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Paginetta per i catechisti: UNA PIOGGIA DI BENEDIZIONI

TITOLO: UNA PIOGGIA DI BENEDIZIONI: Carissimi/e catechisti/e, certamente facciamo bene a ripararci dalla pioggia; quando ne prendiamo troppa, perché non protetti dagli essenziali ombrelli, rischiamo seriamente di ammalarci e di compromettere momentaneamente la nostra capacità di lavorare, nonché le nostre prestazioni: la pioggia che cade dal cielo però, contemporaneamente, svolge una funzione importantissima nel ciclo vitale di sussistenza e di abitabilità della terra, per l’uomo in particolar modo: la irriga, in modo da produrre frutti e alimenta le sorgenti, che ci danno acqua cristallina. Ma voi, incuriositi/e, a questo punto mi chiederete: don Luigi, perché inizi la riflessione del primo giorno dell’anno civile, nella Chiesa solennità della Santissima Madre di Dio, con questa immagine? Forse sai, misteriosamente che  domani pioverà? No, no, carissimi e carissime, lo faccio solo perché vorrei invitarvi con tutto il cuore a non prendere mai gli ombrelli quando il Signore e con Lui ed in Lui, Maria, Madre Santissima, sono pronti a mandarci dal cielo amico una pioggia abbondantissima di benedizioni: è acqua che non fa male, anzi, prendiamocela tutta, beviamola anche mentre scende e lasciamoci irrigare e fecondare; scusate, come faremmo senza? Saremmo certamente sorgenti che non danno più niente a chi cerca di attingere acqua da bere per la sua sete! Sorgenti screpolate, ci ricorda il Testo Sacro. In questi tempi di grandi cambiamenti climatici, purtroppo, ci sta capitando di vedere che alcune sorgenti si stanno seccando e inaridendo: è triste rendersene conto, ma intanto dobbiamo prenderne atto e certamente cambiare stile di vita! Oggi, iniziamo con questo atteggiamento del cuore il nuovo anno civile: seppur chiamati a partecipare ad eventi mondani nei quali sembra, letteralmente, che tutto questo sia assente o riguardante altri mondi e altre epoche, vi chiedo per favore di aprire il vostro animo, di spogliarci delle nostre false e illusorie sicurezze umane (ce la farò da solo!) e di lasciarci lavare, fecondare, irrigare e irrorare da quanto il Signore vuole donarci gratuitamente. Ma quindi, don Luigi, andrà tutto bene, tutto rose e fiori, e noi (questo è importante!) non dobbiamo fare niente e ce ne possiamo stare con le mani conserte? Niente affatto, intendiamoci, io non voglio per nulla scrivervi di questo: ma intendo soltanto esortarvi ad avvinarci al nuovo tempo che il Signore ci dona puramente con la fede: Gesù Signore si è fatto tempo e storia, l’Eterno è entrato nel tempo, assumendo la natura umana e quindi nei nostri giorni temporali, belli e meno belli, Lo incontreremo, abitandoli con la fede che si traduce nella carità. Soprattutto stanotte evitiamo, almeno nel cuore, rigurgiti di paganesimo di ritorno, che vorrebbero farci tornare ai concetti greci della sorte e del destino, che con l’avvento del cristianesimo la nuova civiltà ha messo da parte, buttandoli nella spazzatura come antiquati: per favore, non tiriamoli fuori, sporchi e luridi! Invece, nascondiamoci in Maria, “Lei stava presso la mangiatoia meditando nel suo cuore gli eventi meravigliosi del suo Figlio”: nel cuore-mondo- universo di Maria ci sta Dio, di cui Lei è giustamente e santamente la Madre e ci sta tutto l’uomo; ci stiamo anche io e te, con il nostro passato, il nostro presente ed anche il nostro futuro, sotto il segno di un bellissimo disegno di amore, che non è il destino ineluttabile che incombe sulla nostra testa, ma l’indicazione per eccellenza, Materna e Paterna, sigillata a cera lacca dal “se vuoi” del Vangelo, per la predicazione del nostro Maestro. Io voglio stare con Maria: io, come quando eravamo bambini in braccio alla nostra mamma, contenti ed in pace (momenti magici indimenticabili), voglio stare in braccio a Lei e non mi manca nulla e non voglio niente altro e questo mi basta: tutto il resto è noia, cantava  Franco Califano. Mi permettete infine di chiudere questo semplice pensiero con una constatazione: mi sembra che anche le istituzioni stanno facendo di tutto per allontanare le giovani generazioni dalla ricchezza di questa visione cristiana sul tempo e sui doni di Dio nel tempo, continuando a dare loro contentini per tenerli buoni ed amici comunque, ed intanto… Lascio a voi le conclusioni; vi invito solo a guardare quanti di loro e in che modo, domani parteciperanno alle celebrazioni eucaristiche nelle nostre chiese e parrocchie!                                                    

                                                                                                                                             Don Luigi, servo stra-benedetto


31/12/2019 | Ufficio Catechistico | Commenti disabilitati su Paginetta per i catechisti: UNA PIOGGIA DI BENEDIZIONI
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