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Paginetta per i catechisti: IL SACERDOTE E’…?

TITOLO: IL SACERDOTE E’…?: Carissimi/e catechisti/e, fratelli e sorelle, in uno dei programmi serali di maggiore attrazione della Rai i/le concorrenti sono chiamati/e ad indovinare l’identità nascosta di alcuni personaggi, che, attraverso brevissimi indizi, fanno intuire appena appena qualcosa della loro attività; so che molti seguono volentieri questa simpatica trasmissione televisiva: ora io non intendo affatto fargli una pubblicità gratuita, ma solo introdurmi al seppur breve commento delle letture del Giovedì Santo e perciò “ex abrupto” mi domando innanzitutto: chi è il sacerdote? Qualcuno in “sala” mi può rispondere per favore? Forse almeno qualcuno tra i dotti o i letterati mi sa trovare una risposta esaustiva gentilmente? Allora certamente ne sarà capace, se non altro, il sacerdote stesso, “coperto” come un povero di Misericordia e di Grazia?
Io a stento “balbetto” quello che non è, seguendo la cosiddetta via apofatica: non è un angelo caduto dal cielo, non è già un santo, non è “sic et simpliciter” un operatore sociale; se poi voi proprio insistete tanto, per cominciare a fatica a dire qualcosina di chi egli sia veramente, scrivo: un uomo, un discepolo di Gesù, un peccatore a cui Gesù ha allargato il cuore, un compagno degli uomini come Gesù: lo so che non ci basta e che sentiamo che è ancora troppo poco; la mia risposta non mi ha fatto vincere milioni, certamente e soprattutto non riesce a toglierci la sete di conoscere e di sapere, anzi forse la accresce e di questo in verità sono contento; ma dimenticavo, che sbadato! Voglio racchiudere tutto in una parola abusata ed anche ambigua, lo so: “mistero”, a se stesso in primis. D’altro canto sento comunque di scrivere che dentro tali affermazioni è racchiuso già un mondo sconfinato di valori da scoprire, come se fosse una miniera d’oro. Ed ecco forse l’affermazione più bella, che mi sovviene nello spirito: il sacerdote la miniera d’oro di Gesù sulla terra! Che dite? Vi piace? Ho fatto strike?
Preghiamo per non sciuparla ed averne altre; curiamo nei nostri gruppi questa attenzione del cuore, carissimi e carissime! Anche perchè, vi assicuro, che Dio non si è stancato ancora di chiamare!
Ed infine: nei tempi in cui il valore senza prezzo della “comunità” rischia di finire ancora più in crisi per la pandemia, oggi da Gesù ci viene donata nuova e lucidata, appena passata per il trattamento antitarlo, una delle travi portanti che la sorreggono, che è racchiusa in una parola magica; sentite, quanto è bella: il rito! Citato poeticamente anche nel romanzo “Il piccolo principe”, negli ultimi anni della modernità o post-modernità noi, invece, abbiamo avuto la sfacciataggine, la stoltezza e l’ardire di sostituire questa trave portante, che ha strutturato per secoli addirittura la nostra civiltà, con altre fragili ed inconsistenti e la comunità si è frantumata, crollando miseramente, come un tetto senza più travi: “il sabato sera, il venerdì sera, il week-end, halloween, le notti bianche…” Ora quindi ha perso la voce, respira male, è ansimante il rito; Gesù ce lo consegna di nuovo, con coraggio: chissà, spero che in questo tempo di pandemia, ricoverandolo d’urgenza, in qualche terapia intensiva di conversione generale lo rimettiamo lì dove Gesù lo ha collocato, perché sia la trave portante del nostro volerci bene in comunità.

Don Luigi, servo, a se stesso mistero

01/04/2021 | Ufficio Catechistico | Commenti disabilitati su Paginetta per i catechisti: IL SACERDOTE E’…?
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