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Paginetta per i catechisti: GESU’, ATLETA DI DIO CHE CI DA’ SPERANZA

TITOLO: GESU’, ATLETA DI DIO CHE CI DA’ SPERANZA: Carissimi/e catechisti/e, è appena iniziato il tempo forte di Grazia della Quaresima e noi oggi meditiamo insieme sulle letture della relativa Prima Domenica. Non possiamo non scrivere che è come se siamo entrati in una nuova stanza: vivere la Quaresima è un’ ulteriore occasione di Grazia che Dio ci concede per convertirci; conversione dell’uomo, desiderio profondo del Cuore di Dio: quanto è difficile essere in sintonia con Dio! Lo sentiamo allo stesso modo di Dio questo desiderio? Io spero per me e per voi che, restando e poi uscendo da questa “stanza”, possiamo avvertire dentro un po’ più forte questa Santa Stella, questo desiderio: sarebbe già un grande frutto di questi esercizi spirituali che facciamo in Quaresima; sì, perché può essere bello vedere tutto quello che la Chiesa ci propone come un lungo esercizio spirituale: Quarantore, via Crucis, centri d’ascolto, conferenze bibliche, atti di carità fraterna, tentativi di perdono fraterno e digiuno; è tutto un mondo di esercitazione spirituale, ed è bene che esercitiamo i muscoli dell’anima, quelli che solitamente dal mondo sono trascurati. A scuola mi accorgo facilmente di quei ragazzi che non sono proprio allenati alla disciplina, all’applicazione seria e all’impegno; questo mondo allo stesso modo non ci dice di “allenare” l’anima, ma solo il corpo e allora la Quaresima ci può aiutare tanto in questo. Ci confrontiamo innanzitutto con il più grande “atleta dell’anima”, che, iniziando il suo ministero, si ritira nel deserto per quaranta giorni, è tentato dal diavolo e ne esce vincitore e perciò ci dona una grande speranza: in Lui, con la sua Grazia anche noi possiamo uscirne vincitori da tutte le prove che siamo chiamati a vivere in questo mondo, a causa delle forze del male e del Maligno, che ci vuol distogliere dal seguire Gesù con gioia e amore. Il Vangelo odierno ci spinge a porci una domanda: chi è l’uomo? Chi è il vero uomo? A chi guardare per essere uomini veri e “non caporali”, direbbe un famoso attore comico napoletano? Soprattutto dal racconto marciano delle tentazioni, più che di quello degli altri evangelisti, mi sembra che emerga la risposta: l’uomo vero è colui che si lascia guidare dallo Spirito e accetta la vita cristiana come lotta, colui che non si tira indietro, che sfida l’avversario, ma andandogli incontro con le giuste armi, colui che non ha paura del nemico o che non scende a compromessi e abbassa il livello della meta; ancora è colui che non si accomoda sulla strada della sequela, non si sdraia sul divano, non si ottunde e non scappa; si alza o si rialza e cammina, direbbe il papa; egli sa che la meta è alta e impegnativa e cerca di passare per la strada stretta per raggiungerla, mai da solo, sempre insieme ai fratelli e alle sorelle di comunità, che è la Chiesa; va come Davide incontro a Golia, armato della fionda della fede in Dio e accetta la vita come un lotta contro le forze del male e del Maligno, che è tutta e solo del cuore e dell’anima e mai contro i fratelli e le sorelle, anzi sempre porgendosi in maniera positiva e in carità verso di essi, sapendo che nella costruzione della relazione di carità si gioca il suo destino ultimo. Oggi mi sembra tanto che quindi la Chiesa ci dica soltanto: guarda Gesù, imita Gesù, non ti scoraggiare di fronte ai tuoi fallimenti, riprendi il cammino con coraggio, se c’è riuscito Lui, puoi, con pazienza e fede, riuscirci anche tu; “se Lui perché non io”, cristiano, altro Cristo? E non ti scandalizzare delle tentazioni, ci dice la Mamma, non ti meravigliare della lotta, anzi nella lotta affila le tue armi e credi un po’ di più alla virtù della prudenza, con la quale possiamo vincere ed abitare questo mondo con fede e serenità. Guarda Gesù, Atleta di Dio, Alleanza Eterna tra Dio e l’uomo, che ti dice che Dio non abbandona mai l’uomo nella tentazione e che Dio, in Lui, ha fatto Amicizia per sempre con ogni uomo, unendo in Lui il cielo con la terra, l’aria cristallina con il mio fango, la luce solare e lunare con le mie tenebre, e tu ed io in mezzo al nostro fango e alle nostre sporcizie possiamo “ri-guardare” il cielo, possiamo vedere la luce, toccando e lasciandoci toccare dalla mano di Dio, che ci “ri-solleva” e ci da forza.
don Luigi, servo vostro

16/02/2018 | News, Ufficio Catechistico | Commenti disabilitati su Paginetta per i catechisti: GESU’, ATLETA DI DIO CHE CI DA’ SPERANZA
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