il Signore nostro Gesù̀ Cristo
non esitò a consegnarsi nelle mani dei malfattori
e a subire il supplizio della croce.
Egli vive e regna nei secoli dei secoli.
Amen.

22/03/2024 | Liturgia del Giorno | Commenti disabilitati su Santa Messa nella Domenica delle Palme “della Passione del Signore” /B – 24 marzo 2024
Tag:

I commenti sono chiusi.