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Paginetta per i catechisti: La ricarica di Gesù

17269731_10208737379056723_1814502549_oCarissimi catechisti e catechiste,
prosegue il nostro cammino come Popolo santo di Dio dietro Gesù, in questo tempo di Quaresima, nel tentativo di portare con Lui la Croce. Egli ci ha consegnato una missione, ha avuto fiducia di noi, ci ha scelti e chiamati, affidandoci una famiglia, dei ragazzi da seguire e “catechizzare”, cioè delle anime da portare a Lui, con il nostro esempio prima e poi con le parole di insegnamento; sentiamo che non è facile, che non ne siamo degni, avvertiamo la debolezza e il pericolo di cadere, la missione è molto più grande di noi! Oggi davanti agli occhi del nostro cuore è posto il brano evangelico della Trasfigurazione, che costituisce perciò una risposta importante ed esaustiva: le vesti di Gesù diventano bianche, con Lui compaiono Mosè e d Elia , cioè la Legge ed i profeti, i discepoli ascoltano la voce del Padre, fanno un’esperienza bellissima, da cui non vorrebbero mai staccarsi, di cielo, di Paradiso, diremmo noi e poi…Comunque Gesù li chiama a scendere dal monte Tabor, ad andare, perchè c’è un popolo che aspetta, c’è una Croce da portare dietro di Lui, c’è una missione da compiere, che la Luce della Trasfigurazione non può evitare di portare, ma solo darci la forza ed il senso di portare. Ecco la chiave allora: la Trasfigurazione, Luce interiore di Grazia da portare in mezzo agli uomini, per essere fedeli alla nostra missione, al compito che Gesù ci affida, che non possiamo leggere ed assumere in chiave umana, ma divina. Pensiamo allora cosa significa per noi ancora oggi vivere momenti di Luce Trasfigurante: l’adorazione, la lectio divina, momenti di formazione intensa non solo della mente, ma prima di tutto del cuore, la confessione, la celebrazione della S.Messa, un colloquio intenso con il padre spirituale, le Quarantore, come nella mia parrocchia in questi giorni, un corso di esercizi spirituali, un ritiro spirituale; a cosa “servono”? Essi sono fondamentali, ma non per evadere dai nostri impegni, per scappare dalle nostre responsabilità, per fuggire, chiudendoci in un mondo ovattato e celestiale. No! Noi vogliamo ritornare ai nostri impegni, alle nostre responsabilità, ma con un cuore nuovo dopo la Trasfigurazione, dopo la Luce. Un po’ semplicisticamente pensiamo ai nostri telefonini, che ogni giorno inseriamo nella presa perchè possano ricaricarsi; se non lo facessimo non poremmo più utilizzarli, anche se costano un sacco di soldi e valgono tanto; così noi: la vita ci fa scaricare le batterie spirituali e psichiche! Allora il dialogo cuore a cuore con Gesù è il vero energetico della nostra resistenza. Possiamo uscirne nuovi, a tal punto che qualcuno scherzando sostiene che occorrono dopo altri giorni per ritornare come prima!Ci domandiamo: per noi è veramente cosi? Siamo nuovi dopo una bella celebrazione eucaristica? E’ un grosso interrogativo anche per noi sacerdoti che la celebriamo, che responsabilità! L’altare come il monte Tabor, su cui salire, per trasfigurarci e poi andare dietro il Maestro, sulle strade dove ci chiama. Don Luigi, vostro servo

11/03/2017 | News, Ufficio Catechistico | Commenti disabilitati su Paginetta per i catechisti: La ricarica di Gesù
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