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Paginetta per i catechisti:RIASSUMO!

TITOLO:RIASSUMO!: Carissimi/e catechisti/e, fratelli e sorelle, continuo con tenerezza natalizia a “rovistare” nei miei ricordi di fanciullo, oggi, per questa paginetta,quelli di studente; non me ne vogliate! La mia “madre-maestra” ci “assegnava” i compiti, tra cui il riassunto di un brano dal sussidiario e noi, alunni ed alunne, dopo averlo letto ben bene il contenuto, ne facevamo un riassunto, dimostrandole così di averlo compreso nel suo nucleo essenziale; poi ci aspettava un bel “bravo”, possibilmente per iscritto. Don Luigi, mi direste voi, e cosa c’entra questo “fatterello” con il commento alla Parola nella solennità della Santissima Madre di Dio? Carissimi e carissime, fiducioso nel credito morale che, per vostra bontà ancora una volta mi attribuite, io procedo e riassumo! Alle scuole elementari comporre un riassunto significava, come del resto ancora oggi,proporre una saggia sintesi, perché in poche righe bisognava sfrondare un evento-racconto dei suoi “fronzoli” e riportarne solo gli elementi di base, quelli essenziali, creando o almeno lasciando tra di essi una logica stringente; operazione più difficile, se si presentavano fatti un poco opposti tra di loro. Carissimi e carissime, oggi siete così indulgenti che mi lasciate così intravedere Maria, la Santissima Madre di Dio, con la motivazione del testo evangelico odierno: Lei è veramente la donna della sintesi e il Suo gran cuore sembra essere,nella scena descritta dal Vangelo lucano, come un quaderno aperto sulle cui righe, diritte e spaziose, Dio sta scrivendo pagine meravigliose di storia di salvezza e di redenzione; Lei è il riassunto vivente delle parole e dei fatti di Dio, intimamente intrecciati tra di loro e con l’uomo: guardiamoLa nel Suo Volto discreto ed attento, in quei Suoi occhi bassi ed alti nello stesso tempo, capaci di  mettere insieme il cielo  azzurro e la povera terra, come si presenta  a Lei nei pastori, per le autorità religiose, impuri. Che bel riassunto sa operare magistralmente: brava,Maria, glieLo scriviamo con tutto il cuore! Tutte le generazioni Ti scrivono: bravissima Maria, dieci e lode! Nel Tuo animo delicato ma fermo nell’amare, Dio e l’uomo trovano casa, si siedono comodamente al divano della Tua sala di accoglienza, prendono un bel caffè e si riconciliano dopo i secoli bui di peccati, di rifiuti, di ribellioni e di nocivi capricci. Sul Tuo volto è scritto che gli eventi natalizi di Gesù, che si sono verificati per Grazia, non sono un’ inutile ostensione della grandezza di Dio, ma sono per l’uomo, sono per il peccatore, sono per me e mi salvano veramente e pienamente, corpo ed anima: allora anche io, come i pastori, vengo, corro anzi, non sentendomi respinto e rifiutato: mi sembra proprio che Dio in Gesù mi stava aspettando e Tu delicatamente me lo fai notare all’ingresso e subito mi metti a mio agio: niente giudizi e condanne,negli sguardi, come nelle pochissime parole, per nessuno!“Corrimmo, presto iamme, che aspettamme” cantano i pastori nell’inno di Sant’Alfonso “Quanne nascette Ninno!” Grazie, Maria, perché ci indichi la via santa della sintesi, quella del sapere tenere insieme il bello da dove viene,  e quella del desiderio di non perdere nessuno,come anche nessuna briciola che cade dal piatto di Dio: Egli ne sparge in abbondanza sull’umanità. Solo il peccato ed il male in Te, o Maria,  non ha albergo e resta sempre al freddo e al gelo, ospite mai gradito: per loro nessun caffè!  Aiutaci, o Maria, a saper fare sintesi, in mezzo ad un’ umanità a colori, variegata e differente, per religioni e culture ed a non disprezzare niente di bello e Grazioso, come nessuno tra i santi figli Tuoi. Mantieni la nostra lampada accesa, perché impariamo bene a distinguere tra peccato e peccatore e trattare loro sempre diversamente, riservando al primo accoglienza e calore umano, mentre al secondo porte sbarrate. Donaci di essere giustamente e saggiamente elastici ed aperti, condendo i piatti delle relazioni umane, per non buttarli dalla finestra se sono sciapi, di un pizzico di tempo da prenderci davanti a scelte importanti, di una manciata di dolcezza e di umiltà, di un chilo di modi e tempi incarnati nella situazione, di dieci sacchi di silenzio e di pazienza, di sorriso, di sano umorismo, di accoglienza  e di ascolto dell’altro. Insegnaci, o Maria, allo stesso tempo di non mettere facilmente Dio alla porta della nostra vita per il tempo che diciamo di non avere o per le mille cose da fare oppure per il nostro “io” ingombrante ed ingolfato di paure. Quando nelle case oggi si devono creare stanzette adatte ai fanciulli si tolgono tutti gli spigoli ai mobili ed agli oggetti, in modo tale da non impattare duramente: così, Maria, mettiti pazientemente a levigare i miei angoli e le mie asprezze, perché i Tuoi piccoli che mi avvicinano non impattino pericolosamente e poi non vengano più oppur se bussa il Figlio di Dio per entrare non trovi la Casa già piena; per Lui non c’è spazio, neanche nella mangiatoia! Infine, carissimi e carissime, vi prego; oggi proprio, per non iniziare con una casa già bella piena, non diciamo:“l’anno nuovo faccio questo e quello” e basta, ma per favore facciamo entrare prima Dio con la Ferrari rossa delle Sue potenti benedizioni e “se vuole, facciamo questo e quello”. Saremo casa – Maria e cominceremo anche noi timidamente e coraggiosamente a scrivere pagine di bellissimi riassunti.

Don Luigi, servo, desideroso di comporre buoni riassunti

31/12/2020 | Ufficio Catechistico | Commenti disabilitati su Paginetta per i catechisti:RIASSUMO!
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